Killer Klowns from Outer Space: The Game – Recensione

Recensione – Killer Klowns from Outer Space: The Game

Disponibile su: PlayStation 5, PC, Xbox Series X e S (recensito su Xbox Series X)

Data di Uscita: 4 giugno

Sviluppatori: IllFonic e Teravision

Sito ufficiale: https://killerklownsthegame.com/


Introduzione

Killer Klowns from Outer Space: The Game è un multiplayer 3v7 basato sull’omonimo film horror cult degli anni ’80. Gli sviluppatori di IllFonic e Teravision hanno trasformato questa bizzarra pellicola in un’esperienza videoludica, offrendo ai giocatori la possibilità di scegliere tra due fazioni: gli umani in fuga dai clown alieni o i Killer Klowns stessi, intenti a scatenare il caos.

La scelta stilistica e l’ispirazione cinematografica mi hanno subito solleticato le papille gustative, in quanto ho trovato in queste idee di fondo un mix esplosivo perfetto per creare un videogioco che potesse essere moderno, folle, ma dal buon gusto vintage che piace a me.

Posso subito spoilerarvi che alla fine tutto ha funzionato quasi alla perfezione e non sono stato deluso da quello che ho provato.

Approfondiamo il gameplay dei Klowns

Nei panni di un Killer Klown, i giocatori possono personalizzare il proprio personaggio con vari trucchi per il viso, costumi e armi, tutte sbloccabili durante il gioco.

Il livello di personalizzazione è un fiore all’occhiello della produzione in quanto permette di avere già un primo forte imprinting con il proprio personaggio, utilissimo a migliorare la longevità del titolo, che alla fin fine, seppur non supportato da una storia di fondo ricca di profondità riesce ad entrarti nel cervello e cogliere nel segno, con quel tocco splatter e gore che invoglia sempre a fare una nuova partita.

Le cinque classi di Klowns offrono diverse abilità e statistiche:

  • Classi di Klowns: Ogni classe ha abilità uniche come creare cani da caccia fatti con i palloncini, piazzare trappole o usare uno sguardo ipnotico.
  • Armi Tematiche: Le armi includono fucili a raggi di zucchero filato, martelloni giganti o un bazooka di popcorn.

Queste caratteristiche aumentano la giocabilità del titolo in quanto si riuscirà, dopo qualche tentativo, e delle prove pratiche sul campo, ad individuare la classe più adesa al nostro stile di gioco, nonchè le armi più adatte allo stile stesso, per cercare di finire con il creare il Klown più performante e devastante.

La follia delle armi mi ha ricordato molto quella della saga di Saint Row, ma elevato al quadrato… vi lascio immaginare!

Gli Obiettivi dei Klowns:

  1. Annientamento Totale: Eliminare tutti gli umani.
  2. Klownpocalypse: Raccogliere 16 bozzoli di zucchero filato e portarli ai 4 generatori sparsi sulla mappa per attivare la detonazione.

Il risvolto della medaglia. Analisi del gameplay degli Umani…

Gli umani iniziano la partita senza alcun equipaggiamento e devono cercare armi, cibo e oggetti necessari per mettersi in partita. Ogni giocatore può scegliere tra cinque archetipi, ognuno con statistiche diverse e costumi ispirati agli anni ’80.

Insomma, si è pensato a tutto! Si perchè se la vostra indole non è quella del cacciatore e vi trovate a disagio a “condurre” in qualche modo il gioco, allora vi incarnerete alla perfezione nelle prede! E le prede qui possono ad ogni modo far finire la partita come nel mito del Minotauro, dove non è detto che si debba morire per forza male in pasto al nemico.

Obiettivi degli Umani:

  • Scappare: Trovare oggetti per sbloccare l’uscita attraverso mini giochi (forse talvolta un pizzico frustranti), il tutto evitando i Klowns che li inseguono.
  • Gestione del Suono: Gli umani devono essere silenziosi poiché i Klowns possono sentire i rumori delle loro azioni.

Sicuramente a primo impatto fare l’umano è complicato. Ci si deve sbattere e non poco per sopravvivere, ma con il tempo ho apprezzato molto l’appagamento che arriva quando si riesce a sopravvivere e ribaltare i pronostici. E’ un po’ come quando una squadra outsider di qualsiasi sport riesce a dominare un campionato… tutto ha un altro sapore.

Bilanciamento e Difficoltà

Il gioco presenta una difficoltà evidente per gli umani, poiché i Klowns, sebbene più lenti e limitati a tre, hanno munizioni illimitate, la capacità di teletrasportarsi e possono respawnare dopo la morte. Questo squilibrio rende la fuga un’impresa ardua e spesso frustrante per gli umani, ma come detto, allo stesso tempo appaga i giocatori hardcore come poche cose al mondo.

Questa situazione permette di visualizzare chiaramente quello che è il bilanciamento di un gioco, che nel suo non essere sulla carta bilanciato (con i Klowns in vantaggio netto sugli Umani) finisce per calzare a pennello di fronte a tutti i giocatori che possono andare dal nabbo desideroso di vincere per forza con il minimo sforzo, al super pro desideroso di sfangarla buttando letteralmente il sangue in game! Nessuno è escluso dal poter giocare e godere dei propri risultati.

Performance e Bug

Nonostante qualche bug minore nei mini giochi, il gioco funziona bene su Xbox Series X. La disposizione dei tasti e il controllo dei personaggi, sia per i Klowns che per gli umani, sono ben realizzati e intuitivi. Le partite si trovano facilmente, garantendo un’esperienza di gioco continua con un’ottima gestione lato client.

Anche le controparti PC e PlayStation, testate secondariamente da altri membri del nostro team redazionale, hanno dato lo stesso identico risultato.

Conclusioni

Killer Klowns from Outer Space: The Game offre un’esperienza divertente e nostalgica, perfetta per i fan di giochi come Friday the 13th o Dead by Daylight. Nonostante necessiti di un miglior bilanciamento delle armi, il gioco riesce a catturare l’essenza bizzarra e spensierata del film originale, offrendo molte ore di intrattenimento ed una curva di apprendimento immediata.

 

Ringraziamenti: Un ringraziamento speciale a IllFonic e Teravision per averci dato modo di testare in maniera approfondita il prodotto.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”