Recensione – Aquatica, andiamo alla conquista degli Oceani! – Cranio Creations

Il tema “oceanico” è ormai sempre più utilizzato nel mondo dei giochi da tavolo, ma fortunatamente per noi, ne vediamo uscire sempre delle belle produzioni. E tra queste non fa di certo eccezione Aquatica, la grande novità di Cranio Creations di questo maggio 2021.

Il titolo ideato da Ivan Tuzovsky si presenta con una meccanica di gioco decisamente originale che ci permetterà di esplorare le profondità sottomarine con lo scopo di diventare il più grande Re dei Mari! Scopriamolo in ogni dettaglio in questa recensione!

Aquatica è un gioco da tavolo di carte strategico per 1-4 giocatori, le cui partite hanno una durata media di circa 30 – 60 minuti. Questa nuova localizzazione della Cranio propone un sistema molto originale di gestione delle carte, grazie ad una plancia giocatore assolutamente innovativa.

Panoramica di gioco

Aquatica si presenta con un bellissimo colpo d’occhio al tavolo, grazie ad uno stile grafico coerente con il tema oceanico e con dei componenti molto belli, mi riferisco soprattutto alle miniature delle mante ed alle già citate plance giocatori. Il titolo è in sostanza un gioco di carte che ci permette di poter eseguire un buon numero di azioni diverse durante la partita: l’azione principale farà giocare un personaggio dalla mano del giocatore, permettendo di reclutare altri personaggi oppure acquisire nuovi territori.

Quest’ultimi sono un po’ il fulcro della produzione, in quanto ci permettono sia di ottenere molti punti a fine partita sia di eseguire un alto numero di azioni gratuite, con la possibilità di creare combo di azioni molto soddisfacenti. Tutto questo, finalizzato a completare i quattro obiettivi comuni (variabili di partita in partita), i quali sono una delle condizioni che possono innescare il termine della partita.

Recensione – Aquatica – Come si gioca?

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Recensione – Aquatica – Le mie impressioni sul gioco…

Come ho detto nella intro del mio tutorial, per apprezzare e capire al meglio Aquatica sono necessarie almeno tre partite e, soprattutto, giocare con la modalità di avanzata. Il regolamento consiglia di affrontare la prime due partite con la modalità base, cioè lasciando fuori le carte personaggio dei Re dei Mari ed utilizzando i quattro obiettivi iniziali stampati sul tabellone. Devo dirvi che, giocato così, Aquatica mi ha lasciato non pochi dubbi; gli obiettivi da raggiungere sono molto semplici e questo condiziona non poco la partita che risulta molto corta e stretta. La sensazione è quella di non riuscire a fare praticamente nulla, perchè i tempi di gioco possono essere veramente brevi.

Ma ovviamente non mi sono lasciato condizionare da tutto ciò ed ho nuovamente intavolato Aquatica in modalità avanzata che è poi in realtà la “vera” opzione di gioco. Se da un lato le carte personaggio Re dei Mari aumentano il ventaglio di azioni possibili con un’abilità forte dall’altro gli obiettivi avanzati piazzati casualmente ad ogni partita, regalano un’esperienza di gioco notevolmente più lunga e soddisfacente, in poche parole “completa”. Ed è proprio questa esperienza di gioco totale che mi ha lasciato le migliori sensazioni.

Come piace dire a me, Aquatica è un puro gioco di carte “vestito molto elegantemente”, il quale però offre una meccanica assolutamente originale, e vi sto parlando della gestione delle carte territorio all’interno della plancia giocatore. Mi è piaciuto moltissimo come il gioco offra la possibilità di “esplorare” questi territori sfruttando ciò che possiamo trovare man mano che ci inoltriamo nelle loro profondità. Ogni “piano” offre un bonus diverso e la possibilità di incastrare tutte queste azioni gratuite quando e come vogliano rende sicuramente Aquatica molto interessante e stimolante.

Anche l’utilizzo delle mante ha il suo bel perchè, in quanto anch’esse rappresentano azioni gratuite esattamente come le varie zone delle carte territorio. Ma il discorso mante non termina qui, infatti il gioco di offre anche la possibilità di addestrare mante selvagge per farle entrare nella nostra “squadra”. Perlustrare completamente un territorio non ci donerà infatti solo punti partita, ma anche la possibilità di accaparrarci molte utilissime mante. Bisogna anche considerare che addestrare nuove mante tornerà molto utile, in quanto dovremo sacrificare le nostre mante iniziali per confermare il raggiungimento degli obiettivi ed assicurarci altri punti vittoria. Quindi, fate attenzione ad avere sempre una buona squadra di mante a disposizione, sono veramente molto utili!

Ma non ho ancora parlato delle carte personaggio che rappresentano a tutti gli effetti la vera e unica azione principale di Aquatica. Qui, entra in gioco una piccola sezione di deck-building, in quanto possiamo acquisire nuove carte per rafforzare la nostra mano ed aumentare il numero e la varietà di azioni da poter svolgere: a pensarci bene, più che un deck-building direi un hand-building. Le azioni che possiamo fare giocando le carte dalla mano sono varie e la nostra bravura starà nell’incastrarle al meglio con tutte le altre azioni gratuite a nostra disposizione. Molto particolare il ruolo della carta “Matrona” che ci permette di riattivare tutte le mante esauste e riprendere in mano tutti gli scarti: senza dubbio, un dettaglio strategico da non sottovalutare.

Dopo un’analisi approfondita sulla parte ludica di Aquatica, facciamo un salto verso i suoi componenti. Come ho già accennato, il gioco ha una veste elegante e ben realizzata, mentre per i componenti di gioco purtroppo non è tutto rose e fiori. Le mante e le plance giocatori sono davvero belle, costruite con cura ed ingegno, mentre ho riscontrato due difetti (non gravi, parliamoci chiaro) che però mi hanno lasciato un po’ interdetto: sto parlando delle carte che ho trovato di scarsa qualità, rapportate al resto dei materiali, e del tabellone il cui taglio centrale è stato fatto proprio male (come potete vedere in foto⬇). Ripeto, nulla che possa compromettere l’esperienza di gioco, ma in effetti mi chiedo il perchè di questa di disparità qualitativa all’interno della stessa scatola.

Il difetto del tabellone

E finisco la mia recensione di Aquatica alzando il pollice sulla durata delle partite: fino ad ora l’ho potuto giocare solo in due e la mezz’ora di gioco necessaria la ritengo assolutamente idonea all’esperienza di gioco. Spesso mi capita di fare una seconda partita con molto piacere. Per quanto riguarda la scalabilità, stesso discorso, in due gira in modo fluido senza nessun tipo di problema. Il fatto di poter pianificare il proprio turno, mentre gioca l’avversario, toglie quasi del tutto il rischio di paralisi d’analisi. Posso affermare con certezza che la cosa non cambia in tre e quattro giocatori. E’ presente anche una modalità solitario, ma sinceramente non credo che la proverò mai.

Quindi, Aquatica mi è piaciuto? Assoultamente sì, non è un capolavoro, ma si lascia giocare benissimo e praticamente da quasi tutti i tipi di giocatori. Grazie anche ad un prezzo decisamente abbordabile, consiglio il gioco a chi ama concatenare azioni come se non ci fosse un domani e creare combo sempre più soddisfacenti!

Un grosso grazie a TE per averci dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ci si vede alla prossima recensione!

Alessandro “AleBoardGamer”

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.