Recensione – It’s a wonderful Kingdom – Studio Supernova

It’s a Wonderful Kingdom – Recensione

Una serrata sfida in due in cui astuzia e bluff saranno fondamentali per conquistare la corona… Ecco cosa aspettarvi da It’s a Wonderful Kingdom portato in Italia da Studio Supernova

IL GIOCO IN BREVE

Torna uno dei sistemi di gioco moderni più apprezzati degli ultimi anni, vincitore dell’As d’Or 2020, in una nuova veste medievale per due giocatori.
La dinastia regnante è in decadenza, e i due ducati si preparano alla battaglia che deciderà il dominio di questo Regno Meraviglioso.
It’s a Wonderful Kingdom riprende il sistema di gioco di It’s a Wonderful World, riadattandolo al gioco per due giocatori. Invece del draft, sfrutta un sistema di selezione di carte definitivo “Split&Trap”, dove ogni turno si porgono gruppi di carte all’avversario, alcune coperte altre scoperte, il quale dovrà sceglierne uno cercando di recuperare le carte migliori ed evitare le trappole nascoste. Un gioco di pianificazione, strategia e bluff, dove saper gestire bene le risorse non è sufficiente ad ottenere la vittoria finale!

(descrizione presa dal sito dell’editore)⁠

Autore:  Frédéric Guérard
Grafica: Anthony Wolff

45-60 min⁠
1-2 giocatori⁠
14+⁠

Pubblicato da Studio Supernova

Testato⁠ con amore

COME GIRA?

Lo scopo del gioco è quello di essere il giocatore che alla fine del quarto round sarà riuscito a sviluppare meglio il proprio ducato.

Il setup iniziale della partita varia in base al modulo utilizzato scelto. Nel manuale per ognuno di loro è indicato il grado di difficoltà e quello di interazione fra i due giocatori.
Come fa il manuale, ci concentriamo solo sulla descrizione del setup base, che però va adeguato di volta in volta al modulo che si sceglie di giocare.

A inizio partita al centro del tavolo viene posizionata la plancia, sulla quale vengono disposti i vari Cubi risorsa (come indicato sulla stessa). Posizionate il segnalino round sul numero 1.
Si mescolano poi le Carte Sviluppo e Carte Tesoro per formare il Mazzo Sviluppo, da posizionare accanto alla Plancia.
Accanto a questo mazzo si posiziona anche il mazzo con le 8 Carte Calamità.

Ogni giocatore prende una Carta Ducato e 2 segnalini Trappola. All’inizio di ogni partita potete decidere se usare il lato A o B della carta Ducato, entrambi però devono usare lo stesso lato.
Ogni giocatore deve avere cura di lasciare spazio intorno alla propria carta Ducato in modo da avere una zona sopra la carta per posizionare le carte sviluppate, una laterale per le carte ancora in costruzione e uno spazio dedicato alle carte che sono state selezionate durante il round in corso.

Il gioco si sviluppa in 4 round. A inizio di ogni round i giocatori pescano 7 carte dal Mazzo di Sviluppo e 1 carta Calamità.

Il gioco si sviluppa su una serie di turni, ciascuno diviso in tre fasi:
La fase di Scelta, durante la quale i giocatori offrono e prendono carte.
A ogni turno di questa fase i giocatori posizionano due carte scoperte (o coperte usando i segnalini trappola a propria disposizione) dalla propria mano alle due zone di offerta ai lati della plancia, insieme o divise. Il giocatore successivo sceglie da quale zona di offerta prendere le carte per poi offrirne due a sua volta e si continua finchè il primo giocatore del turno ha potuto compiere l’ultima scelta.
La fase di Progettazione, nella quale i giocatori sfruttano le carte ricavate dalla fase di scelta. Ogni carta può essere messa in costruzione o riciclata. Se la carta viene riciclata questa viene scartata e viene ottenuto il Bonus di riciclo riportato sulla carta stessa.
La fase di Produzione, durante la quale i ducati dei giocatori producono le proprie risorse (materiali, popolazione, oro, esplorazione).
L’ordine di produzione dei materiali è fisso. I materiali prodotti devono essere posizionati sulle carte in costruzione o nella zona Alchimia delle carte ducato. I cubi prodotti una volta posizionati su una carta non possono essere spostati e non possono essere tenuti da parte per le fasi o i round successivi.
Quando una carta è stata costruita, le risorse utilizzate vengono rimesse sulla plancia e la carta viene spostata dalla zona di costruzione a quella di produzione direttamente sopra la carta del ducato.

I cubi rossi (o Krystallium) possono essere prodotti da carte speciali o pagando 5 risorse dalla zona Alchimia della carta del ducato. Questi cubi possono essere usati al posto di qualsiasi risorsa (tranne i soldati).

Il gioco continua fino al quarto round, alla fine del quale vengono verificate le condizioni di vittoria del modulo giocato e vengono sommati i punti di ogni carta costruita nel ducato e sottratti i punti per le carte calamità raccolte.
Il giocatore con il ducato più ricco e prospero vince la partita.

La scatola contiene:
Il modulo solitario, necessario per la modalità relativa
Il modulo minaccia, semplici meteore infuocate non vi bastano? Ecco per voi orde di ratti giganti, giganti di ghiccio, ombre o ladri per infestare il vostro regno
Il modulo consiglieri, che vi permettono di sfruttare le abilità speciali di questi personaggi
Il modulo missioni, che vi impone di aver completato almeno la missione finale della carta Missione per poter concorrere alla vittoria. Se nessuno dei due sfidanti è riuscito a farlo… Perdete entrambi!

