Oggi vi parliamo del DLC di approfondimento della trama di gioco di Final Fantasy XV, che svela i segreti del personaggio Prompto!
[SPOILER ALERT – Presenti alcuni spoiler su trama e personaggi]
INTRODUZIONE
La storia affrontata in questo DLC è un approfondimento di un punto della trama principale di gioco di Final Fantasy XV, che si svolge esattamente nel momento in cui Ardyn, sopra un treno in corsa durante uno dei loro scontri, inganna Noctis camuffando Prompto e facendo in modo che venga spinto giù dal treno mentre sono in balia di Magitek e Daemons.
E’ quindi impossibile per il gruppo riuscire a recuperarlo e non si sa nulla di ciò che accade a Prompto fino al suo ritrovamento nella prigione di Niflheim.
I PROTAGONISTI
Protagonista principale di questo DLC è Prompto, di cui scopriremo tutta la storia, che all’interno del gioco non viene descritta.
Nel gioco principale infatti si apprende solo nel finale che Prompto non è un nativo di Lucis, in quanto riuscirà ad aprire una porta blindata all’interno di Niflheim, grazie all’imposizione del suo codice a barre, marchiato nel suo braccio destro.
Come nasce quindi Prompto? Il tutto è narrato in questo DLC tramite vari registratori che si recupereranno lungo il percorso del laboratorio in cui si trova il protagonista: da questi capiremo che dietro all’invenzione dei Magitek c’è uno scienziato di nome Verstael, che con vari esperimenti è riuscito a clonare e riprodurre, tramite il suo stesso dna, decine di migliaia di copie di umani che ha poi ”daemonizzato” per utilizzarli a suo piacere.
La serie di cloni di Prompto è però considerata una delle serie fallimentari a scopo bellico, in quanto hanno crolli emotivi che non consentono di sfruttare al massimo la loro forza e di essere controllati.
Si apprende anche, tramite un documento raccolto dal pavimento, che la serie di cloni che seguono quello del protagonista, è stata tutta distrutta e quindi tutti i cloni sono stati uccisi, per incenerimento.
Prompto fortunamente è tra quei primi cloni che non ha subito il processo di daemonizzazione, e quindi non potrà mai trasformarsi nella forma finale mostruosa cui aspira invece lo scienziato.
Si vedrà un Prompto completamente abbandonato a se stesso, che non riesce a reagire. Manca quello spirito allegro che lo contraddistingue durante la trama principale, e lo si vede invece completamente immerso dalla paura e dal terrore dell’ignoto e di ciò che rappresenta il suo vero passato.
La sua incertezza giunge al culmine quando una volta messo di fronte a Verstael, che potrebbe considerarsi come il suo padre biologico, non riesce a sapere nulla riguardo al suo passato e anzi, è costretto ad ucciderlo per non essere ucciso.
In questo momento di profonda depressione, enfatizzato anche dal continuo petulare di Ardyn, sopraggiunge Aranea, anch’essa conosciuta all’interno di Final Fantasy XV.
Sarà fondamentale per creare una reazione nell’atteggiamento di Prompto, e sarà indispensabile durante gli scontri nel laboratorio, in quanto la sua forza e il suo ingegno aiutano in maniera determinante la fuga del protagonista, dapprima fornendogli una motoslitta, e successivamente aiutandolo a sconfiggere il prototipo ammazzadei Immortalis.
[AdSense-B]
I NEMICI
I nemici all’interno del gioco sono tutti Soldati Magitek, esclusi quattro mostri di bassissima rilevanza (due Piros gelido, e 2 goblin Hedekin), più due boss.
I nemici semplici si suddividono in:
– Fuciliere Imperiale: Spara colpi semplici veloci e a basso danno, nessuna rilevanza di pericolo e bassa vita; il danno più grosso lo fa nel momento in cui ci si avvicina troppo usando il fucile come arma corpo a corpo (non sapevate che uno sparo fa meno danno di una bastonata? Questa è una delle fantasie più grosse di Final Fantasy). In caso di Colpo di grazia si ruberà il Mitra Touva, a meno che non troviate la sua versione con in braccio l’Alea (lanciarazzi).
