La rassegna cinematografica Altri Sguardi è tornata in presenza nel carcere di Rebibbia a Roma, con l’obiettivo di offrire ai detenuti la possibilità di riflettere e analizzare temi importanti attraverso la rappresentazione cinematografica.
La rassegna, giunta alla sesta edizione, prevede cinque appuntamenti dedicati ad altrettanti film tra i più interessanti delle ultime stagioni, con molte personalità del mondo del cinema e della cultura che hanno accolto l’invito a incontrare i detenuti del carcere di Rebibbia.
Il primo appuntamento si è tenuto il 13 aprile con la proiezione di “Brado” di Kim Rossi Stuart, che ha anche partecipato all’incontro come ospite. Il film racconta la storia di un figlio costretto ad aiutare il padre a mandare avanti il ranch di famiglia e ad addestrare un cavallo recalcitrante per partecipare a una competizione di cross-country, e affronta temi come la famiglia, il rancore e la riconciliazione.
Gli altri film della rassegna includono “Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese, che racconta la storia di un uomo misterioso che propone a quattro persone che hanno toccato il fondo di dargli una settimana di tempo per farle rinnamorare della vita; “Mixed by Erry” di Sydney Sibilia, che segue la storia di Enrico “Erry” Frattasio e dei suoi fratelli Peppe e Angelo che trasformano i mixtape che fa per i suoi amici in un impero della pirateria musicale; “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani, che racconta la storia di Antonio, un attore che accetta un lavoro come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario, dove scopre il talento dell’improbabile compagnia di detenuti; e infine “Romantiche” di Pilar Fogliati, che segue le storie di quattro ragazze che cercano il loro posto nel mondo.
La rassegna è stata promossa dall’associazione Mètide, fondata da Ilaria Spada, attrice e presidente dell’associazione, e Raffaella Mangini, esperta di marketing e cofondatrice.
Ilaria Spada ha creato il progetto “Altri Sguardi” convinta che uno scambio con i detenuti possa essere un’esperienza arricchente per entrambe le parti, e che il cinema, come forma d’arte universale, possa contribuire a sensibilizzare e a far riflettere su tematiche importanti.
La rassegna ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Comune di Roma e della Regione Lazio.
