Street Fighter 6 – Recensione – PC, Playstation, Xbox

Street Fighter 6 – Recensione – PC, Playstation, Xbox

Grazie a “mamma” Capcom ho passato giorni e giorni in compagnia di mio figlio a giocare a Street Fighter 6, il nuovo capitolo di uno dei picchiaduro che ha fatto la storia dei videogiochi, e finalmente sono pronto a dire la mia sul titolo!

Qualche tempo prima di ricevere da Capcom il titolo da provare, avevo introdotto mio figlio, di 6 anni, al sacro giUoco di Street Fighter 2 su SNES, un titolo che avevo amato ai miei tempi io e che è piaciuto fin da subito a lui, avendo capito un trick con Vega per darmele di santa ragione quando non mi applicavo troppo (talvolta anche applicandomi, che vergogna – ndr).

Quando ho avviato il titolo sulla mia Xbox Series X ho chiamato proprio mio figlio solo per il gusto di fargli vedere l’intro e fargli capire come il mondo dei videogiochi si fosse evoluto dall’epoca a 16 bit ad oggi… beh non lo avessi mai fatto! Dopo aver avviato la modalità World Tour, di cui vi parlerò a brevissimo, ed aver creato su sua richiesta un personaggio identico a “lui da grande”, mi sono ritrovato un tossicodipendente in giro per casa!

Da genitore malato di videogiochi cui la madre staccava il contatore della corrente nel bel mezzo delle sessioni di gaming su console o PC, senza darmi modo di salvare i progressi e rischiando di fare esplodere puntualmente il mio PC, sono ligio e permetto a mio figlio di giocare soltanto sporadicamente e per non più di un’oretta ai videogame… d’altronde ha pur sempre 6 anni. Beh immaginate questo piccolo soldo di cacio che chiede circa 203934049 volte al giorno “papà oggi mi fai giocare a GIRO DEL MONDO?”, “papà oggi mi fai giocare a GIRO DEL MONDO?”, “papà oggi mi fai giocare a GIRO DEL MONDO?”, “papà oggi mi fai giocare a GIRO DEL MONDO?”… Da suicidio ve lo assicuro.

Eppure questa cosa mi ha subito fatto sentire come un pezzo di ferro di fronte ad una gigantesca calamita! Questo Street Fighter 6 è qualcosa di epocale e trasversale, capace di narcotizzare grandi e piccini. Un nuovo standard qualitativo del genere dei picchiaduro. Ha l’argento vivo addosso. Spacca!

E visto che ho nominato il World Tour, o Giro del Mondo (come lo chiama mio figlio), mi pare giusto iniziare proprio da questa modalità di gioco.

World Tour è l’anima di questa edizione di Street Fighter. Siamo di fronte ad un’Avventura/GDR single player di come non ne sono mai esistite non solo nella serie di SF, ma in generale in tutti i picchiaduro ad incontri esistiti al mondo… o perlomeno non così ben realizzate!

Immaginate di creare un personaggio tutto vostro, curandone l’aspetto fisico con un editor straripante di opzioni, e lanciarlo in questa avventura stile GTA, ma con aspetti ruolistici di crescita del personaggio, che vi farà esplorare due belle mappe cittadine della mitica METRO CITY resa celebre dall’altrettanto mitico Final Fight (piango solo a scriverlo) e diverse tappe in terra straniera alla ricerca della “forza”.

metro city world tour street fighter 6

Durante la vostra avventura vi ritroverete ad incontrare alcuni dei personaggi più iconici di tutta la saga, che si riveleranno essere vostri potenziali maestri/addestratori, grazie ai quali potrete imparare a giocare a Street Fighter 6 praticamente da ZERO!

I maestri saranno dunque in grado di condividere con il nostro protagonista le loro filosofie di vita, le loro storie, i loro stili di combattimento che potranno essere fusi a creare il nostro stile unico di lotta, prendendo ciò che più ci piace tra tutto quanto ci verrà insegnato!

Ragazzi miei… una figata COLOSSALE!

Durante le nostre esplorazioni cittadine finiremo spesso e volentieri in rapide battaglie casuali con i teppisti della città (che indossano strane scatole di cartone sulla testa), pronti ad attaccarci a vista, seppur deboli come i personaggi secondari di Kenshiro, che con un soffio finivano morti stecchiti.

In più, quasi tutti gli NPC della città sono avvicinabili per parlare e, soprattutto, per combattere in incontri di allenamento amichevoli, che si svolgono sulla falsa riga degli incontri 1vs1 tradizionali alla Street Fighter.

Vi sembra bizzarro che si possa fare a botte con tutti quelli che ci sono in strada? Beh no, non lo è! Siamo a Metro City ragazzuoli, una città che la malavita organizzata ha tenuto in scacco per una vita! Guy, Cody, Haggar e soci avevano davvero tanto lavoro da fare per strada ai tempi e così, secondo il gioco, tutti hanno dovuto fare di necessità virtù e ogni cittadino che si rispetti ha acquisito delle tecniche di autodifesa.

