The Hungering Deep – Abbiamo provato il primo DLC gratuito di Sea Of Thieves!

Merrick il pirata: protagonista del nuovo DLC di Sea Of Thieves

The Hungering Deep – articolo a cura di Leonardo VekkioNiubbo

In queste ore il forum ufficiale di Sea of Thieves ribolle di thread e commenti relativi a The Hungering Deep, primo DLC gratuito rilasciato da Rare a poche settimane dall’uscita di SoT… E non sono affatto tutte rose e fiori.

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The Hungering Deep – Il primo passo verso un titolo più completo o l’ennesimo fallimento?

Indubbiamente Rare è spettacolare nella sua capacità di creare l’hype, con effetti contrastanti sul pubblico dei giocatori del titolo dedicato al mondo dei pirati.

Vi sto per trascinare in un’analisi tecnica, ma anche emotiva, dell’espansione appena aggiunta, tenendo bene in mente le quote percentuali di ciò che rende un titolo di successo o meno, che secondo me sono 60% relative alla reale capacità di sviluppo e programmazione dei developers e 40% relative alla community di players che si trovano ad interagire con un prodotto.

Microfost ha obbligato Rare a tirare fuori il gioco perché in profondo ritardo rispetto alle date programmate e bla bla bla. Tutte cose che ormai sappiamo:

“Il gioco non vale 70€”

“Ma come, il gioco è utilizzabile anche con Game Pass per un mese a prezzo stracciato e poi per il resto dei nostri giorni a prezzi bassissimi in concomitanza con la possibilità di giocare una pletora di altri titoli”

“Il gioco è meraviglioso e guai a chi me lo tocca”

Appunto, un sacco di punti di vista contrastanti, anche grazie al fatto che il gioco è finito in mano a centinaia di migliaia di giocatori in tutto il mondo. Ma andiamo per ordine.

The Hungering Deep – Che cosa aggiunge la nuova espansione?

Andando per ordine di ciò che è presentato anche nelle Release Notes:

  • Il Topo di Sentina: questo corpulento nuovo amico, abitatore di tutte le taverne degli avamposti (tasso alcolico?), ci introduce alla Campagna principale del nuovo DLC. La sua figura, ad ogni modo, non rimarrà secondaria una volta che avrete concluso questa prima avventura: il topo di sentina sarà da qui in avanti la nostra fonte per attivare tutte le prossime campagne periodiche, si parla di una a settimana, a regime, in autunno o inizio inverno prossimi. Sarà vero?
  • Una nuova minaccia: Molte erano le voci sulla nuova minaccia che avremmo dovuto affrontare nei mari di SoT, ma alla fine tutti convergevano sull’arrivo di un megalodonte. Non penso ormai che sia spoiler annunciare che… Sì, combatterete contro un megalodonte!
  • Il Megafono: “Partecipanti 2 milioni, per la questura 100.000!”. No, non si tratta di uno strumento per incitare le folle a protestare contro l’insipienza degli sviluppatori Rare, bensì di un utile aggeggio pieno di denti di squalo che permetterà, di fronte ai limiti spaziali del pulsante audio per parlare a tutti, di far arrivare la propria voce molto più lontano. Starà a voi decidere come utilizzarla: per trovare nuovi compagni con i quali affrontare Meg? (bisogna essere almeno in 5 per farlo) Per avvisare chiunque che non si fanno sconti e che attaccheremo a vista qualsiasi cosa galleggi sulle onde? Per chiedere pietà visto che si naviga da soli e con un pad che funziona pure male? Sbizzaritevi.
  • Le banidere sul pennone: Alza la tua bandiera, che sia bianca immacolata, a scacchi, blu, rossa, crociata ecc. ecc. Questo oggetto, che si pensava dapprima potesse essere anche totalmente customizzato, è una delle feature che ha spaccato in due la comunità di giocatori. Le bandiere, infatti, non hanno spiegazione. Molti si chiedono se fosse giusto legarle a specifici mood di gioco oppure lasciare, com’è adesso, che ognuno interpreti la bandiera del vicino come meglio crede, al netto di ricordare a tutti che si gioca in uno spietato ecosistema di pirati.
  • Il Tamburo: Mai più senza. Delizioso, si accompagna con il fischiettìo del nostro pirata, suona tutto il repertorio già presente per gli altri strumenti e svolge un ruolo fondamentale nel completamento della campagna del Megalodonte. Dopo, rimarrà imperituro tra i nostri oggetti per puro diletto, a meno che…
  • I Tatuaggi: Tanti, tanti tatuaggi. Sono state introdotte 3 distinte serie di tatuaggi, contenenti una quindicina circa di disegni ciascuna, più un tatuaggio bonus che sbloccheremo al termine della campagna squalesca. Aspettatevi di vedere molti pirati a petto nudo, un po’ perché senza abbronzatura che pirati siamo? Un po’ perché mica vorrete tenere nascoste le vostre meravigliose calcomanie sotto a una giacca, seppur bella?
  • Le Cicatrici: Abbiamo fatto tutti la rincorsa a storpiare i nostri corpi di pirati: ci siamo accecati e poi messi la benda, ci siamo amputati vari arti per aggiungere gambe di legno e uncini. Mica vorrete risparmiare sul resto del vostro corpo? Sotto con tagli e taglietti. Ho un bravo chirurgo da suggerirvi.
  • Varie ed eventuali: Un nutrito gruppo di nuove aggiunte estetiche. Siccome a metà dei players piacciono da impazzire e all’altra metà non interessano per niente, non ne parliamo qui. Chi vorrà, vedrà.

la cartina di Sea of Thieves con i nomi delle prossime espansioni

The Hungering Deep – La Campagna del Megalodonte

The Hungering Deep, come detto più volte, è soltanto il primo di una serie di espansioni gratuite che Rare metterà a disposizione dei giocatori di Sea of Thieves. Durante l’estate (date ancora non precisate) usciranno anche Cursed Sails, che dovrebbe aggiungere nuove tipologie di barche, e Forsaken Shores che invece dovrebbe aggiungere un nuovo pezzo di mappa esplorabile e giocabile.

Si parlava di co-op e co-op è stato! La campagna inizia con un fremito di emozione nella taverna del primo avamposto dove vi troverete appena loggati. Il topo di sentina racconta un sacco di fanfalucche ma poi ci invita ad andare a visitare il buon vecchio Capitano Merrick, che troveremo a Sud Ovest di Shark Bay Cove.

A questo punto si presenta il primo dei problemi: secondo voi quante persone hanno loggato, dal momento dell’uscita del DLC, per fare le care vecchie missioni di galiiiiiiiiine, tesori o scheletri? Ve lo dico io, grazie all’hype generato direi una cifra che si può approssimare attorno allo zero assoulto.

Qual è il risultato di tutto ciò? Che le strade nautiche che portano alla baia degli squali sono più affollate dell’Autosole durante gli esodi estivi. La spiaggia dove il buon Merrick sta passando la sua onesta pensione di corsaro, è divenuta come di incanto più in del lungomare di Malibu. Cosa facciamo? Andiamo? Armi in braccio? Prepariamo i cannoni? No. A parte qualche simpaticone di turno ieri le acque di Sea of Thieves erano piene di cooperazione umanitaria, di solidarietà, di sorrisi, musiche, saluti, abbracci e baci. Questo soprattutto perché per realizzare la campagna del Megalodonte si deve essere non meno di 5. Facciamo uno più uno: se uno sloop può portare soltanto due pirati e un galeone quattro, è inevitabile che si debbano creare sinergie per portare a fine l’avventura.

Parlando con Merrick avremo il primo indizio, facilmente risolvibile, che porta a uno dei suoi diari scomparsi, necessari per poter proseguire nell’impresa. Trovato il primo, però, emerge un secondo problema non indifferente. Il secondo indizio è completamente incomprensibile.

Col senno di poi posso dire che i developers si erano immaginati una campagna che avrebbe accompagnato i players per giorni e giorni. Il secondo e il terzo diario, infatti, avremmo dovuto cercarli navigando per i consueti fatti nostri derivanti dalle missioni classiche. La scelta di non far apparire i diari in luoghi diversi, a seguito di indizi diversi, ha però portato allo scorno (almeno per me) di veder poppare come grandine post sui forum o giocatori online che avevano letto dove andare. Sì, qualcuno, in poco meno di tre ore, aveva trovato già tutto, conosceva tutte le dinamiche del gioco, aveva ammazzato il megalodonte ecc. ecc.

L’avventura della ricerca dei diari, quindi, si è estremamente ridotta al fatto di dover raggiungere due località della mappa che non corrispondevano a nessun luogo segnato, raccogliere le informaizoni dai diari e poi tornare da Merrick. Un po’ triste, spero che gli sviluppatori tengano conto delle lamentele su questo punto per rendere un pochino meno scontate queste dinamiche con i prossimi contenuti.

Prima di incamminarci verso lo squalo, che anch’esso avremmo dovuto cercare in lungo e in largo se non ci fosse arrivata la soffiata su dove andare di preciso, riceveremo da Marrick sia il megafono che il tamburo, in due distinte occasioni.

il megafono aggiunto da The Hungering Deep a Sea of Thieves

Del megafono abbiamo detto: uno strumento particolarmente simpatico che speriamo possa aiutarci a dialogare di più e meglio con le altre persone che si troveranno a giocare sulla nostra stessa mappa.

il tamburo acciungo da The Hungering Deep a Sea of Thieves

Il tamburo è una graziosissima novità: non soltanto perché è fighissimo esteticamente, ma anche perchè suona bene, accompagnato dal fischio modulato del nostro prode pirata. Il suo ruolo è fondamentale per la caccia al Megalodonte, giacchè la sua musica attirerà il mostro dal profondo dei mari contro di noi. La meccanica del funzionamento del drum nella quest è abbastanza macchinosa. Anche in questo caso aver saputo da altri players cosa avremmo dovuto fare ci ha tolto un po’ di mistero. Chissà quante volte avremmo imprecato al cielo per non aver capito che:

  • Si deve apprendere la musica speciale guardando e accompagnando Merrick mentre suona sulla spiaggia per poterla aggiungere al nostro repertorio formato dalle musiche che già erano suonabili con gli altri strumenti.
  • Da quel momento in poi, e fino all’arrivo nel punto in cui Meg apparirà in tutta la sua bruttezza, almeno uno della ciurma dovrà instancabilmente intonare la melodia suonando il tamburo onde evitare di dimenticarla e dover ripartire imparandola di nuovo sulla spiagga da Merrick.
  • Arrivati al punto preciso, senza aver mai smesso di suonare, altre 4 persone della ciurma raffazzonata qua e là dovranno guardare il musicista principale e con lui intonare la stessa melodia.
  • Ok, adesso è arrivata Meg, buona fortuna!

Finita la missione principale il tamburo rimarrà in nostra dotazione. Ognuno di noi avrà dimenticato la melodia utilizzata per summonare il pesciolone ma potrà utilizzarlo per proprio diletto per suonare in compagnia durante una navigazione o prima di ubriacarsi in taverna. Tutto questo a meno che il tamburo non ricopra, in futuro, altre e nuove funzioni, staremo a vedere.

il kraken di sea of thieves sta attaccando il nostro galeone

Fatto tutto quanto descritto prima ci siamo diretti prontamente verso il luogo dove avremo incontrato il nostro nuovo nemico, non senza essere stati nel frattempo attaccati e messi un po’ alle corde dal Kraken al quale, almeno stavolta, siamo riusciti a sfuggire senza dover combattere fino alla fine.

