Armello – Recensione – PC, PS4, Xbox One – A spasso con Lara
Armello nasce dalle menti dello studio australiano indipendente League of Geeks. Uscito nel 2015 per PC, PlayStation 4 ed Xbox One ha anche una versione mobile sia per Android che per iOS.
Per questo titolo devo ringraziare un iscritto al mio canale YouTube che gentilmente me ne ha fatto dono, Roberto Filipetti, e ringrazio Alexis Alex Orton altro iscritto al canale, che ha giocato con me questo titolo.
[AdSense-B]
C’ERA UNA VOLTA
Nel regno di Armello convivono pacificamente quattro clan animali: i Conigli, i Lupi, gli Orsi e i Topi, tutti e quattro unificati dalla potente figura del Re Leone.
Un bel giorno però, nelle pacifiche e soleggiate terre, arriva la putrefazione! Una malattia misteriosa e quasi incurabile, ed a farne le spese è proprio il povero monarca, che non solo peggiora a vista d’occhio, ma comincia anche ad uccidere o torturare chiunque provi ad avvicinarsi al suo trono.
Spinti da un puro istinto di sopravvivenza (e da mire di conquista non proprio celate), gli eroi dei clan partono alla volta del castello, nel tentativo di porre fine all’epidemia e di mettere le mani sull’ambita corona.
Ed è qui che entriamo in gioco noi! Nei panni di uno degli eroi dei 4 clan ci verrà affidato il rischioso compito di raggiungere il trono.
IL TRONO DI SPADE… AH NO! DEL RE LEONE
Pad alla mano (per fortuna) Armello si presenta come un gioco da tavolo a tutti gli effetti. All’inizio del proprio turno il nostro eroe entra in possesso di 3 punti azione, spendibili per compiere spostamenti nel tabellone ricco di caselle bonus (fra cui le montagne, da sfruttare come punti di difesa) e malus (come le paludi, che invece sottraggono salute ad ogni passaggio).
Ciascuno degli eroi delle quattro razze non solo presenta parametri di combattimento definiti, ma dispone anche di un’abilità particolare, da sfruttare durante l’esplorazione della mappa o in combattimento.
Gli scontri, che vedono come protagonisti gli eroi, le guardie reali e delle creature oscure generate dalla Putrefazione, si svolgono forse come il più classico dei giochi di carte da tavolo, il ben noto a tutti gli amanti del genere, D&D.
I turni di attacco e di difesa vengono infatti decisi tramite il lancio di dadi, il cui numero varia in base alle statistiche dei contendenti.
L’eroe che sopravvive allo scontro guadagna la casella del proprio avversario ed incrementa di un punto il suo “Prestigio”, un parametro utile sia per approfittare di vantaggi tattici (l’eroe col maggior valore di Prestigio viene chiamato ad emettere decreti validi in tutto il regno) che per ottenere la vittoria della partita.
Proprio così: l’intera posta in palio può essere ottenuta semplicemente lasciando agire la putrefazione per più di 9 giorni (18 turni di gioco). Al termine di questa scadenza infatti il povero Leone morirà, lasciando al più alto detentore di Prestigio il suo posto sul trono.
Fortunatamente questa è solo una delle quattro possibili strade da seguire per vincere e i combattimenti non sono che uno dei tanti mezzi da impiegare per giungere al traguardo. La vittoria infatti può essere ottenuta anche in altri tre modi: curando il monarca con quattro Pietre dello Spirito (oggetti sparsi per la mappa o ottenibili nel corso dell’avventura), uccidendolo in combattimento dopo aver superato le difese del castello, o superando il suo valore di Putrefazione, divenendo quindi il nuovo Re corrotto.
Per ottenere uno di questi esiti, oltre ai sopra citati punti azione, ciascun animale dispone anche di diverse carte (divise in tre tipologie: Oggetto, Incantesimo e Trucco), che possono essere sfruttate per incrementare attacco e difesa (aumentando quindi il numero di dadi a disposizione) o per rendere più complesso il cammino degli altri avventurieri, mettendo ad esempio una taglia sulla loro testa o danneggiandoli con un fulmine.
Ma l’uccisione (o il salvataggio) del Re non sono gli unici obiettivi di Armello. Come se le cose non fossero già abbastanza difficili per i nostri eroi, alla missione principale hanno pensato bene di aggiungere una serie di quest secondarie. Per portarle a compimento si viene chiamati a raggiungere una delle caselle esagonali del reame, seguendo un lungo percorso che (quasi) inevitabilmente porta il nostro eroe ad incrociare la spada con gli altri personaggi presenti sul tabellone.
Il rischio, come spesso accade, viene ben ricompensato. Al termine della missione infatti non solo il nostro eroe guadagna un punto di Prestigio, ma in alcuni casi ottiene anche potenziamenti ed oggetti utili per il prosieguo del cammino.
Come tutto ciò che compone il mondo di Armello, anche le quest secondarie presentano un elemento di rischio. Una volta raggiunta la casella interessata, al giocatore infatti viene data la possiblità di scegliere fra due alternative: una semplice che di solito porta ad un punto prestigio e poco più, ed una più difficile, che invece permette di ottenere una Pietra dello Spirito o utili Tesori. In questi casi il titolo mostra su schermo la percentuale di successo dell’impresa, non sempre veritiera, sarà il caso a decidere la vittoria oppure l’umiliante sconfitta.
Nelle mie 10 ore di gioco ho sperimentato più di una quest secondaria, ottenendo insperabili successi con percentuali ridotte (meno del 50%) e clamorosi fallimenti con percentuali elevate (ben 60%). L’elemento di casualità insito nelle quest secondarie è sicuramente degno di nota, alla fine le percentuali sono solo numeri no?
ALLEANZE E COMPLOTTI
Se in single player il lavoro realizzato da League of Geeks offre una IA niente male e partite sempre giocate sul filo del rasoio (da brava principiante non potrebbe essere diversamente), in compagnia di amici le terre di Armello rendono ancora di più.
Complice la possibilità di giocare con altri giocatori, le partite online offrono un’ulteriore livello di sfida! La mia personale esperienza è stata un divertentissimo e goffo inizio con Alexis su PC, che ci ha dato anche la possibilità di favorire le mosse l’uno dell’altro pur di conquistare il trono, da me (ovviamente) mai conquistato, ma questa è un’altra storia.
E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI
Tecnicamente parlando, direi che i disegni e le musiche sono perfetti, rendono altamente l’idea di essere in un regno fatato, fantastico, dove la storia è lì per essere scritta e raccontata da noi giocatori attraverso uno dei 4 caratteristici eroi.
Armello è un gioco di strategia, un gioco da tavolo, dove tattica e furbizia decidono una partita, ma tutto può cambiare in una sola mossa.
Lo consiglio agli amanti del genere ma anche a chi come me non è avvezzo a titoli come questo, in compagnia dopo 3 partite un po spaesata e confusa tutto è diventato più chiaro, adesso mi potete chiamare Armella!
Vota o Commenta