Recensione Little Nightmares – PC, PS4, Xbox One – A spasso con Lara!

Recensione Little Nightmares – PC, PS4, Xbox One – A spasso con Lara!

A spasso con Lara torna e lo fa con una recensione che porterà la nostra Padawan nel mondo di Little Nightmares! Non perdetevela…

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Little Nightmares è un tenebroso e meraviglioso viaggio, in un piacevole mix ben assortito tra platform, puzzle game, e una punta di sano stealth, creato dall’ottimo lavoro dei ragazzi di Tarsier Studios, ben noti per Little Big Planet.
Disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

SEI

Il viaggio della piccola Sei (nome originale Six. L’ho scoperto documentandomi perchè il gioco non lo dice) di 9 anni, rapita per lavorare (?) in un Resort Subacqueo dal nome poco raccomandabile di “Le Fauci”, per niente accogliente, nel quale si risveglia dopo un incubo, determinata più che mai a riconquistare la libertà è il fulcro della storia.

PICCOLI GRANDI BRIVIDI

Munita solo del suo impermeabile giallo che la fa sembrare ancora più fragile e indifesa, e di un accendino per illuminarle i passi, la nostra piccola protagonista compie un viaggio denso di significato, che la porterà a dover affrontare diversi pericoli e la metterà a dura prova durante il cammino verso la libertà.

Scoprire il significato di questo viaggio ed interpretarlo sta a voi. Personalmente non l’ho vissuto come un “semplice gioco” con una storia che va giocata e basta, mi ha trasmesso qualcosa di più che spero di riuscire a spiegarvi.

Le Fauci è un Resort infernale dal quale dobbiamo aiutare la piccola Sei a fuggire eludendo le brame fameliche dei suoi ospiti e dei suoi dipendenti.

In una risalita verso la luce, durante la quale Sei attraverserà le stanze del Resort come in un susseguirsi di gironi infernali.

Le differenti ambientazioni hanno risucchiato me e Sei all’interno di in incubo nel quale hanno preso forma e consistenza pian piano alcune delle peggiori paure che un essere umano possa immaginare di vivere.

Questo mi ha posto davanti a diversi livelli di “lettura”, con cui ora proverò ad analizzare la Narrazione (si con la lettera maiuscola perchè di Narrazione di Altissimo livello sto parlando) di Little Nightmares, cosi come l’ho interpretata/percepita io.

Da una parte infatti, l’evoluzione della trama gestita unicamente per immagini, riesce comunque a proporre un quadro chiaro, pur richiedendo di scavare al di sotto della superficie, per scorgere appunto, tematiche più profonde di quello che giocando può sembrare.

La stessa funzione delle Fauci,rappresentato come Resort/Prigione, in cui disgustosi ospiti sono preda di una fame insaziabile e di un’innaturale sottomissione ai propri istinti primordiali, mi ha portata a delineare il netto contrasto con la figura fragile e indifesa di Sei, come fosse un simbolo dell’innocenza, inquinata dal sinistro luogo dal quale sta cercando di fuggire.

Durante il gameplay Sei ne passa davvero tante per cercare di risalire in superfice e fuggire, ma non è solo la fuga in se che caratterizza questa creatura, è l’evoluzione lenta e progressiva che la mette a dura prova e in qualche modo la cambia, adattandosi forse più al luogo da cui è costretta a difendersi che dal luogo dove vuole giungere.

Questo in sintesi è il significato che io ho dato alla mia personale esperienza con questo titolo, ho guardato oltre quello che sembra, oltre quello che si percepisce, oltre la superficie.

Potrebbe sembrare banale scritto cosi, ma non lo è, vi posso assicurare che questo titolo è in grado di trasmettere tante emozioni e sensazioni diverse.

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GIU E SU PER IL TUBO

Parlando del gioco in se ecco cosa vi aspetta in Little Nightmares: attraverserete le diverse sezioni (stanze) nautiche, del Resort Le Fauci, risolvendo alcuni semplici puzzle ambientali tutti a vista d’occhio. Strategia, tempismo e un po di Stealth poi faranno il resto.

Avrete anche il piacere di incontrare i Nomes, creature piccoline con un cappellino a punta e vestiti trasandati.

Potrete arrampicarvi, saltare ed afferarre oggetti vari, che saranno in molte occasioni i vostri migliori amici, soprattutto se avrete bisogno di distrarre uno dei 3 dipendenti di questo inquietante luogo, mentre cercate di spostarvi senza essere visti.

In questo senso è interessante l’interazione con l’ambiente di gioco e la possibilità di movimento all’interno dello stesso.

Infatti a differenza di altri titoli a visuale “bidimensionale” Little Nightmares sfrutta il motore grafico 3D in tutta la sua interezza, dandoci la possibilità di agire non solo lateralmente, ma anche in profondità, pur mantenendo una visuale rigorosamente laterale.

Un’altra nota positiva all’interno del gioco è rappresentata dalla presa degli oggetti. In questo caso non esiste alcun automatismo che ci permetta di afferrare e di mantenere la presa su oggetti e sporgenze, con la necessità di premere con il giusto tempismo il tasto per la presa e di mantenerlo per tutta la durata dell’azione, facile e immediato quindi afferrare oppure appendersi nell’ambiente di gioco.

L’ARTE DELLA PERFEZIONE

Un merito molto importante che va riconosciuto al lavoro degli sviluppatori è sicuramente rappresentato dal comparto tecnico magistralmente realizzato.

Il risultato finale è perfetto! Giochi di luce, atmosfera visiva e sonora sono eccellenti, e contribuiscono a valorizzare il titolo.

Graficamente trovo che ogni singola sezione delle Fauci e i suoi inquietanti abitanti siano stati realizzati ad un livello Artistico fantastico, differenziando ottimamente ogni singola sezione del Resort, abitanti inclusi.

Il contrasto che si crea tra i colori cupi del posto e la generale oscurità dell’ambientazione con l’impermeabile della protagonista, è di grande impatto visivo, il che delinea/sottolinea una differenza sostanziale tra Sei, il posto e i suoi abitanti.

La colonna sonora, splendida, gioca un ruolo importante nell’avventura, rende tutto molto più immersivo, cattura non solo gli occhi, ma anche e soprattutto le orecchie! Consiglio infatti di giocare con le cuffie; la differenza nel giocare senza è lampante! Si sentono più nitidamente suoni, grugniti, passi ecc.ecc.

BREVE MA INTENSO

Nelle mie 6 ore di gioco, sono rimasta incantata, immersa in questo contesto tra incubo e realtà, seguendo la piccola Sei in un viaggio che l’ha spaventata, resa debole, messa a dura prova, temprata e determinata fino all’inevitabile, graduale, inesorabile cambiamento che un’esperienza del genere ti lascia.

Poche ore di gioco che lasciano il segno.

Il finale pare non sia il vero finale, in futuro avrà un seguito, quindi per tutti coloro che non si riterranno soddisfatti, dovranno solo aspettare di vedere come il progetto in lavorazione dei ragazzi di Tarsier Studios si evolverà.

Per quel che mi riguarda io mi ritengo soddisfatta anche così!

Alla fine dell’esperienza io “la mia storia” l’ho raccontata. E voi cosa aspettate a raccontare la vostra giocando a questa piccola perla che è Little Nightmares?

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”