Costruire divinità a forma di serpenti della civiltà azteca non è mai stato così divertente! Non ci credete? Allora venite a scoprire Coatl in questa recensione!
Tanti bellissimi colori ci attendono in Coatl (la pronuncia corretta è Coatull), divertenti costruzioni di variopinti serpenti divini dell’antica Mesoamerica ci faranno intrecciare gli occhi.
Se mi seguite su Instagram già saprete quanto mi sta piacendo questo gioco, non posso nascondere che è proprio il genere che fa breccia sul mio tavolo. Ma cercherò di fare una valutazione imparziale e non dettata dal mio cuore (quanto mi piace, quanto mi piace, quanto mi piace!).
Pronti a costruire dunque Coatl per ottenere l’ambito titolo di Gran Sacerdote Azteco?
Coatl – Come si gioca…
Dopo aver preparato il tavolo con la Plancia piena di ogni corrispondente pezzo del serpente pescati dai relativi sacchetti, distribuito ad ogni giocatore la sua Plancia e i gettoni Sacrificio, consegnato il segnalino Primo Giocatore e distribuito ad ognuno una carta Tempio, possiamo rivelare 6 carte Profezia e distribuirne 3, 4, 5 o 6 ai giocatori (in base a quanti giocatori presenti durante la partita). Il restante mazzo andrà posizionato accanto a quelle rivelate e il mazzo Tempio suddiviso in due gruppi e messo accanto al tabellone con il lato rivolto verso l’alto.
Dopo che ognuno ha selezionato 3 carte Profezia e scartate quelle in più, inizia la partita.
Durante i nostri turni possiamo scegliere una delle seguenti azioni:
– Prendere pezzi Coatl dalla plancia Riserva, 1 testa o 1 coda o 2 segmenti corpo che troviamo nella stessa area e posizionarli ognuno in uno spazio della nostra plancia;
– Scegliere carte Profezia dal mazzo, o da quelle scoperte, fino ad avere un massimo di 5 carte nella nostra mano;
– Comporre il nostro Coatl utilizzando i pezzi presenti sulla nostra plancia, possiamo così cominciare un nuovo serpente (solo se non abbiamo già 2 Coatl incompleti). Possiamo aggiungere pezzi ad uno già esistente e possiamo abbinarci una carta Profezia se soddisfa il requisito richiesto su di essa (la nostra unica fonte di punti insieme alle carte Tempio).
Un Coatl sarà dichiarato completo se ha una testa, una coda e almeno un segmento corpo che non andranno più spostati una volta piazzati. Ad ognuno possiamo assegnare da una a quattro carte Profezia a patto che non siano identiche. Se riusciamo, possiamo assegnare una carta Tempio ad ogni Coatl.
La plancia Riserva andrà ripristinata solo nel momento in cui non ci saranno più pezzi corpo o in assenza di teste e code.
Al posto di una azione possiamo scegliere di scartare un gettone Sacrificio che ci elargirà i seguenti bonus:
– Presa Perfetta ci darà la possibilità di pescare dal sacchetto una testa o una coda o due segmenti corpo;
– Predire il Futuro ci farà scartare tutte le carte Profezia dalla riserva e quante vogliamo dalla nostra mano, ripristinare la riserva e sceglierne a nostra discrezione;
– Dedizione del Sacerdote ci farà aggiungere alla nostra mano una carta Tempio tra le due scoperte.
Il gioco termina quando un giocatore completa il suo terzo Coatl o quando terminano segmenti corpo dal sacchetto di pesca e dalla plancia Riserva.
Per il calcolo dei punteggi utilizzeremo il retro della plancia Riserva e come segnalino un segmento avanzato del colore della nostra plancia.
Otteniamo punti in base al prestigio ottenuto dai nostri serpenti piumati completati, calcoliamo dunque quanti e quante volte i punti delle carte Profezia e Tempio assegnate precedentemente ai Coatl faranno guadagnare ad ognuno. Chi avrà più punti sarà nominato Gran Sacerdote Azteco!
Coatl – Recensione – Impressioni del gioco
Impressioni? Ottime!
Si presenta come un gioco semplice, per tutta la famiglia ed effettivamente così è, ma con un grande carattere.
Ho adorato i crucci presenti ad ogni partita: prendo o meno quel pezzo che mi dà anche un colore che per ora non mi serve; aspetto a prendere la testa rossa, ma se poi ci arrivano prima altri bisogna aspettare il ripristino della plancia; quella carta la prendo però poi ne ho troppe e se esce qualcosa di meglio non posso prenderla…
Il tempo con Coatl passa via veloce e con un bel sorriso stampato in faccia, anche se nelle carte sono raffigurati teschi e immagini inquietanti tipiche delle atmosfere azteche, ma i colori e l’assemblaggio del serpente rendono tutto così allegro!
Non ci sono lunghi tempi di attesa, il gioco è molto veloce e dinamico. Una gioia per chi vuole passare una divertente mezz’ora senza stress, infatti le regole sono poche e facilissime da ricordare, ma questo non vuol dire banali o noiose.
Coatl è un gioco molto individuale, ci saranno poche occasioni per intralciare gli avversari a meno che non succeda involontariamente.
La modalità in solitario ben studiata e piacevole con diversi livelli di difficoltà.
Non ho note negative a dire la verità. Una piccola virgoletta la devo mettere però: le plance giocatore sono fine fine. Avrei preferito qualcosa di più stabile e, perché no, anche a doppio fondo!
Piccolezze che i collezionisti però notano rimarcando con “si… vabbè…”. Eccomi, presente! Infatti nel video unboxing che ho girato avete potuto vedere come si piegano con estrema facilità (se ve lo siete perso cliccate qui).
Le carte Profezia telate hanno delle illustrazioni splendide, anche se la varietà è ridotta. Infatti sono solo 5 le illustrazioni su un mazzo da 54. Di sicuro sarebbe stato più interessante un mazzo più corposo con illustrazioni più varie. Anche le carte Tempio sono telate e tutte e 15 con la stessa illustrazione, ma qui ci sta.
Di sicuro dunque la varietà che soddisfa l’occhio è dovuta dalle nostre costruzioni di varie lunghezze e colori.
Molto comodo che la plancia sia stata fatta con un fronte per la riserva e un retro per il punteggio anziché dover prendere carta e penna per i conteggi finali.
Che belli i sacchetti! Grandi perfettamente il giusto e di qualità elevata.
Consigliato a neofiti e a giocatori a cui piacciono giochi family con grafiche e materiali decisamente invitanti.
In conclusione Coatl se non ci fosse bisognerebbe proprio inventarlo!
Le foto in slideshow sono di Alessandro e se vi siete persi il suo tutorial cliccate qui.
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