Le Cronache di Florens: Elden – Prime Impressioni – Tora Edizioni
Se in occasione di qualche fiera del fumetto siete passati dallo stand di Tora Edizioni, oppure seguite la casa editrice sui social, probabilmente vi sarà già capitato di vedere i volumi di Le Cronache di Florens, light novel italiana scritta da Marisa Salatino, con i disegni di Manuel Vivian.
Io ho letto il primo volume e ho deciso di condividere con voi le mie prime impressioni.
Le Cronache di Florens: Elden
“Circa duemila anni fa un gruppo di ambiziosi scienziati decise di innalzarsi al di sopra di tutti, e così sviluppò una tecnilogia in grado di far volare la loro città.
Questa è la storia di come quella città cadde.”
Come già accennavo qualche riga più su, questa volta non sto recensendo un fumetto, bensì una light novel.
Cos’è una light novel… in brevissimo
A colpo d’occhio, una light novel potrebbe semplicemente essere definita “un romanzo con i disegni”, ma in realtà non è così. Si tratta di una tipologia di opera differente, che spesso presenta dei disegni ma non sempre, di solito a puntate (ma, di nuovo, non sempre); inoltre è scritta in un modo scorrevole, che pone al centro il punto di vista dei protagonisti e i loro sentimenti, senza perdersi in lunghe descrizioni e senza contenuti pesanti.
Questa mia “definizione” delle light novel non è assolutamente precisa, perciò se siete interessati all’argomento vi rimando a una mia video-intervista con l’allora neonata Dokusho Edizioni, durante la quale viene spiegato per bene di cosa si tratta: eccola qui.
Ma torniamo a noi!
Di cosa parla Le Cronache di Florens: Elden
“Ruben è un giovane di diciassette anni che sogna di diventare un grande avventuriero e il suo primo obiettivo è Elden, la città nel cielo. Ormai libero dagli studi, trascorre le sue giornate in compagnia di Andrea, la sua migliore amica, intento a costruire apparecchi volanti che ogni volta si rivelano una minaccia per l’intera città di Krem.
Un giorno però, mentre entrambi se ne stanno a osservare il cielo, vedono precipitare una navicella. Convinto che quello possa essere il suo biglietto per Elden, Ruben si catapulta sul luogo dell’impatto e lì fa conoscenza con Serena, una ragazza eldeniana con un’importante missione da portare a termine. […]”
Ci troviamo in un mondo fantasy, in particolare sul pianeta di Morgenstern, e la storia si ambienta nell’Arcipelago Florens, in particolare sull’isola di Elisia.
Il protagonista, Ruben, sogna di diventare un avventuriero, eppure non ha mai lasciato Krem, la sua città natale. Da essa ha una buona visuale su Elden, l’isola volante che ha sempre suscitato tanta curiosità in lui, così tanta che il giovane ha deciso che un giorno riuscirà a raggiungerla!
Il suo obiettivo, però, risulta da subito molto complicato, perché pare che nessuno sia mai salito su quell’isola, anche perché gli abitanti di Elisia non dispongono di una tecnologia in grado di portarli fin lassù.
Al contrario, si vocifera che qualcuno di notte scenda da Elden per approdare su Elisia, per fare chissà cosa… E al nome dell’isola fluttuante viene associato quello degli Expyria, pronunciato con timore…
Di Ruben sappiamo che è un tipo che non si arrende, prova e riprova a costruire macchinari che spera gli permetteranno di raggiungere Elden, anche con l’aiuto della sua migliore amica Andrea – pronta a curarlo nel caso si faccia male.
Inoltre il ragazzo sembra essere molto resistente, nel senso che le ferite gli guariscono presto, altra cosa che gli permette di rimettersi subito in sesto e riprovare nel suo intento.
Presto scopriamo anche che è un ragazzo dall’atteggiamento molto positivo, ma che non ha paura né si tira indietro davanti agli imprevisti.
E poi c’è Serena, la sua compagna di viaggio. Lei precipita nei pressi di Krem con la sua navicella e non c’è dubbio che sia Eldeniana.
Ruben è tra i primi a raggiungerla sul luogo dell’impatto e in quel momento ha già deciso che grazie a lei riuscirà finalmente ad andare su Elden! È così che ha inizio il loro viaggio.
Ruben e Serena
Il personaggio di Serena, enigmatico all’inizio, si rivela man mano nel corso della lettura. Anche lei come Ruben è una persona solare, e anche se non è abituata a viaggiare e a vivere alla giornata ce la mette tutta per adattarsi alla situazione.
La vediamo stupirsi per ogni cosa nuova che incontra sul suo cammino, perché su Elden la vita è ben diversa.
