FIFA 21 – Recensione – PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PC

Dopo mesi di attesa, finalmente possiamo mettere le mani su FIFA 21, nuovo capitolo del franchise sviluppato da EA Canada, disponibile dal 9 Ottobre su PS4, Xbox One, Switch e PC e dal 10 e 19 Novembre rispettivamente su Xbox Series X e PS5.

Lo sport più bello del mondo

Se siete amanti viscerali del calcio,o anche solo dei tifosi della domenica, FIFA21 vi darà la possibilità di immergervi appieno nel gioco grazie a nuove licenze acquisite come Inter, Milan e Boca Juniors, a scapito del concorrente Pro Evolution Soccer (PES), grazie ad una modalità carriera migliorata dove potrete prendere il controllo della squadra che preferite per portarla sul tetto del mondo e al ritorno della modalità Volta Football, già presente su FIFA20 e capace di dare una ventata di aria nuova alla serie.

Naturalmente per gli amanti del multiplayer non manca il famosissimo FIFA Ultimate Team (FUT) dove si potrà creare la squadra dei propri sogni da zero implementando nuovi giocatori e leggende del calcio per sfidare altri utenti in partite online.FIFA21, come i suoi predecessori, vanta un’offerta contenutistica semplicemente titanica, che da sola già varrebbe il prezzo del biglietto. Quest’edizione, però, ambisce anche a migliorare ulteriormente una formula di gameplay ormai ben consolidata.

Tanta carne al fuoco, come si suol dire: riuscirà FIFA 21 ad essere il FIFA migliore di sempre?

Scopriamolo insieme.

La carriera migliore di sempre?

Una volta scelta la squadra che preferiamo da una lista oserei dire infinita di campionati e squadre, ci troveremo subito a scegliere l”opzione del “cambio di proprietà” che ci permetterà di aggiungere un tot di fondi extra (da un minimo di 10.000.000 € fino ad un massimo di 500.000.000 €, potendo anche non aggiungerne) al nostro budget, nonché la ben più importante impostazione del mercato trasferimenti.
Qui ci troveremo ad un bivio: impostare le trattative come rigorose renderà il mercato più realistico, aumentando la difficoltà di strappare accordi vantaggiosi, vedendoci rifiutare le offerte dai club rivali, non potendo contrattare per giocatori sotto contratto da meno di un anno oppure ancora con il rischio che gli stessi giocatori si rifiutino di aggregarsi alla nostra compagine se non la troveranno di loro gradimento. Scegliendo invece l’opzione elastica il sistema dei trasferimenti sarà più morbido e potremo quindi sbizzarrirci senza troppe ansie.
Una volta raggiunto il menù di gioco bisognerà prendere subito familiarità con il calendario poiché da quest’anno dovremo impostare un piano delle attività dei nostri giocatori. Nello specifico, per ogni settimana dovremo decidere la cadenza di allenamento, riposo o recupero. La gestione è molto semplice attraverso delle scelte rapide che ci permetteranno di decidere cosa fare per ogni giorno pre e post-match e per il resto della settimana. Ogni azione avrà di conseguenza l’aumento (o diminuzione) di tre caratteristiche fondamentali dei giocatori: morale, forma fisica e lucidità, quest’ultima nuova introduzione in FIFA 21. L’obiettivo quindi è chiaro: essere in grado di mantenere la nostra rosa al top della forma, contenta ed affiatata in modo da vincere le battaglie sul campo.
Ovviamente totale libertà: in ogni momento si potrà variare il nostro piano a seconda delle esigenze o dei problemi che ci troveremo a fronteggiare. Per quanto riguarda la lucidità, questo elemento viene rappresentato con il simbolo di un diamante colorato (rosso, giallo, verde) ed è indicatore di quanto uno specifico giocatore abbia la prontezza per fare bene in gara. Una lucidità alta (50-100) darà dei bonus in termini di attributi, una media (50) non darà bonus e una bassa (0-50) darà invece dei malus: dovremo quindi fare molta attenzione a questo parametro!
FIFA 21 porta in dote un sistema di allenamento completamente revisionato. Se fino allo scorso anno potevamo allenare 5 giocatori ogni 5 giorni circa (a volte gli allenamenti saltavano a causa di partite infrasettimanali), con il nuovo titolo avremo invece la possibilità di allenare un massimo di 15 giocatori a seduta e gli allenamenti, come abbiamo visto prima, decideremo noi quanti saranno e quando farli.
In aggiunta, ad ogni calciatore è applicabile un piano di allenamento personalizzato che andrà a sviluppare delle specifiche caratteristiche. Potremo quindi evolvere un nostro centrocampista in una macchina da contropiede, oppure in un abile smistatore di palloni con un passaggio eccelso. Ogni ruolo ha i suoi diversi piani di sviluppo i quali, in alcuni casi, vanno anche ad aumentare le skill o il piede debole. Volete di più? Ogni giocatore potrà anche imparare fino a quattro ruoli diversi da interpretare in campo. In poche parole, totale capacità di personalizzare la crescita di ogni singolo componente della rosa. Mi viene quasi da dire…era ora!
A tutte queste belle e buone novità, si aggiungono anche una youth academy già predisposta con alcuni giovani ad inizio carriera, un re-style degli obiettivi societari che li rende più attuali e consoni al club scelto e infine una rivisitazione delle interviste pre- e post-match. In FIFA 20 mantenere alto il morale dei nostri giocatori era piuttosto semplice: FIFA 21 richiede oculatezza maggiore sotto questo aspetto. Dovremo quindi capire come motivare correttamente un giocatore che magari in partita ha avuto un rendimento scarso causato da poca lucidità, o come elogiarne uno che si è distinto sul campo. Infatti nel nuovo capitolo della serie le valutazioni della partita precedente e la condizione attuale dei giocatori ne andranno a influenzare il morale.