– Cecchino Imperiale: unità di nicchia all’interno del gioco, sono veramente pochi rispetto al resto dei soldati. Hanno più o meno la stessa vita dei Fucilieri ma sparano colpi singoli capaci di stordire e con un danno maggiore. Li riconoscerete subito perchè vedrete un raggio laser rosso che punta verso di voi nel momento che uno di loro vi vorrà attaccare. In caso di colpo di grazia verrà rubato il fucile di precisione Lectasagis.
– Sistema Difensivo: Si tratta di un’unità meccanizzata a forma di sfera che dà supporto ai soldati magitek nelle vicinanze curandoli. Quando la troverete sarà il vostro primo bersaglio per evitare di allungare di molto le battaglie. Subisce leggermente meno danni rispetto al resto dei soldati, ma rimane pressoché immobile quindi facile da mirare anche col lanciarazzi Alea.
– Guastatore Magitek: L’unità umanoide più grossa, armata con due asce e più rapida nei movimenti. Il suo danno è il più elevato tra le unità umane (circa 600-800 a colpo) ma che riesce a fare solo a distanza ravvicinata con un danno fisico corpo a corpo. La sua velocità di camminata sebbene appaia a piccoli passetti è in realtà molto veloce rispetto ai tempi di reazione di gioco e più di una volta bisognerà sfuggire per colpirla a distanza. Rimane stordita con un colpo di Lectasagis, e si può tranquillamente uccidere coi colpi bassi ripetuti.
– MTK-G Miles: Unità robotica di grandi dimensioni. Ha una vita elevata e fa grossi danni con diversi tipi di attacco: spari veloci di mitra, razzi, lanciafiamme e quando si è molto vicini attacca anche fisicamente pestando con il suo ”piede robotico”. E’ l’unità più pericolosa e la si incontra solo in compagnia di Aranea, che è in grado di ucciderla anche da sola mentre ci si occupa degli altri soldati.
– Tanica energetica: Inserisco questo oggetto tra i nemici in quanto anche se conta essere posizionato per agevolare il giocatore, in realtà questi barili esplosivi saranno più di aiuto ai nemici che non a noi: infatti saranno quasi sempre posizionati a ridosso di aree senza nemici e quindi dove ci posizioneremo per passare all’azione. Il fatto strano è che i nemici tenderanno a far esplodere queste taniche prima di colpire noi, procurandoci parecchi danni. Da evitare completamente!
Gli unici boss che si incontrano sono due:
-Il primo è il prototipo Barbaros, una sorta di scimmia robotica generata da Verstael. Questo boss, l’unico in forma attiva da affrontare con Aranea, attacca in maniera differente in base alla vita che possiede. Inizialmente si limiterà a saltare sul tetto e bisognerà colpirlo sulla mano d’appoggio per farlo cadere e continuare a colpirlo una volta atterrato. Bisognerà evitare che lo scimmione arrivi sopra la vostra testa, perchè vi piomberà addosso causando ingenti danni.
Una volta giunto a metà vita vedrete che cambierà anche graficamente, prendendo fuoco in buona parte del corpo. Inizierà da questo momento in poi a colpire, sia scagliandosi addosso fisicamente, arrivando addosso in pochi secondi, e l’unica strategia discreta per evitare di essere colpiti sarà mettersi in traiettoria opposta con uno dei grossi pilastri tra voi e lui, sia con colpi a distanza facendo uscire dal terreno dei geyser di fuoco. Essendo molto rapido, colpirlo sarà molto difficile, quindi è consigliabile utilizzare il Lectasagis che con pochi colpi fa un bel danno. E’ una buona strategia anche usare ripetutamente la limit di Aranea che lo atterrerà e potrete quindi colpirlo con colpi bassi ripetuti.
Tutto sommato non sarà un grosso problema, e con la scorta di oggetti accumulati durante il resto del gioco non vi metterà alcun patema d’animo se non quello di dedicargli 15-20 minuti del vostro tempo.
-Il secondo boss è Immortalis, un grosso serpente metallico con all’interno l’anima di Verstael ormai daemonizzato, chiamato anche il prototipo ammazzadei.
