Ready or Not – Recensione – PC Steam – Void Interactive

Ready or Not – Recensione – PC Steam – Void Interactive

Siete pronti…

Buona la prima per Void Interactive. Il 13 dicembre 2023 è uscito su Steam il primo prodotto della casa di sviluppo.

Ready or Not è uno sparatutto in prima persona i cui punti di forza sono il grande realismo e l’accuratezza del gameplay. Nel gioco, sviluppato con Unreal Engine 4 ed ambientato nella città fittizia di Los Sueños, andremo a vestire i panni di Judge ed, insieme alla sua squadra, ci cimenteremo in diverse missioni complesse ed articolate.

Starà a noi l’ardua impresa di gestire la squadra SWAT al nostro seguito nel miglior modo possibile. A partire dalla fase di preparazione delle missioni, avremo la possibilità di comporre la squadra a nostro piacimento, scegliendo gli specialisti le quali caratteristiche meglio si presteranno al nostro stile di gioco. Ognuno di loro è infatti dotato di un’abilità specifica. Potremo aumentare la salute della squadra, il quantitativo di armatura o il danno; o puntare su perk più tattici, come la possibilità di aprire le porte a calci con maggiore facilità, o aumentare il morale dei nostri alleati. Il profilo psicologico della squadra è infatti una feature molto interessante.

Dopo ogni missione infatti ci verrà fornito il  profilo psicologico della squadra, con i livelli di stress che aumenteranno, maggiore è stata la brutalità della missione. Quando lo stress di un membro della squadra sarà troppo alto, infatti, questi non sarà più disponibile per le successive missioni. Per evitare che ciò accada potremo mandarli in un percorso terapeutico, che avrà la durata di tre missioni.

Oppure potremo licenziarli. Questa possibilità tuttavia ci viene sconsigliata dal gioco stesso, in quanto la scelta porterà ad aumentare il livello di stress degli altri membri della squadra. Rischiando di creare un circolo vizioso.

Per quanto riguarda invece le missioni, sarà necessario far agire il team come un organismo unico. In perfetta simbiosi gli uni con gli altri. Sia nel multiplayer che, specialmente, nel single player. Imparare a dare ordini alla squadra è una feature importantissima su cui gli sviluppatori hanno puntato molto. Potremo chiedere alla squadra di fornirci copertura o direttamente di accedere nelle stanze. Dopotutto siamo in una squadra, non siamo da soli.

…o no?

Le AI dei membri del team non sono però eccelse. Potranno salvarci la vita così come condannarci. Potrà capitare di ritrovarsi a dover coprire le lacune del team, e comprendere se le nostre indicazioni sono state accettate dall’AI, prima di ritrovarci ad essere crivellati di colpi da un computer avversario molto ostico ed aggressivo.

L’eccessiva passività dell’AI ci porterà anche in situazioni “imbarazzanti”. Nel caso in cui dovessimo entrare in aree molto strette, la squadra ci seguirà in automatico, e ci renderà difficile tornare indietro. Rischiando d’incastrarci tra il fuoco nemico ed i poligoni dei nostri alleati.

Muoversi nelle missioni non è quindi cosa da spericolati. Il team di sviluppo si è affidato ad esperti di diversi reparti d’intervento per realizzare un gioco il più realistico possibile. Lento, molto lento (la corsa non è nemmeno inserita nelle impostazioni di default), e tattico, ci chiederà di controllare ogni singolo angolo prima di procedere. Calma e metodo sono quindi le parole chiave del gameplay, che ci porterà a studiare al meglio ogni possibilità tattica, sia fuori che sul campo. La componente sparatutto diverrà quasi secondaria, un’appendice del gestionale. Guai agli assaltatori rocamboleschi. Il fulcro del gioco è lo studio, la comprensione e l’organizzazione tattica.

In conclusione, la grande varietà di scelta tattica è qualcosa che potrebbe tenere lontani i novizi del genere, ma esaltare i cultori. Siamo di fronte ad un uno sparatutto che premia il ragionamento, la tattica e la calma, piuttosto che l’irruenza e l’istinto.

E voi, siete pronti…o no?

Da sempre appassionato di cinema (meglio se horror/slasher e sci-fi), serie tv, libri, anime e manga, musica (meglio se metal) e qualcosina di gaming. Vive nel suo piccolo mondo felice, completamente dissociato dal mondo, rischiando di perdersi l'80% delle nuove uscite. Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn.