Sand Land – Recensione – PS4, PS5, XBOX, PC

Sand Land Recensione

È arrivato già da un po’ sul mercato questo Sand Land… il videogioco tratto dall’opera omonima di Akira Toriyama ci ha preso del tempo ed è arrivato il momento di poterne scrivere con cognizione di causa. Come si presenta? Scopritelo nella nostra recensione.

Il manga di Toriyama del 2000, Sand Land, prende vita in questa trasposizione videoludica. Per alcuni giocatori, questo potrebbe sembrare un gioco fuori dal tempo, con meccaniche che risalgono a diverse generazioni di console fa; per i nostalgici, invece, giocare a Sand Land potrebbe risultare estremamente appagante.

Sand Land è un gioco per tutti i palati: sia per chi è alla sua prima avventura, che per i giocatori della vecchia guardia. La grafica, poi, è sicuramente unica nel suo genere.

Non si può parlare di Sand Land senza menzionare il suo amato creatore, Akira Toriyama, celebre soprattutto per Dragon Ball, scomparso di recente, ma la sua eredità è più viva che mai in questo gioco, che rappresenta perfettamente il suo stile artistico e la sua narrazione unica.

Ma a chi è rivolto questo gioco? Come dicevo precedentemente è un gioco che può attirare un pubblico variegato e nonostante non abbia la stessa notorietà di Dragon Ball può comunque beneficiare del traino dell’opera regina e magari fare allargare gli orizzonti di chi conosceva il sensei solo per Goku e soci.

Dall’ambientazione ai personaggi, dai momenti umoristici a quelli più seri, Sand Land trasuda Akira Toriyama da qualsiasi pixel. Bandai Namco ha fatto un ottimo lavoro nel ricreare l’aspetto unico dell’autore nipponico e mentre l’open world può sembrare vuoto, il gioco include alcune momenti impressionanti come enormi dune di sabbia. In un certo senso, Sand Land ricorda il primo Dragon Ball.

Trama

Come il manga originale, Sand Land racconta il viaggio del “Principe dei Demoni”, Beelzebub, figlio del re dei demoni, Lucifero.

Come molti ragazzi della sua età Beelzebub adora giocare ai videogiochi e uscire con i suoi amici. Anche se gli piace presentarsi come il malvagio principe delle tenebre, molte delle “cattive” azioni che compie sono in realtà delle marachelle. Queste sue ragazzate creano momenti estremamente divertenti e Beelzebub si vanta orgogliosamente delle sue malefatte come se avesse appena commesso il crimine del secolo.

Il nostro protagonista è indiscutibilmente uno degli esseri più gentili che si possano trovare in tutta Sand Land. È così buono che anche gli umani che temono i demoni si affezionano rapidamente a lui dopo averlo conosciuto. Il suo spirito buono e sempre pronto ad aiutare gli altri, va spesso in contrasto con la sua volontà di passare per un malvagio.

Durante la sequenza iniziale del gioco, per esempio, Beelzebub attacca un trasporto umano con i suoi scagnozzi. Anche se potrebbe sembrare un attacco indiscriminato da parte dei demoni sugli umani, i giocatori scopriranno presto che tutto è stato fatto per assicurarsi l’acqua per i suoi simili. Proprio come gli umani, anche i demoni di Sand Land soffrono per la carenza d’acqua che affligge il paese da molto tempo. Questo spinge il Principe dei Demoni a colpire occasionalmente i camion di consegna dell’acqua operati dal re di Sand Land, l’unica persona che ha accesso all’acqua in tutto il regno arido.

Dopo una visita al villaggio dei demoni da parte dello sceriffo umano Rao, Beelzebub decide di aiutare il vecchio nella sua ricerca della Sorgente Leggendaria. L’incontro darà il via a una serie di eventi che riveleranno i segreti dietro il mondo, cambiando la percezione che gli umani hanno dei demoni.

La storia è il punto di forza

L’umorismo caratteristico di Toriyama abbonda nella narrazione e vi farà ridere non poche volte durante le vostre partite. Come scritto all’inizio, oltre alle tante risate non mancheranno di certo i momenti di serietà.

Dietro le battute e l’umorismo si nasconde un mondo duro e crudele dove le persone soffrono, sia per la mancanza d’acqua che per gli effetti della guerra. Una cosa importante di cui tenere conto in Sand Land è che a volte gli esseri umani possono dare davvero il peggio di loro stessi, dimostrando di essere loro i demoni, e non chi lo sia in realtà.

Gameplay

Mentre molti giochi basati su manga e anime optano per il genere picchiaduro, Sand Land ha scelto di essere un gioco di avventura RPG open world. Questa cosa ha funzionato alla grande. Onestamente non ce l’avrei visto Sand Land in versione picchiaduro.

Questo gioco ha la capacità di racchiudere più tipologie in un unico titolo. Quando si gioca nei panni di Beelzebub, il gioco si trasforma in un platform d’azione 3D. Colpendo i nemici è possibile riempire una barra che permette di sfruttare altre abilità, inoltre è presente un albero delle abilità, proprio come un GdR che si rispetti, per migliorare le abilità del nostro demone preferito e dargli numerosi vantaggi.

Anche se interessante, il combattimento è in realtà la parte che mi è piaciuta di meno del gameplay. Mi ha dato l’impressione di essere un “button smasher” nonostante la presenza di numerose combo che personalmente non ho quasi mai usato.

Il combattimento con i veicoli, invece, è più divertente. Le moto, poi, le ho trovate estremamente più gratificanti e complesse soprattutto per via della mira fissa. Il combattimento con i carri armati, invece, è un mondo a parte. Si vede l’impegno netto a favore di questi.

Anche usare il Jump-bot è molto divertente, anche se usato principalmente per raggiungere luoghi più alti, cos come le auto, usate principalmente per viaggiare più velocemente.

Parliamo dell’open world

Sand Land presenta molte aree da esplorare. Sarà necessario farlo, soprattutto se si vogliono ottenere le risorse necessarie per potenziare i veicoli. Va detto che può soffrire degli stessi problemi che molti giochi del genere affrontano, in primis la dispersione.

Durante le scorribande in giro per il mondo è possibile trovare persone da reclutare per la base a Spino. Quest’ultima ha una meccanica di costruzione della città dove devi trasformare una base dei ribelli in una città fiorente. Una cosa interessante delle missioni di reclutamento è che ognuna ha una storia unica, il che evita la ripetitività tipica di questo genere di meccanica presente solitamente negli RPG Open World.

Sicuramente un gioco da giocare per i fan di Akira Toriyama, così come è ASSOLUTAMENTE da recuperare anche il manga, edito da Star Comics, sia in versione Deluxe che brossurato.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.