Ultimo, ma non ultimo, il nuovo sistema di simulazione. Diciamo addio alla preistorica schermata che in pochi secondi riepilogava i fatti salienti della partita e prepariamoci ad una versione migliorata che ci mostrerà stile “lavagna e calamite” l’andamento in tempo reale della partita, avendo sempre la possibilità di controllare statistiche, forma fisica e tattiche che potremo variare, così come le sostituzioni da effettuare. Oltre a questo, in ogni momento della simulazione sarà possibile decidere di entrare in partita per, magari, risolvere una situazione complicata e poi decidere se terminare noi stessi o ritornare alla simulazione. La stessa cosa si potrà fare quando decideremo di giocare dal primo minuto, basterà mettere in pausa e decidere di proseguire simulando il resto del match.

 

Professione bomber

Abbiamo visto molte migliorie dal punto di vista della carriera, ma che succede pad alla mano quando scendiamo in campo?… beh FIFA semplicemente resta FIFA, ma con qualche sbavatura: la più importante novità,che al tempo stesso è la cosa meno appagante del titolo, è la pericolosità dei passaggi filtranti che scavalcano o aggirano rapidamente la linea di difesa, figlia non solo dell’importanza posta da FIFA 21 sulle manovre in velocità ma anche del concetto delle “personalità dei giocatori”, che fa il suo debutto in questa edizione, aumentando la fedeltà delle controparti virtuali. EA Sports ha quindi deciso che il successo o il fallimento di una singola giocata non debba più essere stabilito da un solo valore numerico del calciatore, ma da un cluster di statistiche che vengono analizzate in determinate situazioni.

Ad esempio, se in passato la qualità di un passaggio filtrante era calcolata dalla statistica dei passaggi lunghi e corti, adesso anche i valori di visione e freddezza influiranno sul risultato finale. La personalità dei giocatori avrà un impatto considerevole su altre innovazioni apportate dal team di sviluppo per FIFA 21, come ad esempio il Posizionamento Intelligente: i grandi campioni saranno ad esempio più efficaci nei movimenti in attacco ed in difesa quando sono sotto il controllo dell’intelligenza artificiale, sempre che siano dotati di statistiche abbastanza elevate; quindi, per intenderci, un campione di razza avrà molta più possibilità di impostare il gioco a suo piacimento.

Traducendo il tutto: ora ogni manovra che fa dell’imprevedibilità e della velocità la sua forza diventa indifendibile, con una facilità ad andare in gol disarmante; al contrario invece il fraseggio prolungato viene messo a rischio dalla rinnovata capacità dei difensori di leggere le linee di passaggio.

Come se non bastasse, l’efficacia degli inserimenti degli attaccanti è aiutata anche da una meccanica creata proprio per l’occasione: gli Inserimenti Creativi. Con l’analogico destro potrete gestire manualmente la corsa di un compagno controllato dall’IA nei momenti successivi ad un passaggio, facendolo partire come un razzo verso la direzione che gli darete.

E ultimo ma non ultimo troviamo il Dribbling Agile, un sistema di dribbling ispirato alle più importanti star del panorama calcistico che permette ai giocatori più tecnici di spostare velocemente la palla da un piede all’altro per ingannare il difensore avversario.

Infine tra le cose che meno mi hanno convinto ci sono sicuramente i portieri: in questo capitolo appaiono molto più vulnerabili che in passato sui tiri sul primo palo, che quasi sempre coincidono con un goal, e presentano una percentuale troppo alta di uscite con i pugni. In generale mi sono sembrati meno pericolosi i tiri a giro, mentre quelli diretti vanno facilmente a segno anche quando il pallone viaggia molto vicino al portiere.

Rivoluzione FIFA Ultimate Team

Se la modalità carriera e il gameplay hanno subito delle migliorie, il FUT 21 è passato dentro una rivoluzione: proprio per questo la modalità più amata dagli appassionati di FIFA quest’anno offre una veste totalmente rinnovata che potrà lasciare spiazzati i veterani. Il restyling abbraccia un layout molto snello, salutando il classico stile a quadrati; avremo la possibilità di cambiare il colore delle tribune, dei seggiolini, di impostare dei brani e degli effetti pirotecnici per un goal, o di personalizzare le coreografie e i cori della tifoseria. Sono tantissimi gli elementi estetici coi quali rendere unico il proprio impianto e potremo ottenerne di nuovi completando i nuovi eventi community, che fanno il loro esordio proprio in questo capitolo.

