Ecco la mia recensione di Love Emotion Theory, manga BL completo in 2 volumi, edito Planet Manga.
L’autrice dell’opera è Kyoko Aiba, che si è occupata anche del volume unico Derail, uscito recentemente per lo stesso editore.
Ryoma ha un’abilità molto particolare: è in grado di vedere i sentimenti delle persone.
Un giorno, mentre lavora come fidanzato in affitto, nota un ragazzo circondato da una strana aura cupa, una sorta di nube che Ryoma non aveva mai visto prima.
Gli si avvicina proprio per scoprire di cosa si tratti ed è così che conosce Nodoka, studente appassionato di psicologia.
Quando sono insieme, la nube misteriosa si ripresenta più volte, manifestando un sentimento che Ryoma, per la prima volta, non riesce a comprendere.
Che cosa sarà questa nube?
Personalmente apprezzo molto il tema della lettura nella mente o simili e ritengo che Love Emotion Theory rientri nella stessa categoria di opere.
Ryoma è un ragazzo estroverso che sfrutta continuamente la sua capacità di leggere le emozioni delle persone. La sfrutta proprio perché non può controllarla: vede continuamente le emozioni altrui.
Insomma, non ha bisogno di capire a fondo gli altri, perché gli basta guardarli. L’unica eccezione è Nodoka.
Nodoka è il contrario di lui: introverso, solitario, però intenzionato a capire gli altri. Per farlo ricorre ai suoi libri di psicologia, dai quali estrapola più volte delle nozioni con cui commenta e spiega la realtà.
Di solito, quando un manga ha dei temi psicologici, possiamo aspettarci delle situazioni difficili, dei traumi da superare eccetera, perciò Love Emotion Theory non fa parte della categoria.
Eppure l’elemento psicologico c’è, grazie a Nodoka e a ciò che studia.
Tutti i suoi commenti in tema, che Ryoma capisce a malapena, non sono noiosi, anzi danno quel qualcosa in più all’opera, contribuendo a renderla unica.
In quanto a loro due, è Ryoma che si avvicina a Nodoka e lo fa con un secondo fine, quello di capire ciò che prova quando compare la nube. Eppure dalla curiosità iniziale si passa ad altro e il loro rapporto si fa più profondo.
Interagendo tra loro, Ryoma e Nodoka intervengono l’uno sull’altro aiutandosi e, di conseguenza, migliorandosi a vicenda.
Love Emotion Theory è un’opera molto breve ma abbastanza soddisfacente, che mi ha conquistata subito sin dal primo volume.
Trovo che i due protagonisti, su cui non voglio svelarvi altro, siano carinissimi e formino una coppia ben assortita.
Anche i disegni sono molto piacevoli da guardare, completando il quadro dell’opera.
Il secondo volume mi ha convinta un po’ meno, devo ammettere.
I protagonisti hanno ancora qualche discorso da fare, qualche insicurezza da chiarire, perciò la loro relazione continua. Eppure ci sono alcuni elementi che stonano.
Il primo fra tutti è la comparsa di uno sconosciuto al quale il protagonista racconta tutto sul suo potere. Se non fosse stata una persona di fiducia – e lui non poteva esserne certo – lo avrebbe rinchiuso in un ospedale psichiatrico o peggio, in un laboratorio.
Questo arco narrativo, per quanto utile allo sviluppo della relazione tra Ryoma e Nodoka, l’ho trovato poco credibile, per quanto tutto il contesto non sia affatto realistico.
Ha spezzato per un istante il mio coinvolgimento nella lettura, diciamo.
Forse avrei preferito che l’opera fosse raccolta in un volume unico, magari aggiungendo qualche parte in più al primo.
Comunque il manga ha i suoi pregi e non posso dire di non averlo apprezzato. Anzi, è stata una lettura molto piacevole e carina.
Questo aspetto del protagonista che vede, letteralmente, le emozioni degli altri non lo avevo mai trovato altrove.
Inoltre il fatto che compaia una nube intorno a Nodoka mette curiosità non solo a Ryoma, ma anche a noi lettori. Poi, quando si arriva a scoprire cosa sia questa nube, tutto assume un senso, ma non voglio dirvi altro a riguardo.
Il manga è completo in 2 volumi, perciò è perfetto per accompagnarci in un piacevole pomeriggio di lettura.
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