Lost God – recensione di Valentina Palmigiano
Sviluppato da un emergente team svedese, Time Stop Interactive, Lost God vi trasporterà in un mondo fantasy ricco di azione e pericoli da affrontare.
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Lost God: Avete mai pensato che un teschio possa essere usato come moneta di scambio?
La storia inizia con il risveglio del nostro eroe, che impersoneremo durante l’avventura, in una foresta inizialmente innocua.
In realtà numerosi nemici e trappole, tra un incantesimo e un colpo di spada, faranno capolino nei diversi dungeon man mano che andremo avanti nell’avventura.
L’ambientazione è ad ogni modo interessante ed in alcuni punti suggestiva, contribuendo all’immersione all’interno dell’avventura e coinvolgendo molto il giocatore.
Il gioco presenta elementi GdR, come il drop di diverse armi dai nemici che si incontreranno durante le varie sessioni di gioco o all’interno di bauli, ed unisce questi elementi ad una sua parte action, fatta di scontri all’arma bianca con i nemici stessi.
Gli oggetti che troveremo possono essere tanto semplici quanto interessanti item di potenziamento, armi, incantesimi o cristalli che permetteranno l’avanzamento di livello del nostro personaggio e aumenteranno le sue statistiche principali: salute, magika, vigore e forza.
Durante l’esplorazione dei dungeon è possibile incontrare vari mercanti, che vendono equipaggiamenti utili per la sopravvivenza del nostro personaggio.
Come comprare i vari equipaggiamenti? Semplicemente raccogliendo dei teschi, che si troveranno in giro, alcuni nascosti dai vari elementi che costituiscono l’ambientazione di gioco, altri invece posti in modo più evidente.
Lost God: Il respawn dei nemici, piaga della società videoludica moderna
Il gameplay si sviluppa con una visuale dall’alto, che da una parte può risultare piuttosto interessante, (poichè personalmente sono pochi i titoli che ho giocato con questo tipo di prospettiva – ndr) dando risalto ad alcune caratteristiche positive della veste grafica, ma che in alcuni punti, almeno secondo la mia opinione, può risultare molto scomoda, dato che alcuni dei nemici arriveranno improvvisamente, trovando spesso il giocatore impreparato.
Fortunatamente non tutti i nemici sono difficili da eliminare, anche se è presente in tutto il gioco un fastidiosissimo respawn degli stessi.
Un’altra pecca, che per me ha significato tantissimo, è la soundtrack di gioco, che non mi ha convinto molto e che spezza l’atmosfera spesso e volentieri.
Presenti inoltre numerosi cali di framerate che avvengono soprattutto in determinati livelli.
Attualmente il gioco è in inglese, non localizzato in italiano, ed è disponibile già sulla piattaforma Steam.
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