Un ex impiegato di Epic Games tentò di cancellare Fortnite

Cancellare Fortnite – news di Pietro “OnlyApples” La Selva

Fortnite è uno dei videogiochi più di successo della storia, ed ha fatto fare una quantità di soldi spropositata ad Epic Games. Tuttavia, se l’allora direttore della produzione Rod Fergusson fosse rimasto ad Epic invece di lasciare lo studio per Irrational (all’epoca al lavoro su Bioshock Infinite) e per poi fondare The Coalition con Microsoft, Fortnite sarebbe stato cancellato anni fa.

 

Lo ha ammesso Fergusson stesso in un’intervista con Game Informer che ha preso luogo durante l’E3 2019. “Io stavo per cancellare Fortnite,” ha detto. “Prima di lasciare Epic ho tentato di far cancellare Fortnite. Il gioco non aveva superato il mio personale controllo qualità sui prodotti ai quali ritenevo dovessimo continuare a lavorare.” Vale la pena far notare che quando Fergusson lavorava ad Epic Games, Fortnite aveva solo la modalità campagna co-operativa “Save The World“, e la modalità battle royale non era ancora stata pensata.

Forse Fergusson non sarebbe stato altrettanto così frettoloso nel cancellare il progetto se la modalità battle royale fosse stata in via di sviluppo all’epoca. Ovviamente il successo di PUBG è stata la scintilla che ha scatenato il successo di Fortnite nel futuro, ed è difficile dire se il gioco avrebbe avuto lo stesso successo indipendentemente da questo avvenimento.

A Fergusson viene spesso chiesto se ha dei rimorsi per aver lasciato Epic Games, considerando quanto sarebbe diventato ricco rimanendo al suo interno. Ma lui ha nuovamente ribadito che se fosse rimasto nella compagnia, Fortnite sarebbe stato cancellato. 

Fergusson ha anche dichiarato di essere felice del successo di Epic e del successo di Fortnite. Fergusson dal suo canto si è tenuto impegnato con The Coalition, e durante l’E3 è stato mostrato nuovamente il loro nuovo progetto, Gears 5, l’eslusiva Microsoft più grossa di quest’anno.

Font: GameRant.com

 

Il suo vero nome è Pietro, è del '94 ed è appassionato di videogiochi e di altre forme di intrattenimento, come film e libri, soprattutto a tema fantascientifico. Insomma, il classico nerd ma senza il QI sopra la media. Si nutre di mele pixellose quasi ogni giorno, che di certo non gli levano il medico di torno.