Santorini – Recensione Gioco da Tavolo – GiochiAmo in Due
Sulla scatola di Santorini c’è scritto “gioca come un mortale, vinci come un dio”
Per noi dovrebbe essere “gioca come un mortale, divertiti come un eroe”
IL GIOCO IN BREVE
Santorini è un gioco di pura strategia e altamente accessibile. I giocatori interpretano i panni di un giovane dio o dea greca in competizione per aiutare i cittadini dell’isola nella costruzione di un bellissimo villaggio nel mezzo del mare Egeo.
(descrizione presa dal sito dell’editore)
Autore: Gondor Hamilton
Grafica: Lina Cossette & David Forest
20 min
2-4 giocatori
8+
Pubblicato da Roxley
Testato con amore
COME GIRA?
Lo scopo del gioco è quello di riuscire a far salire uno dei tuo lavoratori al terzo livello durante il proprio turno, ma se durante il proprio turno non si è in grado di muovere e costruire si perde istantaneamente.
A inizio partita al centro del tavolo viene posizionata la plancia. Ogni giocatore sceglie due lavoratori dello stesso colore. A iniziare è sempre il giocatore più giovane. I due giocatori posizionano i propri lavoratori su caselle a scelta della plancia.
Durante il proprio turno ogni giocatore deve muovere e costruire (sempre in quest’ordine) con uno dei propri lavoratori.
Il lavoratore si può muovere di una sola casella in ogni direzione (anche diagonali) e durante il movimento il lavoratore può salire di un livello, scendere di qualunque numero di livelli o fare un movimento rimanendo sullo stesso livello.
Il lavoratore deve costruire un blocco o una cupola su una casella libera adiacente a quella in cui si è mosso il lavoratore.
Si può costruire posizionando il blocco successivo su qualsiasi livello. Una torre con 3 blocchi e una cupola è considerata completa.
Il gioco continua finchè uno dei giocatori non vince o perde istantaneamente.
Se si vuole rendere più vario il gioco possono essere aggiunte le carte dei (ed eroi). A inizio partita ogni giocatore sceglie una carta che conferisce un particolare potere ai propri lavoratori.
Riuscirete a far ammirare ai vostri lavoratori il panorama dall’alto di una torre di tre piani o vi fermerete a costruire le fondamenta delle torri?
COSA NE PENSANO GB & SCHICCIA?
Cosa ne pensa GB:
Mi piace molto questo gioco. Il risultato delle partite non è mai scontato anche se dipende molto dall’avversario che si ha davanti.
Anche questo gioco è uno di quelli che mi appassiona e che, finita una partita, mi fa venir voglia di giocarne un’altra.
La velocità della partita dipende moltissimo dall’avversario e dalla sua abilità e più lo si gioca e più si diventa abili… Esattamente come con gli scacchi!
Pro:
– Facile da imparare, le regole sono veramente pochissime e la bellezza di questo gioco in parte è legato anche alla sua semplice eleganza
– Altissima rigiocabilità, cambia avversario o strategia e il gioco evolve
– Veloce da intavolare, apri la scatola e sei già pronto a giocare
– Box delle dimensioni giuste, adoro le scatole delle giuste dimensioni
– Altissima interazione fra i giocatori
Contro:
– A mio avviso le divinità non mutano il gioco e non aggiungono nulla, anzi alcune sono piuttosto inutili
Cosa ne pensa Schiccia:
Santorini è… Praticamente una versione moderna degli scacchi. È una sorta di scacchi molto meno snob, con regole più semplici eppure che obbliga allo stesso modo a prevedere ed anticipare le mosse dell’avversario. Sebbene la scogliera che regge la plancia non serve a niente, l’isola che viene man mano edificata fatta di casette bianche e blu ha un fascino innegabile e vale i proverbiali soldi del biglietto, così come le miniature dei giocatori. Le carte delle divinità aggiungono un po’ di varietà, ma non sono necessarie per godersi il gioco. Mi chiedo se lo vendano come souvenir a Santorini, secondo me dovrebbero.
Pro:
– Scacchi senza essere scacchi
– Bello da vedere
– Semplice e veloce eppure molto profondo
– Sul serio, ma lo avete visto che bello che è?
Contro:
– Per quanto bellissima, la scogliera in plastica non aggiunge assolutamente nulla al gioco ed occupa posto nella scatola
– La scatola ha le regole in svariate lingue, ma solo quelle in inglese sono stampate a colori.
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