Narcosis – Recensione – PC Windows, PS4, Xbox One

Narcosis – recensione di LaraPadawan (versione testata PC)

Narcosis è un survival horror del team di sviluppo Honor Code con sede in Francia ed in California, già famosi per collaborazione a titoli come Assassin’s Creed, Metal Gear Solid e Silent Hill. Il titolo è disponibile dal 28 Marzo 2017 per PC ed XboxOne, dal 17 Luglio 2018 è giunto su PS4, ed abbiamo approfittato della cosa per giocare la versione PC. Ricordiamo che il prodotto è giocabile, per un’esperienza più immersiva/suggestiva, anche con sistemi VR.

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Narcosis – Una piccola riflessione…

La paura dell’ignoto è uno dei timori piu profondi dell’animo umano, da sempre scrittori e sceneggiatori del genere horror cercano di sfruttare questo fattore per soddisfare un certo tipo di pubblico, nei videogiochi la questione non cambia, si cerca sempre di ricreare angoscia, tensione e adrenalina, tanto da tenerci incollati alla poltrona.

Narcosis ci ha soddisfatti sotto questo punto di vista? Ve lo raccontiamo di seguito, senza spoiler!

Narcosis – Nel Blu Profondo

Il nostro protagonista è un addetto alle trivellazioni sottomarine, intento a lavorare vicino ad uno dei nuovi gasdotti costruiti dalla Oceanova, un’azienda che si sta specializzando in questo tipo di estrazione.

Per poter effettuare tutte le operazioni lavorative sottomarine ogni dipendente della stazione deve indossare uno speciale scafandro corazzato che gli consente di non morire alla forte pressione dell’acqua.

Ovviamente muoversi con il particolare scafando non è facile, i movimenti sono molto rallentati e di conseguenza anche i riflessi.

L’unico sprint a nostra disposizione è un razzo di propulsione, che ci consente di saltare all’occorrenza.

La nostra storia comincia con un terremoto di forte magnitudo che colpisce proprio la base di ricerca dove lavora il nostro protagonista e i suoi colleghi, (la sfiga certe volte ti viene a prendere nei posti più improbabili!) provocando ingenti danni a tutta la struttura.

Completamente soli e per lo più al buio con una scorta di ossigeno limitato che scende a vista d’occhio, un coltellino da sommozzatore e dei flares per illuminarci l’ambiente molto buio, cominciamo a muovere i primi lenti passi verso la salvezza.

Ricaricare l’ossigeno per non morire diventerà da subito la missione primaria, un occhio a quello che ci circonda ed uno sempre alla percentuale di ossigeno che ci rimane, anche se devo dire, le bombole per ricaricarla durante il nostro vagare, non mancano eh.

Ovviamente forti spaventi, oppure circostanze di particolare stress, ansia paura o movimento eccessivo aumenteranno il dispendio di ossigeno, quindi attenzione!

Narcosis – Non tutto è ciò che sembra!

Ovviamente anche Narcosis come altri titoli che richiamano questo genere, (Layers of Fear, The Land Of Pain per citarne un paio) è molto simile ad un tuffo nella psiche di quello che potrebbe essere l’ultimo uomo sulla terra.

Questa storia quindi sarà fatta di rassegnazione, ma anche di rifiuto verso quello che ci sta accadendo. Molte delle situazioni che affronteremo avranno in qualche modo, noi stessi come principali avversari.

La storia in se viene raccontata con pensieri o dialoghi, da una voce narrante che ci spiegherà maggiormente l’accaduto andando avanti nell’avventura, dove ci renderemo sempre più conto che quello che sembra forse non è!

Narcosis – Gli abitanti delle profondità marine

Oltre a fare i conti con l’ossigeno, di tanto in tanto ci capita di fare incontri particolari, con gli abitanti marini del posto (polpi e granchi, questi ultimi molto simili a ragni, per entrambi ci sono anche le dimensioni Extra Large, proteggete il vetro del casco perchè lo bucano con una “zampata”! Maledetti!), non tutti aggressivi, che possiamo tranquillamente evitare lanciando un flaer oppure uccidendo con il coltellino da sub.

Devo dire che mi aspettavo, data la profondità, di dovermi confrontare con molte più creature aggressive ed esteticamente minacciose, sotto questo punto di vista ci sono rimasta un po’ male, per esempio gli squali dove sono? Che ne so… un megalodon magari!

La minaccia della fauna secondo me avrebbe dato uno slancio in più a questo titolo, se considerate che si può giocare col VR (in realtà è stato realizzato proprio per VR), immaginate cosa poteva essere il vedersi davanti creature realmente minacciose e diverse da quelle che invece abbiamo incontrato.

Non mancano nemmeno in questo titolo i miei amati enigmi, pochi e non impegnativi eh, ma che seccatura per una che come me non li ama per niente! (LOL)

Narcosis – Tutto sommato un sub che non ci dispiace

Nonostante la breve durata del titolo, 4 ore circa, la storia non ci è dispiaciuta e al contrario, ci ha sorpreso e ci ha mostrato ancora una volta che la mente umana riserva sempre delle sorprese inaspettate, percorrendo una spirale di follia e paure che vi consigliamo di provare anche solo una volta, tenendo presente che non tutto è ciò che sembra!

Vi consigliamo se lo avete, di giocare il titolo con il VR, l’immersione con esso è tutta un’altra storia! Nonostante l’enorme differenza, a livello grafico è suggestivo e godibile anche pad alla mano.

QUI trovate il LINK al SITO UFFICIALE del gioco!

Da LaraPadawan è tutto, vado a cercare un megalodon!

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Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”