Lo affronterete con un mitragliatore posizionato sopra una motoslitta guidata da Aranea, con munizioni infinite e spari veloci e continui. La gestione del boss è molto basilare: avrete un mirino mobile e dovrete puntare il centro del suo anello, che sarà ben visibile in quanto è colorato di rosso. A metà del combattimento dovrà essere colpito anche nei cerchi esterni, che si riconosceranno a loro volta per la colorazione viva che tende al rosa/rosso, e infine bisognerà essere il più precisi possibile nel colpire il centro vivo del boss, pena il game over.
Immortalis, sarà il vostro ultimo nemico all’interno del gioco, e una volta concluso avrete solo da vedere le scene finali!
LA TRAMA
Tutto il gioco è volto a svelare le origini e il carattere di Prompto.
L’episodio inizia in mezzo alla neve quando Prompto, una volta scagliato giù dal treno per sbaglio da Noctis, a sua volta imbrogliato da Ardyn, cerca una via di salvezza ma si trova ad affrontare una tormenta di neve.
La camminata lenta e pesante ci fa capire che il protagonista è in fin di vita e che le energie lo stanno abbandonando; dopo pochi passi cadrà a terra e verrà recuperato da due aeronavi magitek che lo condurranno nel laboratorio di Verstael, nascosto per motivi di sperimentazione.
Sin da subito capisce che c’è qualcosa che non va, anche per il fatto che riesce ad aprire una porta con la sola imposizione del suo braccio, marchiato da un codice a barre. Per quanto a lui possa sembrare strano, Ardyn inizia ad incuriosirlo parlandogli di quel laboratorio come se fosse casa sua.
Da li inizia la sua ricerca verso un’uscita che però lo conduce tramite documenti sia scritti che vocali (tramite registrazioni di Verstael) a capire le dinamiche di ciò che è accaduto e che accade in quel laboratorio. Si fa strada tra i nemici recuperando le armi del laboratorio fino ad arrivare di fronte a Verstael e Ardyn, dai quali apprenderà di essere uno dei soldati clonati dal dna di Verstael per servire l’esercito imperiale, ma che fu rapito da Ardyn e portato a Lucis.
La sua psiche in quel momento va in frantumi e, quando si ritrova faccia a faccia col suo ”creatore”, è costretto ad ucciderlo prima di riuscire a farsi una qualsiasi domanda sul suo passato. Verstael infatti mira ad essere ucciso per fondersi al suo ultimo prototipo denominato Immortalis e per farsi uccidere si scaglia contro Prompto che, anche se immobilizzato dal panico, per autodifesa lo spara.
Ardyn fa ulteriore pressione psicologica su quest’ultimo accadimento, facendo sentire il protagonista come una persona negativa che perde amici e uccide i propri parenti.
Nel pieno di questa crisi, sopraggiunge Aranea che lo intima in maniera poco galante a reagire per poter scappare dal laboratorio. Da li si dirigeranno verso l’uscita nella quale la ragazza ha già posizionato una motoslitta per consentire la fuga, e si danno appuntamento alla fine della vallata per riorganizzarsi. Una volta arrivati alla motoslitta, si vedrà lo scenario innevato con le macchine magitek che cercheranno di colpire Prompto durante la sua fuga, e da li proseguirà verso giù fino ad arrivare al luogo dell’accampamento. Qui, dopo essersi accampato, Prompto inizia a scoprire le sue paure e a rifiutare la verità che ha appena scoperto.
In una crisi sempre più profonda arriverà Aranea, che dopo averlo in parte rincuorato gli fa capire che deve iniziare a pensare a vivere anche secondo i suoi ideali piuttosto che pensare solo a quelli altrui. Per il giorno dopo i programmi sono chiari: bisognerà tornare al laboratorio per distruggere il nuovo pericoloso prototipo!
La mattina seguente Prompto affronta le sue paure: dapprima scappa da un Noctis illusorio mentre si immagina vestito come uno dei qualsiasi soldati magitek che hanno affrontato nel corso della storia principale; poi si ritrova a vedere un soldato magitek in fin di vita, che un tempo non avrebbe esitato ad uccidere, ma che in quel momento , essendo a conoscenza che dietro quell’armatura può esserci un suo clone/fratello di sangue, fa fatica a mirare e sparare. Da li accetta il suo compito, e capisce che il suo destino è assegnato alla protezione di Lucis e non al servizio degli imperiali.
