EA verso il cambiamento: Anthem ha deluso, qualcosa non va!

EA Anthem – news di Valentina “AkemiMas” Malara

Electronic Arts ha fatto sapere durante la conferenza sul bilancio del Q4 del FY2019, che Anthem, la più grossa uscita dell’anno per il publisher, non ha rispettato le aspettative.

 

Sebbene l’azienda abbia ri-confermato il suo sostegno al gioco e a Bioware, questa presa di consapevolezza le ha fatto capire di dover trattare diversamente in futuro i giochi di questo tipo.

“Non è solo una sfida di EA, ma di tutta l’industria videoludica” ha dichiarato il CEO Andrew Willson, riferendosi alla realizzazione di un gioco open-world su larga scala come Anthem; “Si è passati da un gioco tra le 40 e 80 ore in-game offline come doveva essere inizialmente ad un gioco tra le 40 e le 80 ore offline con in aggiunta 300 ore online con altri giocatori!”.

Willson ha aggiunto che il lancio andrebbe modificato, prendendo esempio da come si gestisce la cosa in Asia: il gioco viene prima rilasciato in accesso anticipato, per ricevere le idee degli utenti e permettere quindi ad EA di osservare, valutare e modificare qualcosa qualora sia necessario; in America ed Europa invece si è vincolati ad una mentalità “antica”, che prevede la creazione di grande hype che spinga in su le vendite.

“Vogliamo cambiare il modo di comunicare con i giocatori, per poter garantire un’esperienza migliore” ha inoltre affermato il CEO; “Cambiare l’approccio frontale con publisher ed utenza garantirà dei risultati maggiormente apprezzabili!”.

Concordate con quanto affermato da Willson o preferite i lanci “secchi” del nostro bel continente? Noi pensiamo che, sebbene in Asia questa pratica dell’Early Access sia più utilizzata, in Europa sia altrettanto utilizzata ora, soprattutto per il mercato indie… E’ forse l’industria videoludica di un certo spessore a non essere al passo con i tempi, non i continenti, non trovate?

Fonte: pcgamer.com

 

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