Escape the Dark Castle – Recensione (No Spoiler) – Ghenos Games

Recensioni Giochi da Tavolo – Escape The Dark Castle – recensione di Alessandra Canini

Eco di chiavi e catene in lontananza, grida di creature malvagie, inquietanti lamenti strazianti. Benvenuto prigioniero, sei nella cella di un oscuro castello, dalla quale forse non uscirai mai vivo.

 

Siamo da anni rinchiusi in una cella di questo terribile castello diroccato, in cui si aggirano le creature più folli e spaventose che la nostra mente abbiano mai partorito.

Perché siamo qui?

Fa freddo, abbiamo fame, potremmo noi diventare cibo per qualcuno… siamo alla disperazione.

Abbiamo il minimo delle forze che ci trattengono ancora in vita, ma finalmente e miracolosamente riusciamo a fuggire da questa terribile cella.

In una stanza troviamo un vecchio forziere socchiuso e al suo interno un oggetto. Lo prendiamo, non abbiamo tempo per esaminarlo, udiamo l’avvicinarsi di passi, sgattaioliamo via nell’oscurità e…

…e ora iniziamo con il gioco! Parliamo del collaborativo Escape the Dark Castle che, come si sarà capito dalle mie prime righe, è un gioco narrativo dove l’atmosfera è veramente alla base del piacere e del divertimento.

E’ un gioco di avventura fantasy/horror/medioevale in cui le nostre armi saranno dadi.

Impersoneremo dei prigionieri ingiustamente rinchiusi in una cella, che tenteranno la loro fuga dovesse costargli la vita (e di sicuro ci costerà più e più volte).

In breve

La meccanica di gioco è semplice e funzionale, parliamo di girare una carta Capitolo e leggerne il testo narrativo (non tralasciatelo, è la parte più emozionante), poi eseguire le istruzioni sotto il testo.

Ci troveremo Capitoli che richiedono di fare delle scelte, oppure di tirare dadi per combattere un mostro, o usare oggetti e così via.

Avremo un limite massimo di Punti Vita in base a quanti giocatori saranno seduti al tavolo. La carta finale è un super e potente Boss, e se dovessimo arrivare al punto di leggerla, dovremmo sentirci già molto fortunati.

Sconfiggerlo non sarà una passeggiata (neanche ai tempi del Coronavirus). 

Nel dettaglio 

Il gioco è composto da 1 carta di Partenza sempre uguale per tutte le partite che ci introduce brevemente allo scenario.

45 carte Capitolo, da pescarne 15 a partita, con illustrazioni e testo narrativo fantastico; si capisce già che dopo alcune partite però i Capitoli si ripeteranno.

5 carte Boss uno più temibile del precedente, da usarne solo uno a partita mettendolo sotto a tutte le carte Capitolo.

6 carte Personaggio da sceglierne una per giocatore, ognuno dotato di determinate caratteristiche che sono Possanza, Astuzia, Sapienza. L’equilibrio dato per ogni personaggio sarà 4/3/1, ad esempio alcuni saranno più potenti nell’astuzia e altri meno.

6 dadi bianchi Personaggio, ognuno con scritto il nome del relativo proprietario, tutti diversi tra loro per incidenza di caratteristiche del personaggio (il prima citato 4/3/1).

9 dadi neri Capitolo che useremo per riprodurre i simboli di attacco del nemico indicati sulla carta Capitolo.

35 carte Oggetto, saranno tutti bonus per noi; si possono tenere al massimo 2 per personaggio.

1 blocchetto Segnapunti e 4 Matitine, ovviamente nere!

Si parte con limitati Punti Vita: per 1 o 2 giocatori 18PV, per 3 giocatori 14PV, per 4 giocatori 12PV.

Non c’è un vero e proprio ordine di turno, il gruppo decide chi girerà la carta Capitolo. Molte volte questa si riferirà a tutti, ma in altre le conseguenze raccapriccianti saranno rivolte solo al giocatore scelto di turno. Si manderà quindi avanti chi ha più PV.

I combattimenti si svolgono posizionando i dadi Capitolo sotto la carta Capitolo con gli stessi simboli, inoltre ogni giocatore ne tira uno e lo aggiunge ai dadi Capitolo già indicati dalla carta.

Ora a turno attacchiamo la creatura tentando di far uscire quei risultati con il nostro dado Personaggio. Se ci sono ancora dadi Capitolo quando tutti i giocatori avranno attaccato (si può scegliere di riposare un turno per recuperare un PV), il nemico contrattacca e perdiamo PV.

Si continua finché verrà sconfitto, pescheremo così una carta Oggetto.

Nella modalità in solitario avremo due personaggi da gestire.

Impressioni

Gran bel gioco narrativo; ottimo lavoro per la Themeborne che ha usato solo materiali di ottimissima qualità.

Dalle gigantesche carte robuste telate (10,5x15cm), alle piccole carte Oggetto e ai 15 immensi dadi pesanti e incisi.

Tutto accuratamente bianco e nero e con illustrazioni da brividi che ci faranno viaggiare nel tempo, portandoci alla memoria i vecchi librigame nei loro anni d’oro, da poco fortunatamente ritornati in auge.

Interno scatola super organizzato.

In molti si lamentano del prezzo elevato, ma i materiali scelti sono veramente costosi, c’è abbastanza equilibrio in questo a mio avviso.

Vi suggerisco di avere delle accortezze quando intavolerete questa chicca: luci soffuse, candele accese e un sottofondo musicale appositamente composto per il gioco dallo stesso autore e illustratore Alex Crispin.

L’album (che NON troverete nella confezione) si intitola Escape the Dark Castle (Original Game Soundtrack) composto da 6 tracce musicali. La mia preferita, che davvero mi fa entrare nel vivo del gioco, è Freedom is Death. L’inizio con il rumore delle chiavi che ci chiudono in cella è da brividi! Clicca qui per capire di cosa parlo.

Buone notizie! Esistono già 3 espansioni: Adventure Pack 1 Cult of the Death, Adventure Pack 2 Scourge of the Undead Queen, Adventure Pack 3 Blight of the Plague Lord.

L’unica in Italiano per ora è la prima di cui tra qualche giorno farò la recensione.

Buona fuga a tutti voi poveri ignari prigionieri delle tenebre!

Alessandra1982giochidatavolo - E' un'avida consumatrice di Giochi da Tavolo, Librigame, LEGO, Serie TV e Blockbuster. Lavora in diversi settori del suo più divertente hobby, ovvero i GdT! Vive nella campagna romana da dove riesce a vedere la Contea. Assidua frequentatrice della cittadina di Arkham nel Massachusetts.