Ecco la mia recensione di Il marito di mio fratello, manga completo in 2 volumi edito Planet Manga. È stato scritto e disegnato da Gengoroh Tagame, autore del più recente Our True Colors.
Il primo volume dell’opera si apre con un funerale, quello dei genitori del protagonista. Torniamo poi al presente per scoprire che si trattava di un sogno basato su un suo ricordo.
Conosciamo quindi Yaichi, un uomo che si prende cura da solo della figlia piccola, Kana.
Già nel primo capitolo lui fa la conoscenza di Mike, appena arrivato dal Canada. Mike è gay ed è il marito del fratello di Yaichi.
Adesso che suo marito è morto, lui si trova in Giappone per conoscere finalmente il cognato, che non aveva mai visto prima.
La prima impressione che Yaichi ha di Mike non è delle migliori, e a questa seguono diversi fraintendimenti da parte del protagonista.
È grazie alla presenza di Kana che tutti questi episodi assumono un significato diverso, attraverso il suo punto di vista di bambina.
L’atteggiamento aperto della bambina fa capire tante cose a Yaichi, che si rende lentamente conto di avere dei pregiudizi.
La storia gira tutta intorno a questo. I protagonisti interagiscono e si conoscono, il comportamento di Mike si scontra con il modo di pensare di Yaichi, ma il punto di vista di Kana fa capire a suo padre che in realtà non c’è niente di male.
La lettura per me è stata bellissima e coinvolgente, non mi ha mai annoiato.
Inoltre è interessante l’evoluzione del personaggio di Yaichi, che trae insegnamento proprio da sua figlia. Diventa consapevole del suo modo di pensare, di quello “generale” della società, e di quanto sia sbagliato.
Yaichi cambia, lo fa grazie all’incontro con Mike ma soprattutto grazie al modo in cui Kana interagisce con lui.
Ho trovato molto azzeccata la scelta di inserire, tra un capitolo e l’altro, alcuni approfondimenti sulla comunità LGBTQ+.
Insomma, è un manga che tratta molto bene questi temi e perciò andrebbe letto da tutti.
L’unico elemento che mi ha fatto storcere il naso nella lettura è l’estraneità con cui Yaichi pensa al fratello defunto.
Sappiamo che è morto da un mese, ma sembra come se non sia successo niente.
È vero che Ryouji, suo fratello, viveva all’estero da tempo, ma non dobbiamo dimenticare che loro due erano gemelli e che sono cresciuti insieme.
Malgrado ciò, Yaichi non aveva mai parlato di lui a sua figlia. Kana non sapeva di avere uno zio, quindi non ha saputo nemmeno della sua morte.
Andando avanti con la lettura possiamo giustificare, almeno in parte, il suo atteggiamento nei confronti del fratello, ma trovo che sia comunque troppo freddo e irrealistico.
Questa è stata l’unica cosa che non mi ha convinta del tutto, ma si tratta di una piccolezza. Malgrado ciò, il manga resta una perla da non lasciarsi scappare.
Il fatto è che vuole raccontare altro, e lo fa in modo magistrale.
È l’infrangersi dei pregiudizi degli adulti, quando a guardare il mondo è un bambino.
Vi consiglio caldamente la lettura, che cerchiate un manga dai temi LGBTQ+ o meno. Anzi, se volete conoscere altri manga con questi temi, vi rimando a un articolo precedente nel quale ne ho consigliati alcuni.
Per concludere, vorrei fare un breve confronto tra quest’opera e Our True Colors, manga più recente dello stesso autore. Anche in questo caso sono presenti temi LGBTQ+, infatti il protagonista è un ragazzo gay, ma c’è dell’altro.
Il marito di mio fratello ci propone alcuni approfondimenti relativi a questi temi tra un capitolo e l’altro, mentre Our True Colors si limita a raccontare la storia dei protagonisti. Malgrado questo, penso che riesca a far arrivare in modo ancora più forte e più diretto il suo messaggio, risultando davvero adatto a tutti i tipi di lettori.
Il marito di mio fratello ci mostra che i bambini non hanno pregiudizi, racconta come il protagonista viveva l’omosessualità del fratello e il suo cambiamento dopo l’incontro con Mike. Inoltre è innegabile che parli di famiglia.
Our True Colors invece, pur trattando il tema dell’omosessualità, lo fa in un’altra chiave di lettura e attraverso 3 nuovi punti di vista, quelli dei suoi protagonisti che sono molto diversi l’uno dall’altro.
In sostanza, sono due opere imperdibili che mi sento di consigliare assolutamente!
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