Starship Corporation – recensione di Valerio Vega
Coronado Games sviluppa, Nerdream risponde… Edito da Iceberg Interactive, questo Starship Corporation è uscito da poco su Steam per piattaforma PC. Ci troviamo di fronte ad un gestionale futuristico intergalattico, e vogliamo mostrarvelo… Venite con noi!
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Starship Corporation – Nei panni del Direttore Naturale, Gran Mascalzon., Lup. Mannar., Pezz. di Merd., Dottor Barambani.
Starship Corporation ci trasporta dritti dritti nel futuro più remoto, nell’anno 3020 per la precisione.
Ovviamente la vita sulla terra è cosa oramai obsoleta e l’uomo ha conquistato lo spazio e si muove con disinvoltura tra un pianeta e l’altro.
Noi non saremo direttamente immersi nell’azione, ma semplicemente vestiremo i panni del sopracitato Dottor Barambani (in memoria di Paolo Villaggio a poche ore dall’anniversario della sua morte ci stava bene un piccolo omaggio) e dalla stanza dei bottoni dovremo aprire una StartUp intergalattica che si occuperà di progettazione, costruzione, sviluppo, vendita e gestione di astronavi.
Avremo quindi il compito di guadagnare soldi, generare profitti, intavolare trattative vantaggiose ecc.ecc.
Noioso? Beh si, per qualcuno potrebbe esserlo, ma per gli amanti dei gestionali nudi e crudi certamente no.
Tutto sta a sviluppare bene l’ecosistema di gioco…
Starship Corporation – Houston abbiamo un problema… Forse pure qualcuno in più…
Tralasciando la modalità “Single Player” che non abbiamo provato, ma che mette di fronte a delle missioni specifiche da portare a termine, di difficoltà crescente, i temi caldi del gioco sono 2: Il tutorial e la modalità Sandbox.
Il primo è il preludio alla seconda, in quanto il cuore pulsante del gioco risiede appunto nella modalità che permette di gestire liberamente tutti gli aspetti della nostra neonata azienda senza dover compiere specifiche missioni, ma avanzando a braccio cercando di diventare l’azienda leader dell’universo!
Il tutorial è esauriente ed esaustivo, illustrando ogni singolo aspetto del gioco (purtroppo non localizzato in italiano) punto dopo punto, passo dopo passo, poco poco piano piano come piace a Marzullo, che sicuramente sarebbe entusiasta di un tutorial del genere.
Il guaio è che tutto viene spiegato in maniera confusionaria, senza evidenziare in maniera appropriata i tasti da premere, le scelte da compiere e quant’altro, con una sovrapposizione della finestra delle spiegazioni con l’interfaccia di gioco davvero fastidiosa.
Si poteva e si doveva fare di più, perchè l’ossatura complessa di gioco, se esplicata dinamicamente avrebbe sicuramente dato fascino al gioco, mentre questa sorta di lunghissimo copione da seguire senza buoni punti di riferimento e con una voce narrante abbastanza monotonica non è il massimo e forse inficia enormemente l’esperienza di gioco, perchè siamo appena all’inizio della nostra avventura.
Se al tutto aggiungiamo un comparto grafico essenziale, ma dall’aspetto datato e dalla leggibilità scarsina, ed un comparto sonoro ai minimi termini, con una musica che dopo poco vi farà cavare i timpani per alleviare le vostre sofferenze, beh… La frittata è fatta.
Starship Corporation – Con la zia non è peccato. Con il gestionale invece si!
Questo tutorial è un pugno nello stomaco che fa male… Fa male perchè nel gioco c’è una fusione di aspetti da curare niente male.
Saremo prima di tutto costruttori di astronavi conto terzi. In questo caso non dovremo far altro che sviluppare le nostre capacità realizzative investendo denaro nella nostra azienda, per poi provvedere a costruire delle astronavi su commissione per rivenderle e trarne profitto.
Saremo inoltre gestori della nostra flotta personale! Flotta che potremo aumentare di numero (si parte con 2 astronavi) e di caratteristiche. Una bacheca contratti infatti ci “costringerà”, se vogliamo guadagnare denaro, a costruire astronavi specifiche per poter portare a termine il contratto scelto.
Sarà così incredibile vedere come dovremo curare ogni minimo aspetto della progettazione e costruzione di astronavi che potranno essere specializzate nella raccolta di materiali minerari, oppure specializzati nella difesa e attacco militare, oppure ancora nel trasporto di cose…
Una mappa interna dell’astronave che staremo costruendo ci darà la possibilità, come in una planimetria, di inserire i moduli più disparati… Dai purificatori d’acqua, ai contenitori di carburante, passando per scale, corridoi, centri di ricerca, cannoni laser, e chi più ne ha più ne metta…
…Se tutto fosse a portata di mano sarebbe una figata, ma così non è.
I menu sono pieni di simboletti minuscoli ed altrettanto fanno i sottomenu, con un gioco che vi farà vagare senza meta per attimi che sembreranno interminabili, nel cercare di capire cosa fare e soprattutto come farlo.
Davvero un peccato, perchè a queste dinamiche si aggiunge la gestione degli equipaggi, nei test successivi alla “messa in strada” delle nostre creazioni, con tanto di rapporti interpresonali, collaborazioni e quant’altro.
Una miriade di variabili incastonate in una serie di menù poco intuitivi, che spesso costringono a sorbirsi anche strani caricamenti tra una sezione e l’altra.
Presenti inoltre alcuni bug e glitch grafici (abbiamo ad esempio già accennato alla sovrapposizione di alcune scritte, tasti e menù), per un giudizio globale oltremodo penalizzante per un gioco con alla sua base un’idea che poteva essere vincente.
A qualcuno piacerà anche così com’è, ma sinceramente si poteva fare di meglio.
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