Starfield come Oblivion? Secondo Phil Spencer si!

Starfield come Oblivion

Phil Spencer, dopo aver giocato più di 200 ore e aver avviato più partite su Starfield, afferma che il nuovo titolo Bethesda è “più un Oblivion che Skyrim”.

Durante un’intervista alla Gamescom 2023, Phil Spencer ha condiviso alcuni dettagli interessanti sul suo coinvolgimento nel gioco. Essendo noto per la sua passione per i videogiochi, Spencer ha rivelato di aver trascorso circa 200 ore su Starfield. Tuttavia, ha sottolineato che queste ore non sono state tutte giocate in una sola partita, ma attraverso diverse sessioni in cui ha sperimentato personaggi diversi e scelte varie, probabilmente per esplorare le diverse versioni in sviluppo.

Essendo il capo di Xbox, è evidente che Spencer ha avuto accesso anticipato esclusivo al gioco e ha iniziato la sua avventura spaziale già lo scorso novembre. Durante l’intervista, ha anche rivelato di essere un “pirata spaziale” nel gioco, suggerendo la sua preferenza per questa specializzazione all’interno dell’universo di Starfield.

Un aspetto interessante è il confronto fatto da Spencer tra Starfield e Oblivion, anziché Skyrim, come fatto in precedenza da Todd Howard, il direttore di Bethesda. Spencer ha spiegato che il tono epico dell’avventura di Starfield si avvicina di più a quello di The Elder Scrolls IV: Oblivion, rispetto al suo seguito. Ha sottolineato che il gioco è “epico, epico”, senza fornire ulteriori spiegazioni. Questo confronto potrebbe significare che Starfield si concentra su una sfida epica e su un grande obiettivo da raggiungere in un lungo viaggio, a differenza di Skyrim, che potrebbe essere più incentrato sulla libertà di esplorazione dell’ambiente di gioco.

Infine, durante la Gamescom 2023, è stato presentato un entusiasmante trailer live action di Starfield, e ulteriori informazioni sono state condivise nell’anteprima dedicata al gioco.

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Classe 2002, amante dei videogames (forse troppo) è cresciuto grazie a console passate dal fratello maggiore come delle antiche reliquie. Si perde spesso nella lettura di comics americani e manga dal dubbio gusto