Recensione Beat Cop – PC Windows, Mac OS X, Steam OS+Linux

Un salto nei magici anni ’80, nei panni di un piedipiatti americano, tra crimine ed illegalità! Benvenuti su Beat Cop!

VIDEORECENSIONE

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RECENSIONE TESTUALE

Beat Cop è il primo gioco della casa di sviluppo indipendente Pixel Crow fondata a Varsavia nel 2014. Il gioco è uscito il 30 marzo 2017 sulla piattaforma Steam al modico prezzo di 15 euro.

LA GRAFICA

Il gioco si ispira in tutto e per tutto agli anni ’80 e l’aspetto grafico non fa eccezione. La grafica pixellosa utilizzata richiama molto i giochi degli anni ’80 e dei primi anni ’90. Farà di sicuro felici tutti gli amanti del retrogaming e perché no anche tutti quelli delle nuove generazioni che non hanno avuto modo di avere a che fare con i cabinati delle sale giochi.

Per tutta la partita ho riscontrato solo un bug grafico. Intorno a certi personaggi appare un’aura nera come se i pixel non funzionassero e fossero spenti. L’ho trovato un bug di poco conto in quanto non inficia in nessun modo l’esperienza di gioco.

LA TRAMA

Beat Cop di trama ne ha da vendere. Senza dare nessuno spoiler esiste una trama principale che si dipana per tutta l’avventura ma a seconda di come si comporta il giocatore, le missioni secondarie, possono anche far finire il gioco prima del tempo senza dare la possibilità di vedere il finale (che è quello che è successo a me – ndr).

Impersoniamo un’agente di polizia che, una volta degradato, deve pattugliare e risolvere i problemi del proprio quartiere.

I compiti possono essere i più disparati: dall’effettuare multe, all’arrestare i criminali, dal rispondere alle chiamate d’emergenza, ad occuparsi dell’amico del capo in visita da un paese straniero. Il tutto condito dai classici clichè degli anni ’80.

Inoltre il nostro protagonista dovrà fare i conti sia con la Mafia che con la gang di quartiere e spetterà al giocatore scegliere se favorire l’una o l’altra fazione o nessuna o entrambe. Tenendo conto che ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Tali conseguenze, per risultare chiare, possono impiegare anche diverse ore di gioco.

IL GAMEPLAY

Beat Cop è una via di mezzo tra un’avventura e un gioco gestionale. Si dovrà appunto gestire il nostro protagonista per dargli delle priorità.

Il gioco funziona a giorni, come se i giorni fossero dei livelli.

Normalmente si parte dovendo dare le multe a chi è in divieto di sosta, ma via via che le ore (di gioco) passano si accumuleranno missioni su missioni che dovranno essere completate in giornata (se non diversamente specificato) e se non verranno portate a termine oltre ad avere una penalità nella reputazione si avrà anche una penalità nei soldi guadagnati nella giornata di lavoro.

Come già detto, il giocatore, avrà delle scelte da compiere. Un’esempio può essere se dare una multa o meno. Dando la multa ci si avvicina alla quota giornaliera che si deve fare per conto della polizia, non dandola invece spesso si riceve del denaro dal multato o si farà più felice la popolazione del quartiere.

Un piccolo difetto che ho notato sono proprio le missioni. Spesso si accavallano l’un l’altra e il giocatore fa fatica a gestire il tutto ed andando anche un po’ in confusione. Mi è anche successo di ricevere una missione quando mancava poco alla fine della giornata non permettendomi di completarla e facendo apparire la penalità.

IL SONORO

Qui arriviamo alla nota dolente del titolo. Se dal punto di vista delle musiche è tutto perfetto, con musiche ottime che rappresentano bene l’epoca in cui è ambientato il gioco, non si può dire lo stesso della lingua.

Purtroppo l’italiano non è presente ed il giocatore è costretto a giocarlo in inglese o in un’altra lingua a lui conosciuta tra quelle disponibili (polacco, tedesco e spagnolo).

Per un titolo come questo dove c’è una forte componente narrativa trovo inaccettabile il fatto che non ci siano almeno i sottotitoli in italiano.

Preciso che Beat Cop non è doppiato in originale. I dialoghi dei personaggi sono tutti a schermo. Per chi non ha una buona padronanza della lingua la cosa si rivelerà davvero penalizzante per il gioco! Infatti non basterà una conoscenza scolastica per capire appieno ogni dialogo costringendo l’utente ad agire d’istinto per completare le missioni. La scelta di tradurlo nelle principali lingue europee lasciando fuori la lingua italiana è discutibile in quanto sicuramente penalizzerà una parte dell’utenza del nostro paese.

LONGEVITA’

Per essere un gioco indie è un titolo anche fin troppo lungo. Il problema è che dopo poche ore di gioco determinati compiti si ripetono e la cosa penalizza ulteriormente il gioco, probabilmente anche per la questione della mancata localizzazione creando un effetto noia che alla lunga stanca.

Comunque sia Beat Cop è un titolo che ti tiene occupato per circa 8 ore (anche se io l’ho finito in 5 proprio per aver compiuto determinate azioni durante l’avventura che mi hanno portato ad una fine prematura).

 

Milanese, cresciuto a pizza e videogames. Fiero di essere un nerd, gioca da quando aveva 8 anni e da allora la sua passione per questo mondo parallelo non è mai diminuita. Oltre a videogiocare per divertisi lo fa anche per sfida, gli piace mettersi alla prova ed affrontare l'impossibile. Il suo motto? "Sono un videogiocatore non perchè non ho una vita, ma perchè ho scelto di averne tante!"