Poco poco piano piano – SlowFoodTV

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Recensione della sesta puntata del Trono di Spade – Sesta Stagione

ALLERTA SPOILER COME SEMPRE PRESENTE ANCHE SE LA PUNTATA è “VECCHIA” DI SETTE GIORNI. PREVENIRE è MEGLIO CHE CURARE.

TANTE MEDICINE A PICCOLE DOSI

Buonanotte, come ogni notte, anche questa notte, è una notte per amare, per sognare, per vivere così, poco poco, piano piano, come piace a noi. (Gigi Marzullo)

Ed è con la citazione di Gigi Marzullo che cominciamo a parlare di questa sesta puntata, sicuramente meno indimenticabile della precedente (che trovate QUI), che si rivela essere la classica puntata di transizione dove molte pedine dello scacchiere si muovono solo per prepararsi alle vere mosse che saranno fatte più in avanti.

I fronti su cui si sviluppano le vicende sono ben cinque.

Si parte dal finale della quinta puntata, con Meera che cerca di trainare senza una meta Bran per sfuggire agli estranei. La fuga è impossibile e quando per loro sembra finita ecco arrivare un personaggio di cui si erano perse le tracce e della cui morte mai nessuno si era realmente fidato. E’ tornato lo zio Benjen, salvato dalle fate dei boschi, che piantandogli nel cuore del vetro di drago hanno impedito al suo corpo di trasformarsi in un bel moretto dagli occhi blu dopo l’attacco di un estraneo (eppure la mamma gli aveva anche detto di non accettare caramelle dagli sconosciuti… bah!). Lo zione confida al nipote, qualora non lo avesse ancora capito, che ora sarà proprio lui il nuovo corvo dai tre occhi… Staremo a vedere (con i nostri due occhi).

Si passa poi a “CiccioPasticcio” Sam, che torna a casa per far conoscere alla sua Gilly e a noi telespettatori i suoi genitori. Abbiamo la conferma di quanto sia stronzo il padre, che lo insulta come se non ci fosse un domani, scatenando la reazione a freddo del figlio, che nella notte (da buon fan degli 883) decide di volare via lontano con Gilly e il suo figlioccio, non prima di aver rubato al suo vecchio una spada lunga due metri di acciaio di Valyria che speriamo di vedere presto all’opera.

Pippo “L’Alto Passero” Baudo continua a fare passi avanti. Mentre l’esercito dei Tyrell giunge alle porte del tempio per salvare la Dolce Margaery e il fratello Gabbana prima di vederli gironzolare nudi per le strade della città, spunta dal tempio stesso il piccolo re Tommen che annuncia l’unione tra la corona e il credo. Pensare che Tommen si sia fatto infinocchiare dal passero ci sta (d’altronde beve solo acqua Uliveto), ma non pensiamo lo stesso di Margaery che come tutte le donne ne sa una più del diavolo e solo i 7 possono sapere cosa ha in mente.

Arya fa invece mille passi indietro lanciandoci nello sconforto più totale verso la fine dell’episodio, quando per l’ennesima volta fallisce il compito assegnatole da Jaqen H’ghar dando per sempre l’addio al Dio dai mille volti. Non le resta che recuperare il suo spadino e aspettare al buio che quella grandissima e bastardissima servitrice di Jaqen arrivi da lei per provare ad ucciderla ed anche in questo caso solo più in là vedremo cosa accadrà.

Il finale è tutto per Daenerys (anche nota come Annarella) che sboroneggia tra i Dothraki in groppa al suo drago nero incitandoli a prendere i sette regni. Ovviamente serviranno delle navi… Molte navi… Mille navi… Che stiano arrivando dalle Isole di Ferro? Non è dato saperlo.

E allora andiamo a dormire. Consci di essere solo dei John Snow che non sanno niente.

Marzullo abbia pietà di noi.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”