Gomorra finale di stagione – Episodi 11 e 12

Gomorra finale di stagione – Episodi 11 e 12

ATTENZIONE CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI STAGIONE DI GOMORRA

Gomorra finale di stagione – SI PARTE COL BOTTO, ANZI NO… COL MORTO!

Sia l’undicesima che la dodicesima puntata decidono di partire con un’uccisione.

Nella prima delle due puntate finale a lasciarci subito le penne è ‘O Mulatto, che scende di casa per andare dal barbiere, non lo trova e scopre che i suoi stessi uomini sono bravi a fare le basette con i proiettili… Sfortuna vuole che i colpi non siano a bruciapelo, ma lo colpiscano in pieno, facendolo stramazzare al suolo.

Gomorra finale di stagione – E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI?

Dopo la morte dell’ennesima pedina di Ciro, lo scacchiere dell’alleanza sembra vuoto come un testo di una canzone di Mimmo Dany e i pochi rimasti vogliono cambiare sponda.

‘O Zingariell è il primo, gli viene chiesto di uccidere Ciro. Fallisce. Viene ucciso.

Ciro è alle corde, ma ci crede ancora e con il suo radar Gennylocalizzatore che riesce a rintracciare Genny ovunque esso sia, lo raggiunge e gli propone nuovamente di schierarsi con lui… Genny rifiuta la proposta e va avanti, speriamo che nel suo pacco ci sia qualcosa di buono.

Nel frattempo abbiamo tempo per vedere concludere allo stesso Genny e al suocero un affare da 200 milioni di euro che sembra farci capire che Savastano Jr. ha svoltato e finalmente avrà capito che restare a Roma potrebbe presto farlo diventare nuovo Imperatore della città, tant’è che si celebra il matrimonio con la sua Azzurra.

Il ritmo della puntata precipita, c’è un piccolo buco, un attimo, il tempo di spostarci dal matrimonio (che finisce con l’arresto del suocero di Genny) a Secondigliano, dove troviamo Savastano senior, nei panni del polpo Paul a limonare allegramente con Patrizia e l’ormone ci risveglia i sensi e fa passare la “cecagna”.

Gomorra finale di stagione – PONY EXPRESS

La seconda delle due puntate inizia come la prima, con il morto. A morire questa volta è Lelluccio, il figlio di Scianel (Sà Sà Sà prova microfono, Sà Sà Sà prova).

Dopo la morte di Lelluccio il palco è tutto per Don Pietro, che in una scena abbastanza assurda trasforma le piazze di spaccio in call center pony express con consegna a domicilio di ogni tipo di droga. I clienti possono parlare con un operatore, scegliere dal menu le droghe preferite ed ordinarle con una consegna a domicilio a prezzi vantaggiosi. Il passo successivo sarà l’e-commerce?

Gennaro intanto confessa alla moglie di essere stato lui a far arrestare il suocero per poter occupare un posto di primo piano senza dover spartire niente con nessuno… Scelta discutibile, ma la moglie accetta di tradire il padre per stare tutta la vita con Genny e con il figlio in arrivo.

Gomorra finale di stagione – E’ MUORT ‘O RRE!? EVVIVA ‘O RRE!

Tensione e ritmo ora arrivano a toccare la vetta più alta di tutta la seconda stagione.

Da questo momento cuore a mille, occhi sgranati e forza di gravità che tiene appiccicati i culi degli spettatori su sedie, poltrone e letti.

Don Pietro da il colpo di grazia a Ciro, con Malammore che uccide a sangue freddo e baciando il crocifisso che porta al collo, la figlia dell’immortale.

Buio, vuoto, magone… Ma non c’è tempo per riflettere, la puntata va avanti come una raffica di mitra.

Ciro è finito, vuole chiudere con tutto e con tutti, vuole stare solo, scappare.

I Savastano hanno il tempo di incontrarsi nuovamente, e per l’ennesima volta (abbiamo perso il conto delle volte ci abbiamo assistito a scene del genere) Don Pietro distrugge l’ego del povero Genny, che abbozza di nuovo e come al solito va via sconsolato.

Patrizia prende in contropiede il boss e gli dice ancora una volta (abbiamo perso il conto delle volte che glielo ha detto) che non si tratta così un figlio oramai diventato uomo.

Il padre richiama il figlio, vuole un incontro, di nuovo.

Genny scende a Napoli, ma per incontrare Ciro (la scena a dire il vero spezza un pochino il clima tensivo che si era creato, perchè Genny usa lo stesso geolocalizzatore e scova Ciro non si sa come, non si sa perchè, steso per terra come un barbone, su un balcone di una casa disabitata, nelle vele di Scampia, con i capelli cresciuti come se fossero passate settimane dall’ultima volta che lo abbiamo visto, ma accontentiamoci) dargli una pistola e dirgli: “Ora puoi fare solo una cosa”.

Don Pietro arriva sul luogo dell’incontro, al cimitero, entra nella cappella di famiglia, saluta e chiede perdono alla sua Imma, si gira, vede Ciro, avanza verso di lui e si prende un proiettile in testa.

Contemporaneamente Azzurra partorisce un maschietto, lo danno in braccio al padre chiedendogli: “Come lo chiamiamo questo bel bambino?”

“Pietro… Pietro Savastano!”

E’ muort ‘O Rrè!? Evviva ‘O Rrè!

MYNERDOMETRO 8/10 nerdometronerdometronerdometronerdometronerdometronerdometronerdometronerdometro nerdometro2nerdometro2

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”