Soul Gambler – Recensione – PC Windows – Nerdream.it

Soul Gambler – recensione di Alessandro “Venomus” Montenegro

I ragazzi di Tlön Studios devono essere degli appassionati di letteratura, ed in particolar modo di Goethe. Hanno infatti avuto la geniale idea di dedicare una visual novel ad una delle sue opere più famose, il Faust. Il gioco in questione è Soul Gambler, datato 2013, ve ne parliamo in questa recensione.

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Soul Gambler – Un videogioco vecchio di 200 anni

La domanda sorge spontanea: perché creare un  gioco ispirato ad un’opera letteraria critica? Non si può dire con certezza il motivo, ma sicuramente il lavoro della Tlön Studios è stato niente male.

I ragazzi di San Paolo (Brasile) si sono ispirati infatti al Faust di Goethe: in quest’opera, Faust vende la propria anima al diavolo in cambio di infinita conoscenza. In Soul Gambler la storia è un pochino diversa, ma perfettamente adattata ad un mondo contemporaneo alternativo.

Nel gioco il nostro Faust (chissà il perché di questo nome) vive una vita monotona, noiosa e a tratti sfortunata. Ma un bel giorno, mentre aspettava il bus regolarmente in ritardo alla fermata, incontra una strana signora anziana, che promette a lui tutto ciò che desidera, a patto che una percentuale della sua anima gli venga detratta ogni qual volta ciò avviene.

Da questo momento la vita di Faust cambierà radicalmente (ma non necessariamente in positivo).

Soul Gambler – Idee originali, ma applicate mediocremente

Soul Gambler, seppur ispirato ad un’opera letteraria, presenta una storia originale.

Oltre a ciò, vi sono anche particolari che possiamo considerare forse rivoluzionari per il mondo videoludico, anche se non sono stati applicati al 100% della loro potenza, e per vari motivi: primo fra tutti la lunghezza del gioco (davvero esigua, 1 oretta e mezza).

Soul Gambler si basa soprattutto sulle scelte. Queste scelte sono molto varie (un plus nel giudizio al gioco per questo) e creano storie diverse che, però, confluiscono tutte nei soli 5 finali disponibili.

Il sistema delle scelte è anche supportato da un piccolo fattore RPG applicato adeguatamente al gioco, ovvero la presenza di 4 caratteristiche (simili agli S.P.E.C.I.A.L. di Fallout per intenderci): Salute, Carisma, Manipolazione e Intelligenza. Queste caratteristiche influiscono anch’esse sulla storia e, in più, possono aumentare o diminuire, rendendo l’intreccio ancora più fitto.

Ed ora le note dolenti: alcune scelte, intuitive ed ovvie, sono assenti, rendendo a tratti la storia forzata; in altri casi, invece, vi sono scelte totalmente senza senso e inutili alla trama. Questo si aggiunge, oltre alla breve durata del gioco, anche alla pessima grammatica che qualche volta si presenta nei dialoghi.

La parte audiovisiva invece è azzeccata: l’audio, privo di qualsiasi doppiaggio, è limitato alla sola soundtrack che, però, è adeguata al gioco.

Nella grafica, invece, vi è una piccola chicca: il gioco presenta una grafica fumettistica che, a discapito del povero dito del giocatore che dovrà premere ripetutamente il mouse per andare avanti, è davvero piacevole. In più, sono presenti diversi ‘sprite’ che impediscono alle scene di essere una uguale all’altra. I ragazzi della Tlön Studios hanno reso l’artbook disponibile QUI

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Alessandro "Venomus" Montenegro: videogiocatore di sesta generazione, classe 2001, abitante del profondo Sud. Amante, oltre ai videogiochi, anche di film, serie TV e musica. FACEBOOK - YOUTUBE