Paper Dungeons: eroi… sulla carta! – Recensione e Tutorial – dV Giochi

Pronti ad immergervi in un magico mondo fantasy ed esplorare pericolosi dungeon, pieno di mostri e trappole? Potenziate la vostra squadra di guerrieri temerari, preparate una strategia efficace ed impugnate l’arma suprema: i DADI! Signore e signori, questo è Paper Dungeons.

Paper Dungeons: Eroi… sulla carta è un gioco da tavolo “carta e penna” ideato da Leandro Pires, per 1-8 giocatori e dalla durata media di circa 30 minuti per partita. Il titolo è edito in Italia da dV Giochi.

Esempio di fine partita

La meccanica regina è quella del roll&write, ovvero dove i giocatori utilizzano i risultati dei lanci dei dadi per scrivere sul foglio di gioco. Come condimento, il gioco offre anche l’utilizzo di alcune carte che si integrano alla perfezione con il contesto: carte potere, carte obiettivi e le carte dei boss che andremo ad affrontare nel corso della partita. Inoltre, sono disponibili molti scenari diversi, i quali hanno il merito di variare le conformazioni dei dungeon e la presenza dei vari boss.

VI SPIEGO IL REGOLAMENTO DI PAPER DUNGEONS…

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo subito a vedere come si gioca a Paper Dungeonsgrazie al mio video tutorial proprio qui sotto, dove vi spiego il regolamento nel dettaglio. Fatto ciò, potrete scorrere l’articolo e scoprire le mie impressioni sul gioco!

LE MIE IMPRESSIONI SU PAPER DUNGEONS…

Vi confesso che sono un grande appassionato di Yathzee, gioco che pratico da molti anni sempre con molto piacere. E una volta il concetto di “roll&write” non era forte come lo è ora, non era considerato un vero e proprio genere, in quanto i titoli appartenenti a quella categoria erano molto pochi. Poi, pian piano il genere si è fatto strada, diventando un vero e proprio modo di giocare standalone.

Sono cominciati ad uscire una marea di titoli (i vari Optimus, Welcome to, Cartographers, Hadrian’s Wall e decine ancora), sempre più articolati e rivolti a tutte le categorie di giocatori: dai casual agli esperti. Ed è così che la mia passione per questa categoria di giochi da tavolo è sfociata letteralmente, trascinata in modo quasi inconscio da quella per lo Yathzee.

Setup di gioco

E Paper Dungeons non fa eccezione, anche e soprattutto perchè qui il concetto di roll&write è stato affiancato in modo geniale al concetto di dungeon crawler, una cosa mai vista prima. Con un blocco di carta, una matita, sei dadi e qualche carta, il gioco di Leandro Pires permette di vivere un’avventura decisamente divertente ed originale. Potenzieremo la nostra squadra di eroi composta da un guerriero, un mago, un chierico ed un ladro (in pieno stile D&D), forgeremo oggetti magici, acquisiremo pozioni magiche e preziose gemme: il tutto per poter affrontare il dungeon senza timore alcuno. Dobbiamo farci strada tra mostri e trappole con l’obiettivo di raggiungere le stanze dei boss ed affrontarli senza paura!

Come ogni roll&write che si rispetti, i dadi hanno il loro ruolo da protagonisti; li lanci e poi utilizzi il risultato per compiere le tue azioni. E qui arriviamo al primo degli aspetti che mi piace tanto di Paper Dungeons: la maggior parte dell’alea che può derivare dai dadi viene in gran parte eliminata dalle molteplici funzioni che assumono i dadi stessi. Il fatto di poter fare sempre e comunque qualcosa, non solo elimina molta casualità, ma rende il tutto molto strategico. Certo, bisogna fare di necessità virtù, però poter scegliere tre dadi per turno permette di fare molto di ciò che si vuole, contribuendo peraltro a differenziare non poco le scelte dei giocatori. L’unica variante impazzita sono i teschi che, oltre a infliggere danni a tutti, diminuiscono i dadi selezionabili nel turno. Una bella pensata.

All’interno delle strategie possibili, troviamo tante soluzioni diverse: livellare subito gli eroi per poi buttarsi a capofitto nel dungeon, costruire tanti oggetti magici per sfruttarne i poteri, creare pozioni per potersi permettere di subire una maggior quantità di danni. Correlato a tutto ciò, il modo di affrontare l’esplorazione del dungeon può cambiare da giocatore a giocatore: c’è chi preferisce muoversi più furtivamente per evitare mostri e trappole, c’è chi affronta tutti i pericoli per ottenere maggiori ricompense, c’è chi predilige affrontare sempre i boss per acquisire più punti o c’è chi i boss li evita di proposito per concentrarsi sulla raccolta delle gemme (senza dubbio, molto redditizia). Insomma, ne abbiamo veramente per tutti i gusti.

E questa variabilità di gioco la si trova anche nel setup iniziale, quando la carta che ci introduce alle vicende dello scenario, ci indica quali boss affronteremo (sempre tre diversi) e quale sarà la conformazione del dungeon che andremo ad affrontare. Seppur il dungeon sul foglio sia sempre lo stesso, disegnare ogni volta muri diversi rende l’esplorazione differente di volta in volta, provare per credere. Anche il diverso allineamento dei nostri eroi, i vari obiettivi ed i poteri personali aiutano senza dubbio ad aumentare la variabilità fra le partite.

Carte Boss

Ma passiamo ora velocemente ai materiali che sono di buona fattura con una particolare menzione per i dadi, che sono davvero belli, ed il foglio di gioco che è stato impostato e disegnato con molta cura e precisione. La scalabilità? La scatola dice 1-8 giocatori, ma personalmente non andrei oltre i cinque o sei, in quanto con troppi giocatori al tavolo si potrebbe creare confusione e difficoltà a vedere bene i componenti sul tavolo. Per quanto riguarda la durata delle partite, invece, la trovo adeguata al titolo: stiamo parlando di circa 30 minuti a partita, non troppo corta ma neanche con tempi biblici. Insomma, un’altra partita ci sta sempre!

E quindi, vuoi sapere cosa penso in conclusione di Paper Dungeons? Scoprilo qui sotto nel riquadro del giudizio globale⬇⬇!

Un grosso grazie alla dv Giochi per avermi fornito la copia del gioco utilizzata per questa recensione ed a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede alla prossima recensione!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.