Si ritrova quindi con Aranea che, dopo un’altro assalto di dimensione maggiore al laboratorio, lo accompagnerà per affrontare uno degli esperimenti più grossi del professor Verstael: si tratta di Barbaros, una scimmia Magitek dall’enorme potenza e stazza che, presa dalla furia animale tipica di un gorilla, combatte contro di loro. Durante il loro combattimento però si sta innescando la nascita del pericolo più grosso, ovvero il prototipo Immortalis, alla quale il professor Verstael ha infuso la sua anima daemonizzata, e che verrà alla luce solo una volta uccisa la grossa scimmia meccanica.
Una volta usciti fuori e resosi conto delle dimensioni dell’Immortalis, i due trovano un modo per scappare trovando una motoslitta con montato un mitragliatore automatico dalle grosse dimensioni che utilizzeranno per fronteggiare il grosso prototipo a forma di serpente titanico.
La battaglia va a buon fine e Prompto capisce, anche grazie a questa esperienza e all’aiuto di Aranea, quale sarà il suo vero obbiettivo di vita: aiutare Lucis e essere di supporto a Noctis e compagni.
Il gioco termina con la visuale di Prompto che va via a bordo della motoslitta e Ardyn che dopo aver canticchiato la classica musichetta di vittoria di Final Fantasy lo osserva e ci lascia intendere che lo catturerà per rinchiuderlo nella prigione di Niflheim dove si ricongiungerà nel gioco principale coi suoi compagni.
LE ARMI
Ed eccoci al tasto dolente di questo gioco. Per quanto tutto quello che avete letto fino ad ora possa sembrare bello e di grande intrattenimento, la vera realtà sulla struttura del gioco è un altra.
Prima di parlarvi delle poche modalità di gioco volevo prima darvi la descrizione delle armi che si andranno ad utilizzare durante questo gioco.
– Arma corpo a corpo: Coltellino da utilizzare a distanza ravvicinata. Praticamente inutile perché ogni singolo nemico fa più danno da vicino piuttosto che da lontano; i danni sono ridottissimi e non si troverà mai modo di utilizzarlo.
– Pistola Base: L’unica arma da fuoco con munizioni infinite (escludendo il mitragliatore finale, che in quel caso è l’unico a disposizione). I colpi son lenti e il danno è bassissimo fin dai primi nemici, e si utilizzerà solo per arrivare a prendere le armi dagli armadietti. Anche questa completamente inutile.
– Mitra Touva: Arma discreta reperibile dagli armadietti sparsi lungo il percorso di gioco o rubabile dai fucilieri con Colpo di grazia o Sorpresa fatale (descriverò questi due metodi in questa sezione). Dispone di 100 proiettili che, anche se all’apparenza possono sembrare tanti, sarà necessario usare con frequenza di circa 20-30 colpi su ogni nemico (considerando anche i colpi a vuoto). Oltre a questo, il mirino è molto limitato e lento. La userete spesso, ma solo perché la troverete su larga scala, ma fareste a meno volentieri di quest’arma.
– Lectasagis: Fucile da precisione ad ampia distanza, con zoom incorporato. Quest’arma farà ingenti danni su chiunque venga colpito (perfino il boss Barbaros, che è il nemico più forte su cui potrete usare questo fucile) e alcuni nemici riuscirà a ucciderli con un unico sparo. Sembrerebbe l’arma perfetta, se non fosse che al momento in cui la prenderete avrà a disposizione solo 5 munizioni, e sarete in mezzo a orde di nemici molto più numerose. Considerando il fatto che il tempo di mira è lentissimo come tutti i fucili di precisione, qualche sparo a vuoto per via dei movimenti nemici, capirete che dovrete fare avanti e indietro per gli armadietti per recuperare ogni volta le munizioni. Davvero snervante. La potrete anche rubare tramite Colpo di grazia, ma non ci saranno molte occasioni per poter fare questo tipo di operazione. In generale la userete spesso per via del suo grosso danno.
