Brian di Nazareth – Recensione Senza Spoiler – Cinema di Seconda Mano

Brian di Nazareth – Recensione Senza Spoiler – Cinema di Seconda Mano

Recensione del film “Life of Brian”, uscito in Italia come Brian di Nazareth, di Terry Jones.

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LA CENSURA CIECA DELLA CHIESA

Se solo qualcuno in Vaticano avesse visto davvero il film, forse non ci sarebbero stati 12 anni di buio!

Si perchè in Italia il film, che in Gran Bretagna era uscito nel 1979 (con un enorme successo di pubblico), uscì esattamente dodici anni dopo, nel 1991!

La chiesa impedì l’uscita del film trovandolo blasfemo, ma il film di blasfemo ha veramente poco o niente.

Brian di Nazareth è infatti la terza opera dei Monty Python, che con la loro solita proverbiale comicità irriverente avevano semplicemente lanciato un bellissimo attacco alla società e agli integralismi, senza soffermarsi mai su un attacco specifico alla religione cristiana.

LA STORIA IN BREVE

Brian (Graham Chapman) è un giudeo nato lo stesso giorno di Gesù ad una sola capanna di distanza da lui. Perfino i Re Magi inizialmente faranno visita a Brian e non al messia, dando a lui l’oro, l’incenso e la mirra, prima di capire l’errore e riprendersi tutto per andare da Gesù.

Da questo incipit si sviluppa la storia, ambientata tutta in poche giornate, quando Brian ha oramai 33 anni e vive con una madre autoritaria che lo tiene al guinzaglio.

Per una serie di fortunati eventi egli diverrà, per tutti i suoi concittadini, il nuovo messia!

CI VOLLE UN BEATLES

1024-lifeofbrian-grahamchapman-79_copyAnche la Warner Bros ebbe paura dei Monty Python e del loro film, tant’è che i fondi furono tagliati a metà della produzione per l’insicurezza sulla pellicola che stava prendendo forma.

Fortuna volle che George Harrison intervenne personalmente permettendo al gruppo comico britannico di terminare le riprese del film.

Film che alla fine fu un successone in Gran Bretagna! Campione di incassi al debutto, con i meriti raccolti anche successivamente dalla critica italiana, divisa sicuramente nel giudizio sul film, ma concorde nel dire che la censura non c’entrava nulla con Brian e le sue peripezie.

La figura di Gesù infatti è accantonata subito e tutta la storia gira intorno ad una gigantesca e tragicomica riflessione su temi ancora adesso attualissimi come il fanatismo religioso e la dilagante ignoranza delle masse, in una società sempre pronta a credere ad ogni cosa pur di affogare qualche dispiacere.

Così tra miracoli presunti, segni del destino, rapimenti alieni e crocifissioni, si arriverà ad un epilogo che sarà il simbolo dell’irriverenza di tutto il gruppo comico dei Monty Python, sempre pronti a generare discussioni senza mai usare gretta volgarità.

Una comicità tanto semplice quanto efficace, che raramente annoia lo spettatore.

Un film che seppur anziano andrebbe assolutamente recuperato sia dai cinemaniaci che dai comuni mortali, perchè stimolante e come già detto attualissimo. Un film che può essere tranquillamente messo nella lista dei CULT movies.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”