Elden, l’isola che Ruben sogna di raggiungere… e che nasconde tanti segreti…
Ruben e Serena, con il loro amico fusta che si unirà presto a loro, sono i protagonisti indiscussi di questo volume. All’inizio stanno insieme per raggiungere i loro scopi, ma presto si avvicinano aprendo alla possibilità di uno sviluppo romantico.
Serena infatti si affeziona presto a Ruben, sul quale sa di poter contare, mentre lui si rende conto di vederla in un modo diverso rispetto a come considera la sua migliore amica.
Al centro delle vicende però c’è l’obiettivo di Serena, o meglio il motivo per cui ha lasciato Elden alla volta di Elisia. Infatti la giovane ha scoperto che l’isola volante sta lentamente precipitando, e vuole sventare il piano preparato per impedire che accada.
Ma di quale piano di tratta e perché lei vuole impedire la caduta della città? Non voglio dirvi altro a riguardo!
Aprendo il volume ciò che ci accoglie prima di tutto è una mappa di Elisia, l’isola dove si svolge la storia. Poi abbiamo una brevissima introduzione del mondo e la storia ha inizio.
A questo punto voglio fare una premessa: io leggo soprattutto manga e fumetti, mentre i libri per me sono una rarità. In generale mi ritengo una lettrice lenta, e anche quando si tratta di light novel me la prendo con calma, eppure Le Cronache di Florens Elden è stata una lettura davvero piacevole.
Prima di tutto perché è scorrevole, procede senza indugio nel raccontarci le vicende e non si perde in lunghe descrizioni; quelle presenti, infatti, sono brevi ma talmente chiare ed efficaci che è facile e immediato immaginare tutto quanto mentre si legge.
E poi introduce qua e là questioni che ritorneranno più avanti, il che mette davvero tanta curiosità. Per esempio, gli Expyria vengono nominati – se non sbaglio – già nel primo capitolo, e non abbiamo idea di chi siano ma percepiamo un certo alone di timore attorno a questa parola. Solo dopo, andando avanti nella lettura, ne sapremo di più…
Altra cosa che mi ha incuriosito tantissimo è ciò che riguarda l’aspetto di Ruben. Mi spiego meglio: nel momento in cui Serena lo vede per la prima volta, per un attimo lo scambia per qualcun altro… Ma di chi si tratta e cosa ha a che fare con il protagonista?
Questi e altri elementi, introdotti e rimandati al momento più opportuno, mantengono alta la curiosità nella lettura, o almeno per me è stato così.
E poi mi domandavo se ci sarebbe stato uno sviluppo romantico per i protagonisti, sebbene la storia si focalizzi su altro, quindi anche questo mi ha incuriosita moltissimo e spinta a continuare al più presto la lettura.
I disegni che accompagnano il racconto
In quanto ai disegni, possiamo trovarli alla fine di quasi tutti i capitoli e così vedere i protagonisti e gli altri personaggi, man mano che li conosciamo.
Inoltre, e questa è una particolarità unica di Le Cronache di Florens, sono presenti alcune pagine a fumetti che “spezzano” la prosa per mostrarci delle scene particolarmente adrenaliniche. Questo io l’ho trovato stupendo, perché prima magari stavo immaginando ciò che stava accadendo e nella pagina successiva ho visto i personaggi prendere vita e agire!
Inoltre a fine volume veniamo accolti da diverse pagine di disegni che mi hanno davvero incantata.
Insomma, già nel corso della lettura avevo immaginato quanto lavoro ci fosse dietro alla creazione del mondo in cui si ambienta la storia, con le sue brevi ma chiarissime descrizioni dei posti e i vari riferimenti; guardando le ultime pagine ne ho avuto la conferma, infatti ci ho trovato la mappa delle altre città che i protagonisti incontrano sul loro cammino, e addirittura quella della città di Krem, vista da più angolazioni e nel dettaglio.
E dopo i personaggi e l’ambientazione vediamo anche i veicoli, gli animali e gli alberi nominati nel corso del volume, il che ci permette di farci un parere a tutto tondo sui disegni di Manuel Vivian, che è riuscito a rappresentare in modo magistrale e credibile tutto quanto.
Insomma, i disegni si sposano perfettamente con l’opera e le sue atmosfere, e niente di ciò che troviamo qui dentro sembra stato lasciato al caso.
Qualche informazione tecnica
Ora, nel caso non si fosse capito, l’opera ha un’ambientazione fantasy e un contenuto ricco di avventura, dove anche l’azione non manca e possiamo aspettarci dei piccoli accenni romantici.