– Alea: Lanciarazzi a grossa gittata. Danni ingenti, e con un unico razzo si colpisce ad area tutto ciò che sta intorno al punto di esplosione. Solo 3 colpi ma sono accettabili come quantità in quanto è una grossa arma di massa. La si utilizzerà poco anche perché il gioco non la propone troppo spesso, ma sopratutto perché ha un altro problema: per colpire c’è la necessità che il mirino di tiro abbia preso di mira almeno uno dei nemici al 100%, altrimenti non farà danno anche se l’esplosione avviene affianco al suo naso ( lo vedrete al minuto 21:30 del mio video ). Arma interessante quindi a livello di danno, ma che va manovrata come se fosse un fucile di precisione.
– Granata Lumen: Bomba con gittata a distanza. Funziona come qualsiasi altra bomba all’interno dei gioco sparatutto: la attivi, miri e rilasci per farla andare lì. A dire il vero su quest’arma non ho avuto modo di provarla al 100%, anche perché non ho mai trovato un momento adeguato per utilizzarla, ma le poche volte che ho avuto modo di provarla non è stata entusiasmante. Quest’arma a differenza dei fucili rimarrà utilizzabile sempre col comando freccia in giù, anche se ne avrete un numero limitato imposto dal gioco.
Ora che conoscete le armi utilizzabili, capirete al meglio anche il gameplay.
IL GAMEPLAY
Vorrei trovare qualcosa di positivo da dirvi a riguardo del gameplay ma proprio non riesco.
Un gioco che si propone come uno sparatutto, e non solo come trama ma in generale anche come ambientazione in stanza chiusa, nemici e ostacoli volti all’azione e alla difesa immediata e che in realtà ha funzioni da gioco stealth.
Infatti prima di imparare l’utilizzo di tutte le armi, il tutorial propone come metodo l’attacco Sorpresa fatale, un attacco nascosto da dietro che uccide istantaneamente un nemico strangolandolo e rubandogli l’arma in suo possesso.
Il problema di questa dinamica di gioco è che potrete utilizzarla al massimo 3 volte (e non sto esagerando) di cui 2 in fase di tutorial (una di queste anche evitabile). Lo dimostra il fatto che le scene di gioco sono sempre immediate e i nemici non sono mai tranquilli e sereni che fanno la loro ronda, ma sono già pronti a colpirvi dal momento stesso in cui entrerete nella stanza. Quindi questa funzione anche se idealmente buona risulta essere un flop assurdo.
Altra situazione che ci fa capire che il gioco è riuscito male è il fatto che i mirini di gioco sono lentissimi. I nemici ti sparano a velocità moderate mentre per muovere la posizione del nostro mirino probabilmente c’è un criceto con una manovella, perchè la lentezza nel cambiare target (tutte le armi esclusa la Pistola base hanno target libero) ci farà perdere tempo e anche pazienza. E non mi riferisco al fucile di precisione Lectasagis, che potrebbe essere giustificato dalla potenza del colpo, ma proprio a tutte le armi, trovandoci molto spesso il nemico faccia a faccia prima di essere riusciti a inquadrarlo. Senza contare che in casi come la granata e il mitra, subire un colpo porta alla perdita della targetizzazione, che bisognerà rifare daccapo.
In mezzo a questo caos di mira, il gioco ha inserito la possibilità di finire un nemico già danneggiato sotto la metà vita con un Colpo basso se si è a distanza, o Colpo di grazia se si è a distanza ravvicinata e se il danno provocherebbe la morte dell’obbiettivo. La condizione per attivare questi due Colpi si potrà vedere visivamente sull’obbiettivo circondato da piccole scariche elettriche di color azzurro, che durano qualche secondo: potrete a questo punto colpirlo ripetutamente fino alla morte o fino a che non finirà l’effetto infliggendo grossi danni.
A parte quest’ultima piccola agevolazione il gameplay risulta quindi altamente deludente: tra questo e altri piccoli ma altrettanto fastidiosi errori, come ad esempio il target continuo e involontario verso le Taniche energetiche, il gioco non risulta a mio parere piacevole come ce lo si aspettava.
Grazie per la vostra attenzione e spero che la recensione vi sia piaciuta e che la miniguida a nemici ed armi sia utile.
Alla prossima dal Vostro RemsDeus!
[AdSense-B]
Vota o Commenta