Frank Miller festeggia in Italia i 25 anni di 300 a Lucca Comics
Vi avevamo già parlato di Frank Miller due anni fa (qui), presenti a Lucca nell’edizione 2021 per l’incontro col grande fumettista americano.
E quest’anno siamo tornati a Lucca per il ritorno del mitico Frank!
Doppia tappa in Italia per il grande fumettista Frank Miller che dopo la tappa del 3 novembre a Lucca Comics ha partecipato anche ad un incontro con i fan a Milano il 5 novembre alla libreria Mondadori in Piazza Duomo.
A Lucca Comics edizione 2023
Miller ha partecipato all’incontro Colazione con Frank Miller al Teatro del Giglio dove ha incontrato i fan ed è stato intervistato in una lunga session di più di un’ora da Simone Bianchi. In Italia in occasione dei 25 anni di 300, uno dei suoi fumetti-capolavoro (uno dei molti, perchè Miller è autore di Sin City, Il ritorno del cavaliere oscuro con cui ha riportato in luce il personaggio di Batman, Elektra, Ronin e molti altri) Miller, come sempre gentile e affabile ha rilasciato molte dichiarazioni su cui riflettere.
Nel 1964 ho visto il film 300 spartani e sono rimasto mesmerizzato dalla storia, nella quale gli eroi, incredibilmente, morivano tutti. E’ stata una rivelazione, in quel momento tutto è cambiato per me. Tecnicamente la difficoltà è stata di avere 300 protagonisti anziché uno e pensare come “noi” e non come “io”. Ho scelto poi il formato orizzontale perché dovevo illustrare battaglie con due grossi eserciti e l’orizzontale permetteva di dare un’idea delle dimensioni ma anche dei dettagli, sullo sfondo di un panorama greco. Ho subito capito che quella era la fotografia più efficace… ma in generale quando concepisco un lavoro in realtà lo vedo già fisicamente finito
Miller ha poi parlato degli artisti che lo hanno influenzato.
Sono state influenze importanti. Tutto è nato con l’apertura del negozio di fumetti “Forbidden planet“ a New York City: là dentro ho avuto modo di conoscere grandi artisti quali Milo Manara, Hugo Pratt, Moebius, Dino Battaglia, Alberto Breccia e soprattutto José Muñoz. Mi hanno fatto capire il coraggio di buttarsi ma anche l’impatto emotivo delle storie
Gli viene poi posta una domanda importante in questi nostri tempi: cosa ne pensi dell’intelligenza artificiale.
Non penso. Sono interessato sì per facilitare certi processi tecnici, ma non certo per correggere errori e imperfezioni, ciò che ci rende umani. Non sono emozionato a pensare che qualcosa possa sostituire persone come me
E poi sul confronto troppo spesso affrontato nel giornalismo spicciolo fra le arti. Se vinca il cinema, il fumetto e sul qualunquismo della frase “è meglio il libro del film”, come se arti diverse si potessero paragonare in un metro di bellezza, quale sia la migliore.
Non è importante quale media usare, anche se credo che la dimensione fisica vada mantenuta. Ma chi usa il formato digitale non si deve sentire inferiore agli altri. Il film è il media più potente che esista in grado di raggiungere molte più persone e spesso è stato determinante per il successo planetario dei personaggi del fumetto. Cinema e fumetto sono fratelli, c’è spazio per entrambi, basta che ci siano gli stessi accessi per gli artisti
Infine sulla sua recente attività di editore e scopritore di talenti, Miller ha da poco aperto la casa editrice “Frank Miller presenta” ha spiegato:
Scoprire nuovi talenti e nuovi modi di fare fumetto è eccitante come creare
Nell’incontro a Milano
invece l’artista ha approfondito sull’ispirazione per 300.
Sono stato molto fortunato a imbattermi in questa vicenda. A sette anni ero in un cinema del Vermont con mio fratello maggiore. Avevo già deciso che da grande sarei diventato un fumettista e, dopo aver visto un film che raccontava questa storia epica, capii che avrei dovuto disegnarla non appena fossi stato pronto per farlo. Era la prima volta che assistevo a una cosa del genere, mi sono commosso: di solito i buoni vincono e sopravvivono sempre. Qui trionfano i nemici. Verrebbe da dire che è un finale terribile. Ma questa morte eroica è di ispirazione per il resto dei Greci e li porta a unirsi e a prevalere contro l’invasore. Per la prima volta ho capito la differenza tra la vittoria fisica e la vittoria morale. Se è una vicenda viva ancora oggi, migliaia di anni dopo, si deve a ciò; Serse desiderava che questi eroi fossero dimenticati, ma non è successo
Non ci sono solo buoni o cattivi però nei fumetti di Miller (come nel suo capolavoro Batman Il ritorno del cavaliere oscuro) e così l’autore ci parla anche del personaggio di Efialte.
Amo il personaggio di Efialte. È un uomo che non riesce a essere all’altezza del momento e ciò lo rende marcio internamente. È un personaggio triste, che soffre più degli altri.
Miller conclude anche qui l’incontro parlando di Frank Miller Presents, con cui valorizza e lancia nuovi talenti.
Cerco qualità, sincerità, una voce unica e caratterizzata, che non cerca di migliorare o di imitare quello che c’è già. Cerco il prossimo Sergio Toppi
Ho incontrato Miller due volte in vita mia e ogni volta ho imparato molto da questo autore e soprattutto grazie alla sua pacatezza e gentilezza nel modo di raccontare anche i suoi segreti. La sua umiltà nel rispondere alle domande non è mai cambiata. Molti autori diventano spocchiosi con la fama. Miller come i veri grandi è rimasto fondamentalmente e principalmente un grande artista interessato solo al piacere che gli artisti provano nel creare le loro opere. Non mi stancherei mai di ascoltarlo e, come sempre, conto i giorni in attesa della sua prossima visita in Italia.
Stefano Chianucci
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