È anche vero, però, che scrivo il mio parere avendo letto solo il primo volume (di due), perciò non so ancora cosa troverò ad attendermi in futuro tra le pagine di Le Cronache di Elden.
In ogni caso la storia di Ruben e Serena (e Elden, la città fluttuante) è completa in due volumi, già entrambi disponibili. Ma non è finita qui!
Infatti quando un arco narrativo di chiude, un altro si apre…
Al momento, oltre a questi due volumi, è uscito anche il primo di Le Cronache di Florens: Elisia, nel quale troviamo degli altri personaggi alle prese con qualche avventura su Elisia, l’isola dove abbiamo già visto muoversi Ruben e Serena.
Sto solo ipotizzando, perché leggerò tutto in ordine perciò non so ancora di cosa parla davvero questo terzo volume.
Parlando con l’autrice, Marisa Salatino, ho saputo che l’opera conterà in totale 4 mini saghe. Al momento è in corso la pubblicazione a ritmo di un volume all’anno, perché lei e il disegnatore, Manuel Vivian, hanno in cantiere anche un altro progetto, ma in seguito potremo aspettarci una pubblicazione un pochino più frequente.
Insomma, la produzione continua senza sosta!
Dato che l’opera prende il nome dall’Arcipelago di Florens, possiamo aspettarci che le diverse saghe si ambientino sempre nelle isole che lo compongono, permettendoci di esplorarle a fondo. Inoltre, e me ne rendo conto a fine lettura di questo primo volume, già all’inizio ci viene accennato qualcosa su Cross, l’altra grande isola dell’arcipelago, che già descritta in poche righe risulta affascinante.
Mi sento di dire che niente in quest’opera è stato lasciato al caso, ma ovviamente ribadisco che al momento ho letto solo il primo volume.
Considerazioni finali
Avrei tanto altro da dire su questo volume, ma non voglio sbilanciarmi troppo prima di aver letto anche il secondo né voglio farvi spoiler.
Sappiate solo che l’ho letto senza sapere quasi niente a riguardo, e ciò che ci ho trovato (in termini di storia ma anche di disegni) mi ha davvero affascinata.
Ora mi sento molto legata ai protagonisti e alla loro causa, perciò provvederò al più presto a leggere anche il secondo volume. Quando l’avrò fatto, pubblicherò una recensione completa in un video sul mio canale YouTube.
Aggiungo inoltre che sto scrivendo questo articolo sotto Natale, e so che proprio adesso l’autrice sta vendendo i volumi in comodi bundle che contengono anche dei gadget. Quale momento migliore per scoprire questa storia?
Quindi vi lascio qui il suo profilo instagram e qui il post dedicato nella speranza che i bundle non siano andati esauriti – eventualmente contattatela e chiedete.
Detto ciò, devo fare un piccolo appunto perché nella lettura ho notato questa cosa, perciò mi sembra giusto farlo presente: c’è stata qualche svista nei testi qua e là, nel senso che ho notato dei piccoli errori di distrazione (mancanza di alcune lettere o delle virgolette ad aprire o chiudere i dialoghi). Si tratta di casi rari che si possono notare qua e là – o anche non notare, sono piccolezze – e che non danno davvero fastidio nella lettura, sia perché non sono errori veri e propri ma distrazioni, sia perché in ben 300 pagine può capitare che sfugga qualcosa.
Personalmente, mi innervosisco molto se trovo degli errori in ciò che leggo… e se sono grossi errori, o sono frequenti, è un continuo spezzare la lettura perché li noto. Non è stato questo il caso, li ho semplicemente notati e sono riuscita ad andare oltre senza pensarci.
Se anche voi come me vi infastidite quando trovate degli errori, non lasciatevi frenare perché in questo caso non sono niente di che (se ve lo dico io, che sono una di voi!) e rischiereste di perdervi una storia davvero bella.
Questo volume mi ha trascinata in un mondo che adesso sento, in qualche modo, di conoscere, e del quale sono curiosissima di scoprire di più. Inoltre ho apprezzato molto i suoi personaggi, sia i protagonisti sia tutti gli altri che ci vengono presentati man mano.
Ci tenevo a scrivere questo articolo proprio perché sentivo il bisogno di parlare di quanto mi sia piaciuto, e spero che le mie parole vi abbiano incuriositi.
Di light novel italiane ce ne sono poche, ma lentamente iniziamo a vederne sempre di più… e anche io mi sto lentamente approcciando a questo mondo, quando noto qualcosa che attira il mio interesse.
Le Cronache di Florens l’ha fatto e non ha assolutamente tradito le mie aspettative!
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