Danganronpa V3 Killing Harmony – Recensione – PS4, PC

Danganronpa V3 Killing Harmony – recensione di Valentina “Akemimas” Malara

Danganronpa V3 Killing Harmony è la terza iterazione di una delle serie di visual novel più apprezzate nel paese di origine, ovvero il Giappone, ma anche nel nostro occidente sempre un po’ restio nei confronti di titoli di questa tipologia. Sviluppato da Spike Chunsoft e rilasciato in data 29 Marzo 2019 insieme ai due precedenti titoli della serie all’interno della Trilogy, Killing Harmony si propone come uno dei capitoli più riusciti del brand… Andiamo a vedere cos’ha in serbo per noi!

 

Danganronpa V3 Killing Harmony – Che il gioco abbia inizio!

Kaede Akamatsu si risveglia avvolta da un buio fitto e apparentemente impenetrabile: seguendo il suo istinto, si apre un varco verso la luce, ruzzolando a terra e ritrovandosi in un’aula scolastica e realizzando di essere stata segregata in un armadietto.

Un grosso monitor è installato sopra la lavagna, le finestre sono serrate dal filo spinato e altri ragazzi, piano piano, fanno la sua conoscenza, confusi e disorientati almeno quanto lei.

Ben presto faranno tutti la conoscenza di Monokuma, l’orso iconico della serie, accompagnato dai suoi “figlioletti” altrettanto inquietanti e che sapranno spiegare agli scontenti ospiti perché si trovano lì: il programma per “Talenti Unici” prevede che solo due di loro possano tornare alla vecchia vita, mentre tutti gli altri periranno fra le mura della scuola… Che il gioco abbia inizio!

Questo è solo l’incipit di una storia che, basandosi molto anche sull’interazione del giocatore, avrà numerosi risvolti e colpi di scena, come qualsiasi racconto nel cui mezzo vi si ritrovi Monokuma!

La bellezza di una serie come Danganronpa è che tutti i fattori narrativi vengono amalgamati per dar vita ad un mix sopraffino: la psicologia dei personaggi va studiata per comprenderli a fondo e capire se ci stanno fregando o meno, il carattere sarà fondamentale nella “coesistenza” fra le mura della scuola, le espressioni e le “movenze” potrebbero svelare numerosi dettagli sulle intenzioni di uno dei partecipanti al gioco ecc.ecc.

Le battute sono sempre ben scritte e sarà un piacere per il giocatore interagire con i vari personaggi, tutti diversi ed enigmatici!

Non possiamo rivelarvi di più, essendo Danganronpa un titolo interamente narrativo rischieremmo di rovinarvi le sorprese che la produzione ha in serbo per voi, ma sappiate che questo V3 ci è sembrato all’altezza dei precedenti e che saprà sicuramente sorprendervi a più riprese.

Danganronpa V3 Killing Harmony – Un processo di verità e bugie!

Da un punto di vista ludico, si tenga presente che Killing Harmony è una visual novel con elementi di interattività e che, di conseguenza, la formula di gioco non è certamente quella di un action-adventure o di un GDR!

Ogni capitolo si suddivide in tre fasi, il “Free Time”, l’ “Investigation” ed il “Class Trial”.

Durante il tempo libero lo studente potrà esplorare l’edificio, stringere legami con gli altri personaggi e cercare i piccoli Monokuma sparsi per la zona, oltre che le “monete Monokuma” spendibili per comprare regali e rafforzare le partnership con i comprimari.

I rapporti di amicizia saranno importanti per la fase processuale, dove sfruttando i “frammenti” di legame ottenuti potremo potenziarci ed avere la meglio… Ma di questo parleremo fra poco.

La fase investigativa si avvia nel momento in cui viene rinvenuto un cadavere: durante questa fase dovremo raccogliere le testimonianze degli altri ragazzi, interrogarli, formulare le ipotesi e raccogliere prove sulla scena del delitto tramite una schermata da “punta e clicca bi-dimensionale”.

La fase clou dell’esperienza è senz’altro la Class Trial: Monokuma richiamerà tutti gli studenti nella Sala del Giudizio, dove il colpevole dovrà essere identificato; dovremo partecipare ad un dibattito dove smascherare le bugie dei personaggi sarà di fondamentale importanza e per farlo ricorreremo al Dibattito serrato, dove scritte colorate presentate in rapida successione ci suggeriranno come impostare il discorso e quando sparare le nostre “cartucce di verità”.

Sarà necessario a volte mentire per poter arrivare alle giuste conclusioni, ma bisognerà farlo al momento giusto per evitare che ci smascherino e per far uscire allo scoperto il colpevole!

Il Class Trial presenta anche tutta una serie di minigiochi capaci di intrattenere il giocatore e, senza scendere nello specifico, ci teniamo a dirvi che sono uno più divertente dell’altro.

Danganronpa V3 Killing Harmony – Quanto è bello il doppiaggio originale.

L’impatto visivo è una delle peculiarità di Danganronpa fin dal primo capitolo: i color di questo Killing Harmony sono vivaci, resi ed utilizzati sapientemente ed uniti ad una grafica interattiva e occasionalmente 2D che regala un colpo d’occhio molto piacevole.

La sensazione spiacevole di trovarsi in un contesto sempre in bilico tra vita e morte è restituita anche dal comparto visivo, senza dimenticarci tuttavia del sonoro: il doppiaggio giapponese è ovviamente di elevata fattura, le canzoni presenti in-game vi entreranno in testa prepotentemente e diciamocelo, la localizzazione in lingua inglese è resa egregiamente, considerando l’infinità di testo e dialoghi da leggere e ricordare.

Peccato come sempre per la mancata traduzione in italiano che, purtroppo, potrebbe costituire un grosso problema per chi non mastica l’inglese.

Danganronpa V3 Killing Harmony – Trenta ore di dialoghi e colpi di scena… saranno troppe?

Sul piano delle longevità, Danganronpa V3 Killing Harmony può arrivare a durare anche più di trenta ore, a seconda di quanto il giocatore si concentri su scenari e personaggi.

Tuttavia, la pesantezza dovuta dalla formula della visual novel, abbinata al quantitativo di tempo da impiegare per concludere l’avventura, noi non l’abbiamo avvertita, essendo il gioco disseminato di input e stimoli.

È un gioco difficile Killing Harmony? No, ma anche sì. Fallire intuizioni e deduzioni potrebbe portare ad un finale non troppo felice, ma tutto sommato non vi è complessità nella formula e nella fase ludica, per cui ci sentiamo in diritto di dire che no, non è un gioco complesso.

Siamo riusciti a provare il gioco grazie agli editor di Nis America, in occasione dell’uscita della trilogia dedicata, contenente Danganronpa: Trigger Happy Havoc e Danganronpa 2: Goodbye Despair, oltre ovviamente al terzo capitolo di cui avete appena letto la recensione!

Amante di videogiochi e libri fin dalla nascita, ha poi sviluppato una grande passione per tutto ciò che è nerd. Originaria della terra del bergamotto e del piccante, vanta radici nordiche niente male e ha una passione irrefrenabile per il mondo animale. Logorroica e amante delle discussioni costruttive, datele un argomento di conversazione a vostro rischio e pericolo!