Con l’obiettivo di rendere Ultimate Team una modalità più “friendly”, EACanada ha inoltre scelto di allargare le playlist competitive di FUT al gioco cooperativo: Squad Battles e Division Rivals sono due playlist caratterizzate da un fortissimo agonismo e potranno essere ora affrontate in compagnia di un amico, una features che potrebbe rivelarsi utile per stemperare la competitività delle due modalità e la relativa “ansia da prestazione” che solitamente colpisce chi è impegnato a scalare le classifiche.

Street of the World

La modalità Volta ritorna con una veste più elegante e con moltissimi campioni del passato pronti a scontrarsi nelle strade delle città più belle del mondo: gli sviluppatori hanno cercato di creare un gioco veloce e divertente, questo obiettivo è stato raggiunto migliorando il gameplay in modo da renderlo più fluido, dinamico e veloce.

A tutto questo occorre aggiungere la possibilità di interfacciarsi in maniera più semplice e veloce con gli amici, coi quali si potrà giocare sempre, anche in 5v5: questo perché FIFA 21 si prefigge di essere il FIFA più sociale di sempre e in questo modo semplificherà le opzioni per fare squadra e vincere.

La modalità Volta parte con una sezione dal taglio più cinematografico grazie alla quale entrare “nel mondo del calcio da strada” chiamata Il Debutto. Tale componente non ha la cura e le dimensioni de Il Viaggio, la modalità storia che ha caratterizzato i FIFA dal 17 al 19, e serve solo come divertente espediente per giustificare i tanti spostamenti da una parte all’altra della Terra, in stadi e location sempre più fantasiose. Thierry Henry e Kakà saranno gli alfieri del debutto, che partirà nuovamente dal Brasile e toccherà le città principali del pianeta, raggiungendo anche l’Italia.

Durante il Debutto, oltre ad alcune icone del calcio, se ne incontreranno e sfideranno altre del calcio da strada, come Lisa Zimouche e Kotaro Tokuda.

Le strade lasciano sempre più posto a luoghi stilosi e ricchi luci e paillette, come il fluorescente e ultra tecnologico stadio di Milano o l’elegante piazza di Roma nella quale è stato allestito un campetto. Inoltre, similmente a quanto accade in FUT, si potrà personalizzare il proprio futuristico campo da gioco in modo che possa diventare lo specchio della nostra squadra; un vero e proprio hub nel quale mostrare i componenti della nostra compagine e le informazioni del club in maniera più contestuale.

Una volta che questa introduzione sarà conclusa (dovrebbe durare dalle 2 alle 3 ore) si potrà continuare a far crescere la propria squadra e il proprio avatar nella maniera classica, sfruttando le tante modalità pensate per giocatore singolo e per i team. Volta torna in FIFA 21 con un buon numero di aggiustamenti pensati per ampliare le componenti di gioco, per sfidarsi e vincere nuovi premi coi quali personalizzare il nostro alter ego e la nostra squadra. Queste novità, unite a tutti i progressi fatti sotto il profilo del gameplay, dovrebbero rendere la modalità più divertente da giocare, solida e varia: un’alternativa sempre più ricca rispetto al classico calcio a 11, che punta a soddisfare tutti gli orfani di FIFA Street.

Fischio finale

FIFA 21 è il canonico capitolo di passaggio che deve affrontare il momento non facile del salto generazionale. Al netto delle difficoltà, EA Sports ha tentato di migliorare il gameplay del suo titolo in alcuni aspetti avvertibili, ma che si scontrano inevitabilmente con un’interpretazione del calcio troppo arcade e rapida per scendere a patti con i tatticismi: i movimenti di squadra sono migliorati, ma in ottica online conta sempre di più la velocità; il sistema di blocchi è ben strutturato, ma cozza con una fisica del pallone fuori logica e via dicendo.

Sono tutte problematiche note ai fan e alle quali  EA deve trovare una soluzione al più presto. Indipendentemente da questi problemi, l’offerta di FIFA 21 resta titanica; Volta, dal canto suo, beneficia di un’impostazione più multiplayer, ma difficilmente riuscirà a perdurare nel tempo. Per queste ragioni, e per alcune sbavature tecniche percepibili e in grado di minare l’immersione, ritengo FIFA 21 un titolo da approcciare con cautela, considerato anche che esce a prezzo pieno, a differenza del concorrente PES.

Speriamo che la next gen porti aria fresca a un franchise che purtroppo negli ultimi anni non riesce a rinnovarsi e a portare novità all’utenza.

Milanese, nato nel’anno del primo Final Fantasy e di Metal Gear, non c’era da stupirsi che i videogiochi gli sarebbero entrati nel DNA a tal punto da aprire un canale YouTube ed una pagina Instagram dedicati alla sua passione. Innamorato degli U.S.A, del mondo nerd e delle colline di Toussaint al tramonto.