DUNGEON DROP – Gameplay – A caccia di tesori con lo Chef

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È tempo di scoprire gli ingredienti che caratterizzano questo piccolo dungeon crawler che si trasforma in continuazione ad ogni turno, vi regalerà partite sempre differenti, ma nella sua semplicità si nasconde qualcosa di geniale che vi impegnerà cercando di capire come ottenere il maggior numero di tesori senza subire l’ira dei nemici che abitano nelle profondità del dungeon.

Dungeon Drop è un gioco davvero intrigante e fuori dagli schemi, questo mi ha colpito perché riesce a coinvolgere il giocatore non solo con la mente ma anche con la vista ed il tatto, amalgamando in modo davvero unico tutte queste sue particolarità.

Siamo di fronte ad un gioco che è riuscito in una fortunata campagna Kickstarter lasciando il segno e permettendo alla casa editrice che lo produce Phase Shift Games di farsi conoscere in tutto il mondo.

Si tratta di un gioco leggero per 1 – 4 giocatori dalla durata di circa 20 minuti per un’età consigliata di 8+ dall’autore Scott R. Smith, in Italia il gioco è pubblicato da Raven.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio per capire come funziona Dungeon Drop.

Il gioco è tutto contenuto all’interno di una piccola scatola a forma di cubo con tantissimi cubetti colorati di diverse dimensioni che rappresentano gemme preziose, mostri, pozioni, forzieri, chiavi ed i pilastri che saranno i punti cardine per creare le nostre stanze personali da cui recupereremo i tesori.

Il tutto insieme a numerose carte che sono gli immancabili eroi da poter scegliere per iniziare l’avventura, ognuno dei quali avrà a disposizione la sua abilità razziale ed un’ abilità di classe, scelta casualmente tra quelle presenti.

Inoltre ad ogni giocatore verrà assegnato anche un obiettivo unico e personale da portare a termine durante la partita, questo darà anche una componente asimmetrica al gioco.

All’inizio della partita, dopo aver scelto casualmente personaggio, classe ed obiettivo, verranno lanciati tutti i cubetti più piccoli ad un’altezza di circa 15/30 cm in modo tale da spargerli sul tavolo creando così il nostro dungeon che continuerà a mutare turno dopo turno.

I cubi più grandi rimarranno nella riserva e verranno lanciati ad inizio turno di ogni giocatore durante la fase esplorazione.

La partita è piuttosto veloce perché abbiamo a disposizione solo tre turni di gioco ciascuno, per cui dobbiamo ottimizzare le opzioni a nostra disposizione.

I personaggi si attivano in base alla propria iniziativa, chi ha quella più bassa è il primo giocatore, dopo il primo turno avrà l’iniziativa invece chi avrà recuperato meno cubetti avendo lo zaino più leggero.

Dopo la prima fase di esplorazione si può agire utilizzando o l’abilità della propria razza o quella della propria classe, intervenendo in qualche modo (anche fisicamente sposando cubetti) all’interno del dungeon stesso.

Nell’ultima fase, quella vera e propria in cui razzieremo il dungeon, cercheremo di costruire virtualmente una stanza tra tutti quei bei cubetti colorati, utilizzando i pilastri (cubetti grigi), prendendo come punto di riferimento tre di questi pilastri e creando un triangolo, raccoglieremo così tutto ciò che si trova al suo interno, ma occhio perché oltre che tesori capiterà di raccogliere anche mostri che vi faranno punti ferita limitando poi le vostre scelte future.

Alla fine del terzo turno di ciascun giocatore si andrà al conteggio dei punti generici e quelli indicati sull’obiettivo personale, manco a dirlo chi avrà più punti risulterà il miglior avventuriero ed esperto di dungeon.

Che dire ragazzi, l’abbiamo provato e riprovato e ne siamo rimasti davvero piacevolmente colpiti, piuttosto unico nel suo genere e questo è sicuramente un punto a suo favore, per altro ha una modalità solitario ben realizzata e molto divertente che vi consiglio di provare.

Ma per togliervi ogni dubbio a riguardo vi invito a guardare il nuovo video gameplay dello Chef che sfida nuovamente la sua acerrima rivale Claudia a Dungeon Drop.

Un grazie a Phase Shift Games per la disponibilità.

Se avete proprio quella voglia di dungeon e non potete farne a meno, ricordatevi che c’è sempre l’amico Stefano del Blasone Shop Giochi e Modellismo che vi accontenta ed esprime i vostri desideri ludici come nessuno.

Grazie

Angelo Lo Chef Ludico

Angelo Minestrini è noto come "Lo Chef Ludico" - Perugino d.o.c. classe '69, vive a Roma dove lavora come capo Gastronomo; Nerd senza ritegno, appassionato di videogiochi, musica anni '80 e retrowave, serie tv e cinema. Da tempi immemori coltiva una grande passione per i giochi da tavolo che ora condivide nel suo canale come Youtuber, Blogger e da qualche anno anche come Game Designer. "Il gioco ci mantiene giovani, sa regalare divertimento ed emozioni ed è come un buon piatto casereccio, se lo consumi con gli amici ha più gusto!!!"