Alien: Blackout – Il gioco non è come i fan si aspettavano

Alien: Blackout – news di Andrea “Kobla” Panicali

È uscito recentemente il trailer di Alien: Blackout, il titolo che avrebbe dovuto essere il seguito di Alien: Isolation, invece si presenta essere un gioco decisamente diverso da quello che i fan si aspettavano.

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In quanti aspettavano il nuovo di Alien? Penso tutti… Soprattutto dopo l’annuncio di qualche tempo fa!

Però è successa una cosa che ha lasciato l’amaro in bocca a molti.

Alien: Blackout uscirà solo per dispositivi mobile; ciò potrebbe stonare e deludere i fan più accaniti della serie, ma tocca comunque dire che un titolo mobile non deve per forza essere sinonimo di “spazzatura”.

Il mercato di giochi per smartphone sta pian piano trovando la sua strada e sempre più Software House tendono a dividere i compiti tra titoli per PC/console e quelli mobile; quindi non si tratta più di soluzioni a basso budget come si è abituati a pensare, ma un vero e proprio mercato che sta prendendo piede, che piaccia o meno.

Diablo Immortal è un esempio lampante di come un publisher stia prendendo sul serio questo andamento, pur mostrando come il videogiocatore tradizionalista tenda a non sottostare a questo trend. Se il mercato un giorno dovesse decidere di procedere in una determinata direzione, avviene solo ed esclusivamente perchè la domanda si sta alzando, di conseguenza anche l’offerta deve aumentare. Semplici regole di economia politica.

Tornando nello specifico di questo titolo, però, non sarà un vero e proprio seguito di Isolation seppur la protagonista principale sia la stessa, ossia Amanda Ripley, figlia di Ellen protagonista dei film, anche perchè replicare su uno smartphone l’atmosfera di angoscia e terrore puro trovata nel titolo sviluppato da The Creative Assembly non è facile, se non addirittura impossibile.

Per quanto si possano adottare ottime cuffie e giocare al buio, lo schermo sempre quello rimane ed i comandi andranno sempre ad oscurare in qualche modo la visuale, impedendo l’immersione totale in quella che potrebbe essere definita un’esperienza horror estrema. Perciò che tipo di gioco sarà Alien: Blackout?

Ancora non si è sicuri al 100% sulla modalità di gioco, seppur la matrice horror e quella survival sembrano essere presenti, con elementi puzzle ed adventure.

Ovviamente la trama farà da padrona in questo titolo, con Amanda Ripley come protagonista non assoluta, ma coprotagonista insieme alla sua squadra, rimasta bloccata all’interno di una stazione spaziale in “compagnia” dello Xenomorfo più famoso del mondo.

Trovandoci ad impersonare quindi tutta la squadra, e non un solo membro, diventa chiaro che l’obiettivo sia quello di far sopravvivere più persone possibili in uno scontro assolutamente impari. Mettendo in risalto le tematiche stealth e strategiche di un gioco che potrebbe realmente stupire, nonostante sia per dispositivi mobili. Lo studio dell’ambiente circostante sarà sicuramente di vitale importanza ai fini della sopravvivenza di gruppo.

Un’impostazione del genere è decisamente ben lontana dagli ambienti claustrofobici presenti in Alien: Isolation, ma sicuramente l’arco narrativo saprà coinvolgere il giocatore, soprattutto perchè la sopravvivenza dell’intera squadra è nelle sue mani, o meglio dire dita.

Sette sono i livelli del gioco, la difficoltà sarà ovviamente crescente fino a risultare un vero e proprio incubo.

La morte di alcuni compagni non comporta la conclusione prematura del gioco, a meno che non muoiano tutti, però ciò potrebbe permettere l’apertura di nuovi scenari, soprattutto nello svolgimento della trama. L’obiettivo è ovviamente quello di far sopravvivere tutta la squadra, ma potrebbe accadere che uno sventurato compagno debba essere lasciato indietro per cause di forza maggiore, aprendo di conseguenza nuovi archi narrativi. Ciò amplia notevolmente la rigiocabilità, giocando finali sempre diversi.

Alien: Blackout sarà rilasciato ad un prezzo di 5,49€, per cui sarà un titolo “premium” e non free-to-play. Il publisher ha anche confermato che non saranno presenti acquisti in-app, confermando la decisione di lasciarlo un gioco “classico” seppur fruibile in mobile.

Voi cosa ne pensate? Siete in attesa di questo nuovo Alien o siete delusi?

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.