X-Plane 12 – Recensione – PC

X-Plane 12 Recensione

La nuova edizione del simulatore di volo di Laminar Research è finalmente disponibile. Noi l’abbiamo provato a lungo e per parecchio tempo. Sarà riuscito X-Plane a raggiungere e superare gli standard elevati imposti da Flight Simulator 2020? Scopritelo in questa recensione di X-Plane 12.

Recensire un simulatore non è mai facile, soprattutto quando si tratta di titoli che hanno una certa storia alle proprie spalle, come Flight Simulator. Quando recensii, ormai quasi tre anni fa, Flight Simulator 2020 mi trovai dinanzi al simulatore di volo che ha alzato l’asticella ad un livello così alto che tutti son dovuti correre ai ripari. Prepar3D ed X-Plane 11 erano i simulatori più utilizzati fino a quel giorno, ma Asobo tirò fuori un capolavoro.

Perchè si parla di Flight Simulator 2020 se è una recensione di X-Plane 12? Perché il confronto è ovvio e naturale. È meglio la pizza o la pasta? Birra o vino?

Di conseguenza quando ho avviato per la prima volta X-Plane 12 ho pensato “Quanto si saranno avvicinati ad Asobo?”. Ci hanno provato, ci sono riusciti su alcuni aspetti, ma non su tutti. Scopriamo quali.

Vietato fare VFR

Io sono un amante del VFR, passo ore a pianificare un volo sulle carte e studiarmi quale possa essere il tragitto più bello e panoramico da volare comodamente seduto davanti al PC. Quindi qual è stato il primo volo che ho fatto su X-Plane 12? Ho preso il Cessna 172 e, dopo aver pianificato un volo su Little Navmap sono andato a riprodurlo sul simulatore. Nulla di complesso, sia chiaro: Catania – Lamezia Terme.

Usare il termine “delusione” è poco. Tutti gli amanti del volo sanno che il VFR è un tipo di volo da fare prettamente “a vista”, quindi quando mi sono ritrovato davanti ad una Catania riprodotta veramente male ho subito pensato: “No, non ci siamo”.
Nei test successivi ho provato ad andare in altre zone, ma la situazione non è cambiata. L’assenza della fotogrammetria si sente e per un VFR la vista è tutto.

Un peccato, perché gli aerei di Aviazione Generale di default si comportano molto meglio sul software di Laminar Research, e sarebbe stato un bel colpo accaparrarsi l’utenza VFR.

Parola d’ordine: semplicità!

Per chi fosse abituato al simulatore di casa Asobo, trovarsi di fronte ad un menù come quello di X-Plane potrebbe risultare un colpo al cuore. Niente fronzoli, niente musichette, niente menù colorati, niente animazioni. Ti prende a ceffi in faccia con una cloche intimandoti di sbrigarti a scegliere cosa vuoi fare. Meno tempo stai nel menù meglio è per tutti, simulatore incluso.

Nuovo Volo: modalità classica dove in un’unica schermata puoi scegliere uno tra i 23 velivoli, aeroporto di partenza, orario e meteo.
Riprendi Volo: hai la possibilità di riprendere un volo interrotto.
Carica Volo: è possibile caricare i Piani di Volo esportati da software esterni.

Opzioni: devo davvero spiegare cosa siano?

Scuola di Volo: esperienza dove ti verranno insegnati i rudimenti del volo, ma posso assicurare che nulla potrà mai sostituire un vero istruttore di una Virtual Airline.

Questa sua facilità e semplicità nel menù iniziale fa capire realmente a chi sia rivolto questo simulatore.

Sempre più in alto

Abbiamo capito che il VFR non è il punto forte di X-Plane 12, ma è ad alta quota che dà il meglio di sé. Laminar Research ha puntato tutto sul realismo, sulla simulazione. Decollare con vento traverso non è una passeggiata, riuscire a mantenere livellato un A330 i primi minuti di volo con una bufera può essere una sfida veramente ardua.

La fisica degli aerei di default è veramente ben fatta (Ovviamente per quanto ne possa sapere io, che non ho mai pilotato un Airbus o un Diamond dal vivo, ma basandomi sulle mie esperienze simulate precedenti) e decisamente superiore alla sua controparte. La vera sfida poi se la giocheranno i vari studi che sviluppano aerei add-on; per questo si parla di aerei di default e non di default.

I voli IFR, di conseguenza, sono quel tipo di volo prediletti in X-Plane 12. Che sia fatto con Liner o Jet, l’importante è riuscire a sfruttare la fisica del meteo e dell’aereo stesso.

Ma cosa è cambiato?

Fino ad ora non abbiamo parlato di cose sostanzialmente diverse rispetto ad X-Plane 11; ma ora è giunto QUEL momento. Cosa c’è effettivamente di nuovo? Dov’è l’effetto “WOW”? Beh, il meteo dinamico è stato aggiornato ed è molto più fedele a quello che ci si può aspettare nella realtà. Un’altra novità importante introdotta da Laminar Research riguarda le nuvole volumetriche; ora sì che sembrano delle vere e proprie nuvole.

Per ultimo, ma non per importanza, riguarda il sistema di illuminazione, pioggia e riflessi. Questi sono stati un vero e proprio passo in avanti importante. La notte resta sempre un pochino problematica, con i gate un po’ troppo luminosi ed il resto un po’ troppo buio, ma lo spread della luce è decisamente migliorato rispetto al ad X-Plane 11.
La pioggia mi ha veramente stupito in positivo. L’animazione delle gocce d’acqua sull’aereo stesso e per terra è pazzesca. È presente persino l’animazione delle gocce d’acqua sulle pozzanghere e nel momento in cui ci si passa sopra con le ruote dell’aereo questa viene spruzzata in giro. Uno studio ben fatto dietro la fluidodinamica.
I riflessi, infine, sono magnifici. Ok, non siamo ai livelli concorrenziali, ma poco ci manca. L’aereo si riflette persino nelle pozze per terra; provare per credere.

Il sound inutile dire che è sublime. Negli aeroporti dove l’asfalto è irregolare o dove questi è cementato a blocchi, ogni volta che le ruote passano sopra una crepa o un blocco si sente nelle cuffie il sound. Queste sono chicche, certo, ma che danno quel tocco in più che a noi piace.

Nulla da segnalare per quanto riguarda l’ottimizzazione. Decisamente migliorata rispetto ad X-Plane 11, nella norma per un simulatore di volo. Non aspettatevi comunque di vedere oltre i 100 FPS; d’altronde stiamo parlando di un simulatore di volo, non di uno sparatutto.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.