Tower of God – Recensione Anime – Crunchyroll

Recensione Tower of God

Tower of God, basato sul manhwa di SIU che potete trovare su Webtoons, è una serie Cruncyroll Originals. Con la seconda stagione in produzione, non possiamo non recuperare quest’anime misterioso e avvincente.

“Cosa desideri? Onore e gloria? Potere e influenza? Soldi e ricchezza? Vendetta? Oppure… Trascendere ogni cosa? Per quale motivo vorresti ascendere alla sommità della torre mettendo a rischio la tua vita? Qualunque cosa tu desideri, la troverai qui. Benvenuto alla Torre di Dio. Ascendi alla torre e ogni cosa sarà tua. Sulla sommità della torre si trova tutto ciò che esiste al mondo, e il mondo potrà essere tuo. Potrai diventare un Dio. Questa è la storia di Rachel, la ragazza che è salita sulla torre per poter vedere le stelle, e di Baam, il ragazzo che non aveva bisogno di altro se non di lei. La loro fine e il loro inizio.”

Questo è l’incipit dell’anime, che sin dai primi minuti ci fa capire in cosa ci stiamo per avventurare.
Il protagonista di questa storia è Baam, un ragazzo vissuto per anni nell’oscurità e nella solitudine, finché non incontra Rachel. Lei gli è stata vicino, gli ha insegnato a parlare, a riconoscere cosa fosse giusto o sbagliato e gli ha raccontato del mondo esterno. La ragazza, però, ha un sogno, ed è disposta a tutto per realizzarlo. Lascia quindi Baam per entrare nella Torre di Dio, una struttura gigantesca sulla cui cima si dice che ogni desiderio possa essere esaudito. Baam la segue senza esitazione, ma perde subito le sue tracce e per ritrovarla è costretto a sottoporsi alle prove di ogni piano della Torre.
Grazie all’aiuto della principessa Yuri Jahad e della sua potente arma, il ragazzo inaspettatamente riesce a superare la prima prova. Successivamente Baam riesce a farsi apprezzare e benvolere da molti dei suoi avversari e alleati, stringendo una profonda amicizia in particolare con Khun Agero Agnes e con Rak Wraithraiser, un coccodrillo gigante.

Non ti accorgi di aver iniziato a guardare Tower of God finché non l’hai finito.

La prima stagione tratta i primi 78 capitoli del webtoon, in cui si succedono molto velocemente i vari test che consentiranno ai personaggi di iniziare la scalata verso la torre. La storia viene quindi concentrata in questi 13 episodi, lasciando pochi momenti morti e procedendo spedita verso il colpo di scena finale.
Rappresentando gli avvenimenti in maniera così repentina, la serie scorre in maniera piacevole, trascinandoci con sé, tanto che la si potrebbe finire in una sola serata. D’altro canto, per permettergli di concluderla in così pochi episodi, hanno dovuto effettuare numerosi tagli, per questo in alcuni passaggi la storia ci sembra a tratti poco chiara.
Dall’inizio ci vengono fornite pochissime informazioni, come se l’anime volesse farci mettere nei panni di Baam, il protagonista inconsapevole che apprende le nozioni riguardanti la torre man mano che va avanti nella sua scalata.
Il mondo creato da SIU ci è del tutto sconosciuto. Sappiamo solo dell’esistenza di questa gigantesca torre, sulla cui vetta ogni desiderio può essere esaudito, e che per compierne l’ascesa bisogna superare innumerevoli test.
E’ un espediente che, seppur inizialmente interessante e che dona all’anime un’atmosfera misteriosa, ci lascia con troppe domande senza risposta, facendo così aumentare nello spettatore un senso di frustrazione.
Il background di alcuni personaggi l’ho trovato un po’ troppo superficiale e frettoloso, così come i legami di amicizia che si instaurano tra di loro, e purtroppo non ci permette di comprenderli appieno. A mio avviso sarebbe stato meglio aggiungere qualche episodio in più, in modo da poter dedicare loro più spazio, e rappresentare le vicende con maggior chiarezza.
Ci si concentra più sui combattimenti e sulle prove da superare, le quali non puntano solo sulla forza, ma spesso si basano sulla collaborazione fra i personaggi e sulla strategia.

I partecipanti dell’ascesa

Seppur ci vengano presentati numerosi personaggi, diversi gli uni dagli altri sia fisicamente che caratterialmente, sono riuscita ad apprezzarne veramente solo una manciata.
Baam è quello che mi ha deluso maggiormente. Rappresentato come il classico personaggio buono, dai forti valori morali, sempre pronto ad aiutare gli altri, e che nasconde un grande potere di cui nemmeno lui è a conoscenza, è lo stereotipo del protagonista per eccellenza.
Incosciente e ingenuo fino alla fine, spero in una sua crescita nella prossima stagione, soprattutto considerando il finale della prima.
Rak, il coccodrillone ossessionato dai combattimenti, è la sottotrama comica, utile più che altro per alleggerire l’atmosfera.
Gli altri personaggi, chi più chi meno, si fanno notare ma non lasciano il segno. Di sicuro particolari e ben caratterizzati, senza però entusiasmarci più di tanto.
Quelli che mi hanno colpita maggiormente, invece, sono Khun Aguero Agnis per la sua astuzia, Androssi Zahard e Anak Zahard per il loro background, e la mia preferita Rachel.