Per quanto riguarda Meg, posso dire soltanto che l’abbiamo affrontata in 20 divertentissimi minuti. Non voglio pubblicare immagini proprio per non togliervi almeno una delle poche sorprese che rimangono da soddisfare, ma posso assicurare che ci sono volute davvero la coordinazione e il coraggio di 7 pirati (nel nostro caso) per uccidere l’essere immane. Non svelerò niente neppure sul reward finale che vi verrà consegnato direttamente da Merrick soddisfatto per aver portato a termine la missione che lui non era riuscito a concludere, se non avvertirvi che, ahimè, non invoglia a ripetere la missione se non per mero divertimento e spirito di fratellanza con i players che si troveranno ancora a doverla completare.

La campagna principale di The Hungering Deep dura poco…

… Soprattutto per quanto detto prima, perché era impossibile che qualcuno non ci spoilerasse tutto.

Detto questo ci sono da ricordare un paio di cose emerse nelle discussioni sul forum di queste ore: Meg non sparirà, al termine dell’evento infatti tornerà come Intelligenza Artificiale che continueremo a incontrare e combattere casualmente, proprio come succede adesso con il Kraken; Meg è soltanto il primo di una serie di bestioni “cativi cativi” che infesteranno i flutti delle acque dove giocheremo nei prossimi mesi. Così, per dire eh?

The Hungering Deep – Conclusioni filosofeggianti

Torno alla community. Sin dal primo momento il players di SoT si sono dintinti in due tipologie, senza vinti nè vincitori premettendo che ognuno gioca secondo i propri gusti e non deve essere giudicato per questo:

  1. Chi ha cominciato a correre correre correre, cercare scorciatoie e poi correre correre e correre per salire di livello, arrivare ell’end game e poi bestemmiare che l’end game assomigli al gioco fatto fino a quel momento, lamentandosi della mancanza di varietà e di questo, di quello e quant’altro
  2. Quelli romantici che invece si divertono anche soltanto a veleggiare tra i venti (sempre contrari) e le onde dei Mari del Sud, godendosi le missioni, i successi, i fallimenti, senza pensare tanto ai livelli, che piano piano crescono comunque anche loro eh!

Avrete capito, vista la mia parzialità nel distribuire le due categorie, come io propenda più per il secondo modo di giocare SoT. Non lo nego. Mi diverto in solo, mi stradiverto in compagnia, visto che ho sempre a mia disposizione parecchi amici disposti a veleggiare con me.

Il gioco ha delle lacune e molte potenzialità, ma ammetto di essermi (quasi) sempre divertito in ogni serata spesa a giocarlo.

Le recriminazioni senza costrutto lasciano il tempo che trovano. Ci sono decine e decine di prodotti sul mercato ai qual rivolgersi senza obbligo di scassare chi si diverte su un titolo. D’altro canto la Rare ha dimostrato di porre particolare attenzione ai suggerimenti dei giocatori più costruttivi, a partire da quando volevano inserire una sorta di pagamento per resuscitare dopo esser morti, cosa che non hanno fatto perchè non avrebbe aiutato i solo players come molti stavano loro cercando di spiegare pacatamente sui forum.

Quindi largo alle idee, il forum ufficiale ha interi thread dedicati ai consigli agli sviluppatori, che sono convinto che abbiano già attinto a piene mani dalle nostre parole per realizzare i contenuti che usciranno prossimamente. E un consiglio… ricordate che è un gioco. Nessuno vi darà una medaglia per essere stati il primo a fare qualcosa. Divertitevi, godetevi il mondo di Sea of Thieves per quello che vi offre dal punto di vista del divertimento e abbiate pazienza, sicuramente molte molte altre cose interessanti stanno bollendo in cambusa.

Hai giocato The Hungering Deep? Ti piace Sea of Thieve o lo odi prepotentemente? Diccelo nei commenti!

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Leonardo "VekkioNiubbo" Vannucci è stato il primo a cogliere le potenzialità della schizofrenia, sfruttandola per gestire decine di profili Social di brand e attività di cui cura la strategia online. Gioca e si emoziona con tutto ciò che si muove su schermo dai tempi dei Guelfi e dei Ghibellini ma non per questo ha perso la sua incredibile capacità di esserne incapace. Per questo preferisce scrivere di giochi che farsi vedere a giocarli. CANALE YOUTUBE - TWITTER - TWITCH