Così ogni cittadino è sempre pronto ad “allenarsi” con un altro paesano e allora perchè no?

Un po’ più strana sarà sicuramente la faccia che farete quando sarete invece attaccati alle spalle da robot aspirapolvere, droni volanti o frigoriferi… scelta probabilmente più opinabile, ma che strappa un sorriso.

Inutile dire che c’è una sfilza di collezionabili, cosmetici, cibi, bevande, orpelli, fronzoli, triccheballacche e chi più ne ha più ne metta, che aggiunge brio al tutto e soprattutto aumenta il numero delle missioni secondarie.

minigiochi street fighter 6

Siamo di fronte alla più incredibile, ben fatta e bella palestra di gioco possibile! Perchè passo passo si apprendono tecniche, si affinano i rapporti con i comandi, si capisce qual’è il nostro stile, la nostra rotta e si forgiano i campioni di domani degli scontri online in multiplayer!

Chiariamoci, non siamo di fronte ad un GDR con tutti i crismi, complesso e variegato, ma ragazzi è una “semplice” modalità di un picchiaduro ad incontri! Guai a chi si dovesse mai lamentare di qualcosa.

Se vogliamo trovare un limite, dal punto di vista della capacità di allenare, al World Tour, è forse il fatto che non avendo subito disponibili gli interi set di mosse degli allenatori saremo costretti a mixare più stili tra loro. Questa cosa non potrà mai accadere negli scontri tradizionali e quindi è fuorviante, ma il tutto è compensato dai tutorial di gioco veri e propri, completi anche loro come non mai.

Abbandonando infatti la modalità appena spiegata ci sono tutorial completi sia per le meccaniche di base del gioco, sia per gli stili di gioco dei singoli personaggi. Non solo ottieni in questo modo una carrellata delle mosse speciali di ogni personaggio e una serie di pratiche sfide combinate, ma in più ci sono anche consigli scritti significativi sulle strategie di base, la mentalità da adottare e suggerimenti su come utilizzare al meglio le tecniche fondamentali.

Insomma, cari neofiti, accomodatevi, perchè il gioco non aspetta altro che voi per spiegarvi di tutto e di più! Combattenti di vecchia data, per voi c’è il World Tour, oppure c’è l’allenamento libero in versione SuperNerd!

Pensate che negli scontri liberi la star dello spettacolo è un contatore di fotogrammi visivi che mostra informazioni incredibilmente dettagliate sulle proprietà di ciascuna tecnica fino a 1/60 di secondo sia per l’attaccante che per il difensore! Roba da sturbo. Una roba così poteva benissimo essere chiamata “Modalità moviolone di Biscardi” e nessuno si sarebbe potuto offendere.

modalità solo di street fighter 6

Piccola parentesi importantissima da aprire in questo frangente. Tutto questo ben di Dio appena elencato è disponibile per entrambi gli schemi di controllo di Street Fighter 6.

Si perchè abbiamo uno schema di controllo tradizionale: ideale per i combattenti di vecchia data, che amano il gioco a 6 pulsanti e lo smanettamento rapido di tasti e levette. Ed uno schema moderno: ideale per i neofiti e per i pigri, con 3 pulsanti d’attacco ed un singolo pulsante per le mosse speciali (penalizzato in multiplayer da una minore quantità di danni dei colpi, per venire incontro a chi si applica nella sacra tecnica tradizionale della scuola di Hokuto – ndr).

Immaginate Street Fighter come una macchina che può andare sia con il cambio manuale, che con il cambio automatico… a voi la scelta!

Continuo la recensione dicendovi che siamo appena alla punta dell’Iceberg!

Street Fighter 6 va ben oltre il World Tour, offrendo una ricca varietà di modalità che soddisferanno gli appassionati dei giochi di combattimento nel suo “Fighting Ground“. Questa eccezionale raccolta include tutti gli strumenti di addestramento necessari per perfezionare le abilità già elencati qui sopra, una coinvolgente modalità Arcade per giocatore singolo arricchita da elementi narrativi leggeri, Versus multiplayer per sfide adrenaliniche contro amici e avversari di tutto il mondo, e persino una straordinaria Modalità Extreme Battle che introduce modificatori unici per rendere le partite ancora più sorprendenti ed emozionanti. Inoltre, il gioco offre un sofisticato matchmaking online per sfide classificate e battaglie casuali, permettendo ai giocatori di mettere alla prova le loro abilità e scalare la classifica.

fighting ground street fighter 6

Ma ciò che rende Street Fighter 6 davvero speciale è la sua viva comunità e l’atmosfera positiva che la circonda. Il Battle Hub rappresenta un innovativo spazio sociale online condiviso, appositamente progettato per creare un’esperienza autentica che riporti alla mente i giorni d’oro trascorsi nelle affollate sale giochi, dove appassionati di Street Fighter si riunivano, si sfidavano e si connettevano con perfetti sconosciuti, talvolta anche in compagnia di uno o due amici fidati. Il Battle Hub è un luogo virtuale in cui i giocatori possono immergersi nell’energia e nell’entusiasmo della comunità di Street Fighter, condividendo strategie, organizzando tornei e stringendo nuove amicizie nell’emozionante mondo del combattimento virtuale.

