Pochi & Kuro – Recensione Manga – Star Comics
Forse avrete sentito parlare di Pochi & Kuro, manga shonen completo in 4 volumi dall’autore di Kaiju No. 8 e Neko Wappa. Si tratta di un’opera edita Star Comics ed ecco la mia recensione.
La trama
“Gli umani sono leggendari ingredienti da gourmet, ricercati freneticamente da tutti i membri della razza demoniaca… ed è proprio un’umana quella che Kuro ha pescato in un laghetto del mondo demoniaco, e che vorrebbe cucinare per cena!
Ha così inizio una storia che parla della comunicazione tra diverse culture che non possono comprendersi a parole, rappresentate da un demone e una ragazza umana!”
La storia si apre con Kuro e il suo amico Leo che pescano in cerca di cibo, sperando di poter mangiare un essere umano.
Il loro desiderio sembra destinato a non avverarsi, perché gli umani sono rarissimi, anzi non se ne vede uno da tantissimo tempo…. E invece, per sua sorpresa, Kuro pesca proprio un’umana!
Lui e Leo cercano di capire come cucinarla, ma lei si sveglia e prepara da mangiare per loro. Tutto questo, malgrado non sia possibile la comunicazione tra umani e demoni, infatti loro e la ragazza non si capiscono.
In ogni caso Kuro inizia a interessarsi a lei, a non vederla più solamente come un pasto. Inizia a provare qualcosa per la ragazza, a cui ha dato il nome di Pochi.
Gli ostacoli al suo amore però sono tanti. Primo fra tutti, il fatto che altri demoni, se sapessero di lei, cercherebbero di mangiarla.
Inoltre i due non possono comunicare davvero, e lei è un’umana quindi vorrebbe tornare nel proprio mondo.
Come andranno le cose per questa atipica coppia?
Queste sono le premesse di Pochi e Kuro, manga che, nel caso non lo aveste capito, è una commedia.
Punta molto sui momenti comici generati da Kuro o da altri personaggi, oltre che sul contrasto tra il mondo umano e quello demoniaco, che per il protagonista è la normalità ma per Pochi è qualcosa di spaventoso!
Anche l’elemento romantico è presente, sebbene in forma minore perché i due protagonisti non riescono a comunicare, dettaglio fondamentale e molto interessante. In ogni caso è proprio l’interesse di Kuro per lei che mette in moto gli eventi, e continua a condurre la storia.
Non mancano nemmeno i combattimenti a ricordarci che stiamo leggendo uno shonen con una componente action.
Kuro, infatti, per qualche motivo sembra essere potentissimo. Malgrado questo, saranno molti i nemici che tenteranno di sbarrargli la strada.
E poi vengono introdotti continuamente elementi nuovi, perché ci troviamo in un mondo fantasy che ha le sue caratteristiche, tutte da scoprire. Comunque, spesso si tratta di elementi assurdi o che creano momenti comici!
Si tratta di una storia breve, infatti il manga è completo in 4 volumi. Alcuni di essi sono usciti con dei gadget a tiratura limitata: due cartoline e due segnalibri a tema Pochi e Kuro ma anche Kaiju no. 8, altra opera di Naoya Matsumoto.
Questa è la prima opera dell’autore che leggo e devo dire che l’ho trovata molto piacevole proprio perché divertente e leggera.
Malgrado la sua leggerezza, però, ci presenta tanti personaggi interessanti e caratterizzati in modo abbastanza soddisfacente. Possiamo approfondirli leggendo le schede dedicate a loro, poste tra un capitolo e l’altro del manga.
Ho trovato curioso il modo in cui Pochi interagisce con gli altri, pur non capendoli e non potendosi far capire da loro. C’è una barriera linguistica, ma in qualche modo riescono a superarla e lei riesce a farsi apprezzare, non solo da Kuro.
Ecco, Pochi probabilmente è il personaggio caratterizzato meno, o comunque dà questa impressione proprio perché nel corso dell’opera non parla.
In quanto ad azioni, però, è una ragazza che non si arrende e che combatte per gli altri e per raggiungere i suoi obiettivi. Insomma, non rimane in silenzio a farsi salvare da Kuro e basta.
E poi c’è Leo, l’amico di Kuro, un gatto modificato con la magia che sarà fondamentale in molte occasioni.
In questo manga si percepisce un certo interesse dell’autore nei confronti dei gatti, perché compaiono ovunque! Lo conferma anche una sua opera precedente, Neko Wappa, che racconta di una bambina che viene cresciuta dai gatti. Coincidenze? Io non credo!
In conclusione
Personalmente non amo molto gli shonen perciò ne leggo veramente pochi. Sono consapevole che si tratta solo di un target, quindi un’indicazione riguardante il pubblico di riferimento e non un genere, ma spesso hanno qualcosa che non mi convince. Non al punto da voler dare loro un’opportunità, almeno.
Poi ci sono le eccezioni, come Mashle e, appunto, Pochi & Kuro.
Quando l’opera punta molto sulla commedia e magari su elementi assurdi, ma anche su altri temi che mi interessano (in questo caso la storia d’amore e la barriera linguistica), allora sì che mi incuriosisce.
Ho recuperato tutta la serie di Pochi & Kuro, investimento moderato visto che si tratta di soli 4 volumi, e in questo modo ho potuto leggerli tutti di fila, senza attese.
Devo dire che l’ho apprezzato, anche se non rientra tra i miei manga preferiti.
Mi ha divertita e incuriosita sempre di più, man mano che il mondo in cui si ambienta veniva svelato. Inoltre è una continua sorpresa, perché dalle premesse iniziali la storia potrebbe evolversi in molte direzioni.
In conclusione, non penso che sia un capolavoro né un manga imperdibile, ma è sicuramente una storia piacevole e senza pretese, che riesce a intrattenere. Inoltre non allunga inutilmente il brodo, ma rimane contenuta in soli 4 volumi in cui l’autore è riuscito a raccontare tutto il necessario.
Essendo così breve non comporta una spesa eccessiva né un eccessivo investimento di tempo, per questo io mi sono buttata nella lettura sapendone poco o niente, e ne sono rimasta soddisfatta!
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