Lucca Indie Palace – Il regno dell’indie GDR

Lucca Indie Palace

Benritrovati! Scusate la lunga assenza!

Lo scorso mese vi abbiamo parlato di Lucca Comics&Games in generale, facendo brevissime interviste a vecchie conoscenze e nuove interessanti persone. Vi avevamo anche annunciato due articoli incentrati su due incontri molto interessanti fatti a Lucca.
Una di queste è con Oscar, il proprietario della piccola casa editrice NessunDove, conosciuto presso il padiglione di Indie Palace, dove abbiamo trovato uno spazio un po’ ridotto, ma molto caloroso e con titoli GDR interessanti e proposte di gioco decisamente diverse rispetto ai grandi titoli del padiglione Carducci.
Il tutto nella hall di un lussuoso albergo lucchese.
Vi lascio all’intervista (e ad alcuni titoli delle case editrici presenti nel Palace, per stuzzicarvi come possibile regalo di Natale), buona lettura!

“Che cosa ci ha presentato quest’anno di interessante l’Indie GDR Palace?”

L’Indie Palace nasce con l’idea di riunire le realtà dell’editoria indipendente del Gioco di Ruolo (noi siamo 4 editori: Narrattiva, Grumpy Bear, DreamLord e Nessundove di cui sono il proprietario) e abbiamo messo insieme le forze per creare uno spazio distaccato dalla zona principale della fiera, perché sappiamo che il GDR ha bisogno di una certa intimità e concentrazione (si tratta comunque di conversare attorno al tavolo) quindi sentivamo l’esigenza di uno spazio dove far provare i nostri giochi nel migliore dei modi.
Con l’idea di giochi Indie c’è la voglia di provare giochi un po’ diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati, quindi non si tratta di una filosofia di giochi in contrasto, come possono essere titoli come D&D e simili; vogliamo proporre anche titoli con poca preparazione e regolamenti snelli che permettano di provare facilmente le demo.
Per quanto riguarda le uscite, un titolo che stiamo proponendo qui a Lucca è “Chi di spada ferisce”, che si presenta come un gioco di carte e di fatto ha una regola sola: pesca una carta e rispondi alla domanda, questo per renderlo il più accessibile possibile e serve per raccontare storie alla “Conte di Montecristo” dove i giocatori, senza narratore o coordinate, interpretano gli antagonisti che hanno fatto fare una brutta fine alla “spada”, che tornerà sotto mentite spoglie per fargliela pagare come nel famoso romanzo.
L’ambientazione viene creata dai giocatori e quindi il mood e il “colore” della partita sarà dettato da chi gioca.
Speriamo che questa modalità permetta al gioco di aprirsi verso un pubblico diverso dal classico dei giochi di ruolo, magari che resta intimidito dall’investimento di tempo e denaro che viene richiesto e che vuole comunque provare qualcosa di più agile.

“Quindi c’è una specie di sperimentazione dei vari tipi di giochi di ruolo?”

L’idea è quella. Noi abbiamo giochi che scriviamo di nostro pugno, che rientrano anche nel gioco dal vivo da camera (non 50 in un castello ma 5 in casa nostra) con delle modalità simili al gioco da tavolo e abbiamo una nostra linea di produzione italiana di cui siamo gli autori.
E poi abbiamo un adattamento di giochi stranieri, in cui scegliamo i titoli che ci sembrano più curiosi ed interessanti.

“Secondo te sta crescendo la realtà Indie dei giochi di ruolo? Ci sono più curiosi, più autori che vogliono cimentarsi nella creazione di giochi con queste caratteristiche?”

Io come editore sono molto giovane, ho cominciato nel 2019, anche se sono un appassionato di lunga data.
Nella mia opinione sicuramente, come si vede dall’evoluzione di Lucca, il GDR, che come tante altre attività era più di nicchia, ora è decisamente più pop.
La sfida per noi è riuscire a segnalare la nostra esistenza proponendo qualcosa di intrigante.
Ho anche una libreria, pertanto mi capita di stare dall’altro lato della barricata, e se magari qualcuno mi arriva e dice “Ho visto Big Bang Theory e fanno quel gioco con le miniature, cos’è?” si parte da D&D e poi si può andare in direzioni simili o diverse.
Però magari arriva una persona con esigenze diverse, che magari mi dice “vorrei provare il gioco di ruolo ma non posso giocare tutte le settimane, giocherei solo una volta ogni tanto, non ho tempo per prepararmelo e così via”, dal mio punto di vista so che D&D non è la risposta a tali esigenze, e allora si va a proporre un gioco più breve e minimale che potrebbe essere la risposta giusta.
Non c’è una curiosità consapevole di uno che magari dice “voglio andare a scoprire il GDR Indie”, però c’è la curiosità e l’esigenza di qualcosa di diverso che noi possiamo andare a stimolare per far capire che l’editoria che proponiamo va benissimo per chi non ha mai giocato e non può avvicinarsi a certe modalità, o per chi è abituato a tali modalità e una sera, ogni tanto, vuole provare qualcosa di diverso.
Dobbiamo essere bravi ad intercettare le esigenze delle persone.

“Ultima domanda: cosa è Lucca Comics&Games per il GDR Indie e cosa può rappresentare per l’editoria Indie del GDR.”

È sempre una vetrina straordinaria, diciamo che essendo una realtà così ampia che raccoglie tanti tipi di appassionati diversi, secondo me da un lato è un’opportunità e dall’altro è anche uno stimolo perché non bisogna dimenticare che c’è un pubblico che non sa niente di quello che facciamo e bisogna essere bravi a tenerlo a mente e non diventare autoreferenziali.

Ancora una volta noi ringraziamo Oscar per l’opportunità di conoscere anche questo punto di vista del mondo GDR.
Noi ci vediamo presto con la seconda, grande intervista fatta al Lucca Comics&Games!

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Appassionata di storie in ogni loro possibile forma e appassionata nel raccontarle in ogni modo possibile, dal gioco alla scrittura. Da sempre giramondo, viene da un luogo conosciuto ma misterioso al tempo stesso, il MOLISE. La sua frase chiave? "Troppo caotica per avere una frase chiave!"