All’interno del Battle Hub, l’atmosfera è elettrizzante. L’area stessa è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle sale giochi, con diverse macchine arcade per due giocatori sparse qua e là. I presenti possono prendere posto, sfidare un avversario e immergersi in una sessione di gioco avvincente. È un’esperienza che riporta indietro nel tempo, quando le sale giochi erano affollate di persone in cerca di sfide competitive.

Ma c’è di più. Il Battle Hub offre anche una caratteristica unica: la possibilità per gli altri giocatori di avvicinarsi virtualmente alle macchine arcade e osservare le partite in corso. È come se la sala giochi fosse aperta a tutti, con spettatori che si radunano attorno ai giocatori, tifando per loro e studiando le loro mosse per migliorare le proprie abilità. Questo spirito di condivisione e competizione rende l’esperienza ancora più coinvolgente e avvincente.

Questa geniale incarnazione virtuale dell’ambiente delle sale giochi ha aggiunto un nuovo livello di interazione e connessione all’esperienza online di Street Fighter. Ciò che una volta poteva essere un’esperienza solitaria e isolante si è trasformato in un’opportunità di socializzare, fare amicizia e mettere alla prova le proprie abilità contro avversari di tutto il mondo. L’idea apparentemente stravagante si è rivelata un vero successo, portando un senso di comunità e di coinvolgimento che mancava nel panorama dei giochi online.

Un ultimo doveroso appunto va fatto alle fondamenta di questo capolavoro:

Il netcode ottimo… che non mi ha dato un problema praticamente mai. E soprattutto il migliorato Combat-System, davvero superbo!

Ogni combattente in Street Fighter 6 possiede una vasta gamma di abilità, oltre agli attacchi regolari e alle mosse speciali. Uno degli elementi chiave è il Super Meter, diviso in tre livelli, che si carica sia infliggendo che subendo attacchi. Questa barra alimenta tre super mosse devastanti, ognuna delle quali richiede di raggiungere un determinato livello di carica per poter essere eseguita. Queste mosse sono veri e propri spettacoli di potenza e abilità, capaci di ribaltare l’esito di un combattimento in un nanosecondo.

recensione street fighter 6

Un altro elemento importante è il “Drive Meter“, una risorsa separata che consente l’utilizzo di quattro tecniche universali disponibili per ogni personaggio. Una di queste è una parata accessibile, che può essere eseguita semplicemente tenendo premuti i giusti pulsanti. Tuttavia, per ottenere vantaggi significativi è fondamentale parare gli attacchi nel momento preciso. Il Drive Rush consente uno scatto rapido sullo schermo, aprendo nuove opportunità per concatenare combo devastanti. L’attacco Drive Impact, invece, consente di assorbire i colpi avversari e respingerli, offrendo una strategia difensiva potente. Infine, il Drive Reversal funge da variante difensiva dell’attacco Drive, spingendo via l’avversario mentre si è in posizione di blocco.

Nel complesso, i sistemi Drive sembrano incoraggiare uno stile di gioco aggressivo in questa fase iniziale del gioco, ma richiedono anche una considerazione attenta. Ogni tecnica ha risposte chiare e contrattacchi facilmente eseguibili, quindi è necessario essere tattici e strategicamente astuti per sfruttare al meglio queste abilità.

Nonostante le nuove aggiunte, la sensazione di gioco di Street Fighter rimane intatta. I controlli di attacco sono estremamente reattivi e i colpi hanno un impatto significativo, offrendo una soddisfazione intrinseca nell’affrontare ogni combattimento.

L’elenco dei personaggi è poi un vero e proprio mix perfetto di combattenti classici di Street Fighter II, alcuni dei quali presentano modifiche significative, e nuovi arrivati che si integrano in modo naturale e prezioso, aggiungendo una grande diversità di stili di gioco e ritmi all’esperienza complessiva in game.

Insomma ragà si vede che mi sono arrapato con sto gioco? Spero si sia percepito l’orgoglio con il quale vi ho reso questa mia modestissima impressione di gioco, perchè credo che ogni amante di picchiaduro sulla faccia della terra debba mettersi dentro casa una copia di questo Street Fighter 6.

Vi saluterei tutti con un Tatsumakisenpukyaku, ma non mi pare il caso. Ci vediamo alla prossima recensione.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”