Chi dei due duchi riuscirà a sviluppare il territorio più prospero? Sarete in grado di sviluppare i giusti edifici o il vostro ducato sarà colpito solo da calamità?

COSA NE PENSANO GB & SCHICCIA?

Cosa ne pensa GB⁠:⁠

Mi concentrerò nel descrivere questo gioco senza paragonarlo al “fratello maggiore”.
I giochi per due giocatori sono sempre molto particolari perchè devono concentrare e intensificare l’esperienza di gioco.
Questo gioco di carte presenta delle meccaniche molto belle, ma che forse mescolate tutte insieme non sono riuscite a colpirmi.
Le fasi di Progettazione e Produzione sono quelle che riescono a stimolarmi maggiormente, mentre la fase di Scelta, che è anche quella iniziale del gioco, non riesce a convincermi del tutto. In questa fase infatti si mescola un gioco di strategia e bluff in cui però si condiziona pesantemente il gioco senza riuscire realmente a seguire una strategia. Spesso infatti si finisce per “perdere di vista” le carte che si hanno già raccolto, soprattutto se coperte.
Probabilmente proprio per come è sviluppato il gioco, durante la fase di scelta trovo molto difficile sviluppare una strategia efficace e si rischia di ritrovarsi oltre metà partita a “barcamenarsi” fra le carte, cercando di capire come catturare le carte di interesse ed evitare che l’altro le scelga o le prenda al posto nostro. Durante le partite mi trovavo poi ad aver ingranato il sistema appena al terzo turno… La partita finiva e io avevo la sensazione che fosse finita “a metà”.
Questo gioco è sicuramente un titolo molto interessante, ma che però non è riuscito a convincermi del tutto.

Pro:⁠
– L’aspetto visivo del gioco è veramente molto bello e curato. Le illustrazioni sono tutte molto belle e le icone sono facilmente leggibili sulle carte. Tutta la grafica del gioco è di alto livello
– Il sistema di gioco nelle fasi di costruzione e raccolta delle risorse lo adoro. Bisogna ben calcolare le risorse che si possono produrre e magari studiare quali edifici costruire in modo da concatenarli al meglio
– Il regolamento è scritto in maniera molto chiara con delle ottime spiegazioni sia per le carte che per i moduli di gioco e con utili approfondimenti alle regole
– La grande rigiocabilità grazie sia all’alto numero di carte sia ai moduli che variano il modo di approcciare il gioco
– Altissima interazione con l’avversario
– Un gioco pensato per due giocatori! Chissà perchè adoro i giochi per due giocatori 😛

Contro:
– La plancia occupa molto spazio ma non ha una vera funzione indispensabile al gioco e finisce per ingombrare sia nella scatola che sul tavolo
– La scatola eccessivamente grande per un gioco di carte. Sicuramente la sua dimensione è legata anche a quella della plancia
– La meccanica che mescola strategia e bluff nella prima fase non riesce a convincermi del tutto

Cosa ne pensa Schiccia⁠:⁠

It’s a Wonderful Kingdom è un gioco diviso in due parti. Ci sono una fase di selezione e pesca delle carte che con difficoltà ed anche ricorrendo ad una grande dose di bluff veicolerà la pianificazione successiva, e una seconda fase più scorrevole il cui scopo è cercare di ottenere qualcosa di buono dalle carte ottenute in precedenza.
Superficialmente la sensazione è quella che bisogna sistemare delle carte prese a casaccio, ma i moduli aggiuntivi, che fortunatamente sono obbligatori, possono aiutare a guidare la propria strategia.

Pro:⁠
– Le illustrazioni sono molto belle sia sulle carte sia sulla plancia
– Piacevole le fase di progettazione e produzione
– I moduli aggiuntivi permettono di superare un po’ la casualità della fase di scelta

Contro:
– La plancia principale è abbastanza superflua, tutto sommato
La fase di sceltà è piuttosto caotica
– Regolamento abbastanza chiaro, ma impaginato in modo da farlo sembrare confusionario
– I gettoni con cui completare le missioni… Stavamo per buttarli via pensando fossero un anonimo ritaglio della fustella.

GB è una delle due entità che si nascondono dietro il progetto GiochiAmo in due visibile anche su Instagram e Facebook. Nat* in terra di confine e cresciut* con le idee sempre ben confuse. Da grande avrebbe voluto fare solo cose belle… Nessuno l´ha informat* che è cresciut*, quindi l*i continua a provarci. Ama alla follia la sua macchina fotografica, la sua collezione di giochi e Schiccia, non per forza in quest´ordine. Quando prova un gioco di ruolo di solito il suo PG muore male, quando si siede davanti a un gioco da tavolo diventa onnivor* soprattutto se riesce a far provare un nuovo gioco a un amico, quando prova un videogame il divano deve essere fissato al pavimento. Il suo motto è “Parlo di quello che amo… Ma non sono un* espert*”
Schiccia è la metà più schicciosa del progetto GiochiAmo in due nato su Instagram e Facebook. Adora riassaporare cose vecchie, ma anche provare cose nuove, e talvolta perfino crearne qualcuna… Sia nella vita sia nei giochi da tavolo. Si annoia facilmente, ma quasi mai davanti ad un boardgame. Ama GB, ma non solo perché serve avere qualcuno per i giochi da due giocatori. Coi giochi di ruolo ha un rapporto molto strano… Assapora con gioia le lunghe campagne di quelli cartacei e l’esperienza immersiva dei larp… Ma si stufa subito con quelli videoludici. Il suo motto è “Perché devo essere seri*? Lo faccio già nel resto del tempo...”