Panacea: Last Will – Recensione – PC

Panacea: Last Will – recensione a cura di Valerio Vega

Panacea: Last Will si presenta come un clone del celebre Amnesia, ad atmosfera horror, diviso in più capitoli, edito per PC dai ragazzi russi di Horrendous Games e rilasciato su Steam il 22 Gennaio 2018… Venite con noi a scoprire qualcosa in più su questo titolo, ma prima beccatevi il video della LIVE dedicata che abbiamo fatto sul canale Twitch delle nostre esperte horror Lara&Ninny!

Ho una lieve Amnesia…

I ricordi, salvo amnesie, non spariscono molto facilmente, ed è il caso della serie targata Frictional Games che porta appunto il nome di Amnesia. Il team svedese infatti, dopo il successo di Penumbra, ha raccolto premi in ogni dove per la sua saga a tinte oscure, che sapeva immergere i giocatori in un mondo Lovecraftiano fino al midollo.

Proprio a questi ricordi si sono probabilmente ispirati i ragazzi russi di Horrendous Games, che ci hanno concesso una copia del loro gioco, Panacea: Last Will, per testarlo e per fornire le nostre impressioni.

Lara e Ninny hanno dedicato quasi 2 ore al gioco, che attualmente può essere giocato solamente per il suo primo capitolo, di quattro capitoli totali che saranno completati nel tempo ed offerti gratuitamente a coloro che acquisteranno il gioco (nessun DLC a pagamento insomma).

La trama del gioco ci porta in una villa, per il funerale di un nostro amico, un illusionista che stava sperimentando qualcosa con la magia nera. In una nota inviataci dal nostro stesso amico avremo infatti l’incarico di entrare in casa sua e distruggere tutte le note presenti relative ai suoi studi.

Fin qui tutto può avere un senso, non siamo di certo di fronte alla trama più originale del mondo, ma la cosa può incuriosire.

Qualche problema arriva successivamente, perchè scopriremo subito che il supporto al gamepad non esiste e toccherà forzatamente usare mouse e tastiera, ma per chi non ha a cuore questa cosa c’è dell’altro…

Muovendoci nella villa, con la tipica visuale in prima persona di questo genere di giochi, avremo infatti da un lato un senso di impotenza, con la strada obbligata tracciata per noi dalle porte (alcune si apriranno anche senza chiavi, altre invece saranno forzatamente inaccessibili) e dall’altro un senso di smarrimento, dovuto al fatto che spesso e volentieri avremo troppa poca interazione con il resto dell’ambiente e di conseguenza troppi pochi indizi per procedere, con l’impressione di avanzare senza un vero e proprio filo logico.

Non aiuta nemmeno il fatto che, essendo presente una voce narrante che ci leggerà intonatamente e piacevolmente le note del diario del nostro amico sparse per la villa, non avremo possibilità di rileggerle con calma quando lui avrà finito di leggerle per noi, in quanto scompariranno… La mancata localizzazione in italiano, unita a questa caratteristica, mina l’esperienza di gioco.

Carenza anche di momenti fobici spinti, con colpi di scena che non fanno saltare dalla sedia.

Aggiungiamo che manca un inventario e che l’unico menù richiamabile da tastiera ci porta alla scritta “EXIT – YES OR NO?” per uscire dal gioco e la frittata è fatta.

Purtroppo tali elementi sono la chiave di volta di questo genere di giochi, in cui lo storytelling è il fulcro di ogni cosa, e quindi tale debolezza diventa determinante quando tocca esprimere un giudizio sul prodotto.

Nulla vieta che, con lo sviluppo dei prossimi 3 capitoli mancanti, si possano colmare tutte le lacune e proprio per questo ci riserviamo di rivalutare il gioco quando sarà completato del tutto.

Tecnicamente parlando

Tecnicamente parlando il gioco non sarebbe nemmeno male, perchè alla fin fine l’Unreal Engine 4 utilizzato per lo sviluppo fa il suo dovere. Mancano forse solo più elementi decorativi all’interno della villa (quelli presenti tendono a ripetersi sotto varie forme in ogni stanza, dando alla fine un senso di dejavù), ma per il resto, la grafica non è il principale difetto del titolo, che seppur non brilli e non sia esente da qualche glitch e qualche calo di framerate in alcuni frangenti, alla fine in questo settore se la gioca con altri titoli simili.

Anche il sonoro non è male e va dato atto ai ragazzi di Horrendous Games che inserire la voce narrante è stata un’ottima cosa (anche se va sistemato assolutamente il bug delle note scritte che spariscono dopo la loro lettura).

Ad ogni modo anche sotto questi aspetti, soprattutto dal punto di vista grafico, si potranno nel tempo implementare un pochino determinate features per aggiustare il tiro e dare al gioco qualcosina in più.

Resta il fatto che alcuni difetti attuali sono gravi e vanno segnalati, anche se le circa 2/3 ore di longevità di questo primo capitolo potrebbero bastare a fronte del prezzo esiguo di 7,99€, calcolando che arriveranno altri 3 capitoli.

Per ora quindi non vogliamo definitivamente bocciare Panacea: Last Will, ma sicuramente rimandarlo a data da destinarsi si, aspettando che qualcosa si muova nel verso giusto, perchè allo stato attuale delle cose, almeno per chi non conosce l’inglese a menadito, l’acquisto non può essere consigliato.

Per chiunque voglia cimentarsi lo stesso con il gioco, senza attesa, ricordiamo il link Steam, che trovate QUI!

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”