Speciale Modena Play 2021: La mia fantastica prima volta!

Dopo la bellissima esperienza al GiocAosta di metà agosto e dopo due settimane di meritate vacanze, riprendo l’auto e parto da Torino in direzione Modena Play 2021. Per la prima volta riesco finalmente ad andare alla fiera italiana per eccellenza dei giochi da tavolo e, facendolo da “divulgatore”, le sorprese e le cosa da ricordare sono state veramente tante. E quindi, tra giochi, amici, tigelle e green pass, vi racconto la mia prima esperienza al Modena Play!

A 38 anni suonati e con alle spalle circa un anno e mezzo di divulgazione ludica, sono riuscito finalmente a dedicare due giorni al Modena Play, anima e corpo per fare tutto ciò che è stato possibile fare in quel weekend (4 e 5 settembre 2021). La fiera in realtà è iniziata già venerdì 3, ma per motivi di lavoro sono riuscito a muovermi solo sabato alle 6 di mattina. Fatto il check-in a Reggio Emilia (comodo, a neanche 20 minuti da ModenaFiere), alle 9 mi trovo già in coda fuori dai padiglioni. Una coda incredibilmente lunga ed ordinata, sintomo che forse stiamo riuscendo a tornare ad una vita quasi normale. Avevo l’accesso stampa preferenziale, ma l’emozione me lo ha fatto completamente scordare! Domenica, invece, me ne sono ampiamente ricordato.

In coda per entrare….

Prima di entrare, c’era l’ormai controllo di rito del green pass, cosa di cui dovremmo abituarci probabilmente ancora per un po’ di tempo e motivo per cui (penso io) non c’è stato il “pienone” alla fiera, ma si è riusciti sempre a spostarsi all’interno senza troppe difficoltà. Un dettaglio non da poco per chi è riuscito ad esserci. Sì, qualche coda per entrare negli stand di alcune case in cerca di approfittare di alcuni succosi sconti c’è (vedi Asmodee e DV Giochi/Ghenos Games), ma nulla di particolarmente eclatante.

Ma perchè ho deciso di andare a Modena? Lo ammetto, il primo motivo è stato quello di poter conoscere tutti gli amici e “colleghi” del settore con cui da circa 18 mesi ci sentiamo solo tramite chat, post o alcune sporadiche live. La voglia di avere il contatto con le persone è irrefrenabile, il giocare insieme, condividere un pasto insieme, ridere, scherzare o solo un abbraccio liberatorio (sempre in totale sicurezza, sia chiaro). Poi, ovviamente, la possibilità di provare tanti giochi, non contando il contatto finalmente umano con molti editori, anch’essi fino ad ora sentiti solo via mail o Instagram.

Fatta questa piccola (per modo di dire) premessa, passiamo alla fiera vera e propria: due padiglioni enormi più altre zone più piccole, oltre 110 espositori, un trionfo di giochi da tavolo, giochi educativi, giochi con miniature e giochi di ruolo. Grazie alla gentilezza e la professionalità di tutti gli addetti ai lavori presenti all’interno dei padiglioni, è stato possibile provare decine e decine di giochi: nuovi e non, italiani e non, protitipi, versioni quasi ufficiali, partecipare a tornei e chi più ne ha più ne metta!

La fantastica organizzazione del comitato del Play 2021 ha poi permesso di fare tutto questo in sicurezza, cosa per cui vale pena spendere ogni complimento possibile!

Nei miei due giorni (uno e mezzo per essere precisi), ho avuto la fortuna di provare una buona quantità di titoli, i quali mi hanno convinto praticamente tutti: Mantis Falls della Fever Games, Khora: Rise of an Empire di Mancalamaro, Shinkanse: Zero Kei di Tesla Games e un titolo straniero allo stand di Fantasia Store, ovvero War of Whispers della Starling Games. Se volete saperne di più su questi titoli, potete teletrasportarvi sul mio profilo Instagram “AleBoardGamer” e leggere tutte le mie impressioni!

Ma l’esperienza più bella dal punto di vista “professionale” (passatemi il termine forse un po’ forzato), l’ho vissuta allo stand della Little Rocket Games, per il quale ho avuto il piacere di fare il dimostratore per oltre tre ore. Sono stato precedentemente contattato per aderire alla loro bellissima iniziativa, con il quale hanno invitato altri amici divulgatori come me a giocare ed intrattenere il pubblico. Con sommo orgoglio, sono stato scelto per dimostrare in anteprima assoluta Cascadia, il nuovo titolo dell’autore di Calico, che uscirà prima della fine di quest’anno (2021, ndr). Non conoscevo Cascadia non avendoci mai giocato, quindi mi sono trovato a doverlo imparare in pochi minuti perchè toccava a me!

E’ stato tutto molto frenetico e divertente ed alla fine tutto è andato alla grande. A botte di quattro per tavolo, sono riuscito a far giocare venti persone, con il quale ho avuto il piacere di divertirmi come se stessi giocando la partita insieme a loro. La cosa che più mi ha riempito di orgoglio, oltre al fatto di essere lì, è stato il fatto di essere stato riconosciuto da gente “estranea” per il lavoro che faccio (in primis per i miei video tutorial sul mio canale Youtube “La Ludoteca di AleBoardGamer”), con tanto di complimenti e domande: questo è probabilmente il più bel riconoscimento per quello che faccio quotidianamente con i giochi da tavolo. Al tavolo della Little Rocket Games, sono poi riuscito anche a vedere Chai, titolo in uscita verso inizio ottobre 2021 e che credo sarà uno dei più giocati nei mesi a venire (un family-game divertentissimo e con materiali stupendi).

Ma come già detto, il mio Modena Play 2021 è stato soprattutto un modo per vedere amici, colleghi e conoscere gente nuova, una cosa che mi mancava tantissimo! Sono riuscito a godermi gran parte della fiera insieme a loro, giocare insieme a loro e cenare insieme a loro con delle tigelle emiliane che non erano mai abbastanza. Perchè alla fine, i giochi passano, ma queste esperienze di vita restano. Sempre.

Un grosso grazie a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede alla prossima recensione!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.