I social che diventano asocial nel web 2.0 – editoriale di Valerio Vega
La pagina Facebook da più di 9000 “Mi piace” dei nostri amici di News in The Shell viene chiusa all’istante con una comunicazione stringata… Si prova a parlare, a capire, ma si sbatte su un muro fatto di BOT. Quando il social diventa asocial è un vero problema.
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Il social che diventa asocial è forse l’antitesi della modernità di questo web 2.0 sempre più veloce e sempre più smart, ma al tempo stesso sempre più spietato.
Le cose viaggiano in fretta, vengono fatte in fretta, ma spesso questa velocità non è positiva.
Succede così che una pagina Facebook da oltre 9000 like venga cancellata per un presunto problema di copyright, mandando in fumo anni di lavoro, sudore, fatica, passione e chi più ne ha più ne metta.
Tutto ciò è successo ai colleghi di NewsInTheShell.it (https://newsintheshell.it/) che, come spiegano nel loro comunicato (che potete trovare QUI), si sono visti cancellare totalmente ed insindacabilmente la loro pagina, con uno stringato e scarno messaggio di avviso che non dava alcuna spiegazione precisa sui motivi della decisione presa.
Questa velocità, che sembra essere fondamentale nella vita di tutti i giorni, in questo specifico caso risulta essere quanto di più antidemocratico e antisociale ci possa essere sulla faccia della terra.
Il bello però arriva dopo, quando dopo decine e decine di messaggi con richieste di chiarimento si ha a che fare con… BOT!
Il bot è modaiolo, ora le pagine hanno i chatbot che cercano di capire cosa voglia l’interlocutore per offrirgli una soluzione, ma il problema è che in questo preciso caso i bot danno risposte ancor più vaghe e fumose, lasciando di fatto un intero gruppo editoriale alla finestra, con i propri 9000 followers persi chissà dove (visto che nessuno viene informato della chiusura di una pagina quando questo accade).
Ed allora a che prezzo dobbiamo navigare in queste acque mosse del web 2.0? Dov’è la socialità nel social? Perchè non è possibile parlare con un essere vivente in una situazione tanto spinosa e delicata, proprio su un portale che dovrebbe rendere più facile la comunicazione tra esseri umani?
Questo non è dato sapersi… Nel frattempo, se volete, sostenete i ragazzi di News in The Shell, mettendo un like alla loro pagina Facebook secondaria (si spera provvisoria), che trovate a questo link: https://www.facebook.com/newsintheshellit/
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