Destiny 2: Ombre dal profondo – Recensione – PC, PS4, Xbox One

Destiny 2: Ombre dal profondo – recensione di Alessandro “Venomus” Montenegro

È ormai noto che la Bungie curi i propri giochi attraverso la pubblicazione regolare di nuove patch e di DLC che aggiungono nuovi territori, nuovi raids, nuovi set e via dicendo ai prodotti. Dal primo Ottobre, Destiny 2 è sbarcato definitivamente sulla piattaforma Steam (ed è gratis quindi vi direi di farci un pensierino) e, assieme a questo evento, è stato ufficialmente rilasciato per PC il loro nuovissimo DLC: Shadowkeep, che in Italia è Ombre dal profondo! Scopriamolo assieme…

 

Destiny 2: Ombre dal profondo – Il suo valore morale

A differenza del brand di Halo (sviluppato assieme ad Activision), Destiny è al 100% proprietà intellettuale della Bungie (soprattutto dopo la totale divisione da Activision).

Il DLC Shadowkeep rappresenta un nuovo inizio per Bungie e un cambiamento abbastanza radicale per Destiny 2. Nonostante questo DLC, di base, non aggiunga niente di particolarmente interessante (questo lo vedremo dopo), in realtà rappresenta il passaggio di Destiny ad un vero e proprio MMO: l’unione tra multiplayer e free-to-play ci consente di immaginare un universo che in poco tempo si espanderà a dismisura dal punto di vista di una community che inoltre si diversificherà ed oltre a questo Bungie ha anche inserito nuove meccaniche tipiche dei multiplayer free-to-play, come il battle pass stagionale che andrà a diversificare anche le future modifiche che saranno implementate sul gioco.

Destiny 2: Ombre dal profondo – Passi e contrappassi

Tralasciando il suo valore morale, Shadowkeep è stato forse troppo soggetto all’hype, al punto da risultare quasi banale al videogiocatore (che lo paragonerà magari ad altri DLC come Forsaken, uscito nel 2018).

Shadowkeep, però, attacca direttamente il cuore dei giocatori veterani facendo leva sulla nostalgia e inserendo, come nuovo territorio, la Luna del primo Destiny (parliamo di 5 anni fa, del 2014) con una serie di missioni davvero belle, ma che proprio per il loro stretto legame al passato finiscono per dare al tutto un senso di ripetitività che lascia l’amaro in bocca.

La storia delle Ombre dal Profondo si aggrappa principalmente sulla nostalgia del giocatore più assiduo della narrazione di Destiny, dato che certi riferimenti potranno capirli solo quest’ultimi.

Tuttavia, una nota di merito va per il ridisegno del territorio, che è diventato molto più realistico e spaventoso rispetto alla versione del predecessore. Oltre a questo, vi è il classico inserimento di nuovi set di armature e armi, ma va anche visto il contrappasso da pagare… E’ infatti onnipresente la sensazione che la necessità del farming sia oltremodo eccessiva, proprio per poter farmare i suddetti oggetti e l’unica consolazione è che sarà proprio questo farming a portare all’esplorazione quasi totale della vasta area di gioco.

Alla fine, Destiny 2: Shadowkeep è un DLC nella media che sarà apprezzato totalmente dai veterani del brand Destiny. Nonostante ciò, il DLC si fa decisamente giocare e decisamente diverte (come tutto il gioco, del resto).

 

Destiny 2: Ombre dal profondo – Giocabilità sempre al top…

Per quanto riguarda la giocabilità siamo sempre al top per questo genere di giochi. Destiny 2 in questo DLC si fa apprezzare ancor più sotto il profilo tecnico e tattico. Inoltre, le migliorie inserite appaiono convincenti.

Buona la possibilità di personalizzazione quasi totale di armi e armature, ottima la scelta dell’aumento al livello 960 del cap di luce, con l’interessante utilizzo dei manufatti, che permetteranno anche di andare oltre il tetto, salvo poi resettarsi alla fine di ogni stagione.

Manufatti interessanti anche sotto il profilo perk, in quanto ne sbloccheremo alcuni essenziali alla nostra sopravvivenza in determinati tipi di missioni.

Aggiunte nuove modalità di uccisione dei nemici in fin di vita ed aggiunti anche dei nemici dotati di speciali protezioni distruggibili solo mediante determinate armi o tecniche.

Ottima anche la nuova incursione, Il Giardino della Salvezza, con un livello di sfida elevato, ma non impossibile che ci ha catturato notevolmente.

Insomma in fin dei conti questa mini rivoluzione di Destiny 2, con l’uscita di questo nuovo DLC e l’approdo su Steam ci ha soddisfatti, seppur non ci abbia esaltati al massimo, ma ci sentiamo di consigliare lo sbarco lunare!

 

Alessandro "Venomus" Montenegro: videogiocatore di sesta generazione, classe 2001, abitante del profondo Sud. Amante, oltre ai videogiochi, anche di film, serie TV e musica. FACEBOOK - YOUTUBE