The Inner World – Recensione – PC, PS4, Switch

The Inner World – recensione di Ninni Quellochevipare

Un sempre più crescente numero di indie game stanno sbarcando su Switch, fra questi c’è un gioco veramente interessante, che è appena approdato sulla console Nintendo… Andiamo a scoprire questo The Inner World!

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The Inner World – Quando lo stile conta eccome…

The Inner World è stato sviluppato da Studio Fizbin, un piccolo team tedesco composto da 20 ragazzi.

Un’avventura punta e clicca che presenta un’interessante stile grafico e di animazione, che ci si aspetterebbe da un cartone animato.

Infatti l’aspetto grafico è uno dei punti di forza di questo prodotto videoludico, il gioco è interamente disegnato ed animato a mano.

C’è un perfetto equilibrio sia nella realizzazione dei personaggi, tutti unici, che nei fondali, ricchi di elementi bizzarri ma mai sopra le righe; il tutto poi è fuso con un’estrema armonia.

The Inner World – La Trama

Il mondo in cui è ambientato The Inner World è Asposia, dove i cittadini vivono all’interno del pianeta e dove non sono presenti leggi della gravità.

L’aria necessaria per respirare viene prodotta da tre fonti del vento, anche se purtroppo queste fonti all’improvviso si esauriscono e da esse vengono fuori delle creature (i Basiliani), che pietrificano qualsiasi persona gli si ponga davanti.

Nel panico più totale viene eletto dalla popolazione un monaco, tale Conroy, in difesa dei cittadini da queste creature malefiche.

Ma inizierà così un regime dittatoriale basato sulla paura che hanno le persone di questi Basiliani.

Infatti più ci addentriamo nella trama di questa storia e più incontreremo elementi di natura fascista,  di razzismo e di fanatismo sia politico che religioso, anche se il tutto è smorzato comunque da elementi umoristici.

Il nostro protagonista è Robert, un giovane Asposiano, che ha subito per tutta la sua vita i soprusi di Conroy senza rendersene nemmeno conto, non avendo metri di paragone con una vita dissimile dalla sua.

Per recuperare un tesoro perso da questo dittatoriale Mon

aco, Robert incontrerà tantissimi personaggi, tutti bizzarri ed assurdi, incontrando anche l’amore della sua vita Laura, una bad girl.

The Inner World – Gameplay

The Inner World è in tutto e per tutto una avventura punta e clicca vecchio stile, dove esplorazione e risoluzione degli enigmi sono alla base di tutto; chi ha giocato alle vecchie avventure della LucasArts, Day of the Tentacles o The Secret of Monkey Island, si sentirà da subito a proprio agio.

Interagendo con un oggetto potremo analizzarlo, raccoglierlo o combinarlo con altri presenti nel nostro inventario; cliccando invece su un personaggio potremo sia parlarci che esaminarlo.

Per proseguire nella trama e quindi passare al capitolo successivo della storia avremo bisogno di risolvere l’obiettivo principale dello scenario in cui ci troviamo. Inoltre oltre alla tipica interazione con gli oggetti ci sono altri tipi di enigmi sia deduttivi che musicali, infatti spesso saremo interpellati ad usare il nostro naso-flauto per la risoluzione di simpatici puzzle musicali.

Ebbene si, questa avventura punta e clicca, nonostante sia rimasta molto in sordina, combina tutti gli elementi che la compongono con un estrema armonia, ogni cosa ha un suo posto e si fonde perfettamente con gli altri elementi.

Il livello di difficoltà è medio-basso anche se ci saranno momenti, come in ogni avventura di questo tipo, che guarderemo fisso lo schermo non riuscendo a capire come proseguire nella storia, magari perché stupidamente ci siamo dimenticati di combinare due oggetti. Un altro punto di forza di questo titolo è l’accompagnamento musicale, di ottima qualità, sempre gradevole e mai fuori posto. Stesso discorso per il resto del comparto audio… I doppiaggi sono fatti in maniera magistrale, le voci sono in completa armonia con il personaggio che interpretano.

Che altro dirvi allora? Se vi siete persi i due capitoli di quest’avventura grafica nel 2013 e possedete una Switch, è il momento di acquistarla ponendo attenzione a quello che gli autori hanno voluto scrivere fra le righe, perché per quanto i temi sono trattati con fare molto umoristico le tematiche sono molto profonde e forti. 

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Ninny Padawan - Napoletana atipica, videogiocatrice cronica, divoratrice notturna di serieTV. Si dice possieda un Gremlin vivo, ma non si sa dove lo nasconda. Mangia pizza a colazione e condivide la sua vita videoludica con la perfida Sora Belarda! E' vulcanica ed ha sempre mille idee che le frullano per la testa. Il suo motto è: "Se non facessi così tanta cacca non avrei così tante idee!" CANALE TWITCH