Rachel, il personaggio migliore e realistico della serie – SPOILER ALERT! (LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PRICOLO)

Per quanto sia il personaggio più odiato da chi ha visto l’anime e, soprattutto, letto il webtoon, personalmente la considero il personaggio meglio scritto di Tower of God.
E’ quella che rappresenta maggiormente come dovrebbe essere un partecipante alla scalata alla torre. Egoista, manipolatrice e determinata, non si fa scrupoli per ottenere ciò che vuole e realizzare il suo sogno. Se consideriamo la torre come metafora della società, in cui solo quando ti ritrovi al vertice puoi avere ciò che più desideri, Rachel è la personificazione di tutte quelle persone che, pur di avere successo, si approfittano di ogni situazione spesso falciando i più deboli.
L’odio per questo personaggio deriva proprio dall’avversione che abbiamo per questo tipo di persone, assai numerose nel mondo che ci circonda.

“Un sogno… È qualcosa che fai per te stesso, non per gli altri.” – Griffith

La sua determinazione nel realizzare il suo sogno, sacrificando anche ciò che ha di più caro, mi ha un po’ ricordato Griffith, colui che rappresenta a pieno il concetto di “fare di tutto per il Sogno”. Sicuramente Rachel ha meno carisma e abilità rispetto a Griffith, ma comunque questo loro modo di fare li rende simili.
Non ho potuto fare a meno di mettermi nei suoi panni e provare pena per lei. Seppur io stessa la consideri  come un personaggio meschino e corrotto, riesco comunque a comprenderne le azioni.
Ho sofferto per lei quando Headon le ha detto che era una persona inutile. Quando si è resa conto che non era lei quella speciale ma Baam. Quando ha capito che poteva essere qualcuno solo grazie a lui.
Mi sono arrabbiata ancor più di lei, quando tutti all’interno della serie contestavano la sua scelta di aver abbandonato Baam per poter accedere alla Torre. Come se, dal momento che c’era qualcuno che le era affezionato e non voleva perderla, lei avrebbe dovuto rinunciare a ciò che più teneva e aspirava per poterlo accontentare.
(Lasciatemelo dire, questa è una cosa orribile e l’insegnamento più brutto che si possa trasmettere a ragazzi e ragazze!)
E così come Griffith sacrificò la sua armata per il sogno, Rachel sacrifica Baam per poter diventare una “stella” al suo posto.
Sbagliato, miserabile, ignobile ma comprensibile e, soprattutto, realistico.

Amicizia o Competizione?

L’ostilità e l’egoismo di Rachel non lo ritroviamo negli altri personaggi, senza considerare Ho. Quasi tutti i principali partecipanti dopo poco tempo, grazie a Baam, iniziano a instaurare un legame di amicizia e fanno squadra, come se si fossero dimenticati che sono in competizione tra di loro. Il messaggio che “l’unione fa la forza” è sicuramente ottimo per gli spettatori, ma stride con il background di molti personaggi che hanno sempre fatto affidamento solo su loro stessi. Ciò li rende abbastanza contraddittori.
Nella prima puntata non si fanno scrupoli a decimarsi a vicenda per passare la prova. Le loro mani sono “sporche di sangue” come quelle di Rachel, ma è esclusivamente lei l’oggetto del nostro odio.
Questo perché loro hanno deciso di continuare la scalata della torre insieme, mentre lei, seppur con un iniziale esitazione, ha tradito Baam, un amico, il protagonista buono e indifeso.


Opening e Ending della serie

Non si potrebbe concludere la recensione senza menzionare le due bellissime canzoni per l’opening ed ending di Tower of God. Entrambe degli Stray Kids, gruppo k-pop coreano, sono rispettivamente Top e Slump, di cui sono state rilasciate più versioni (coreano, giapponese e inglese). Degna apertura e conclusione di ogni episodio, devo ammettere che mi hanno fatto iniziare l’anime proprio di buonumore.

Con la speranza che la seconda stagione arrivi presto, vi invito, per chi non lo avesse ancora fatto, a recuperare la prima stagione di Tower of God. Non ve ne pentirete! Vi basterà cliccare su QUESTO LINK!

Battezzata da Dragonball, cresciuta dal Signore degli Anelli e sposata con i drama coreani. Per Vicky il cinema, le serie tv, i videogiochi, ed i giochi da tavolo sono i quattro pilastri che sorreggono la sua quotidianità, ravvivata dalle note del k-pop. Il suo superpotere? Inserire citazioni di Aldo Giovanni e Giacomo in ogni discorso, per questo "non importa che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante é che se spoileri me lo dici prima. No, un attimo... Non era così... Miiii ma proprio io devo fare la voce fuori campo".