Kasia Smutniak regista in MUR debutta al Toronto Film Festival 2023

Il film documentario MUR, che vede l’esordio come regista di Kasia Smutniak, è destinato a fare la sua straordinaria comparsa nella selezione ufficiale, nella prestigiosa sezione TIFF DOCS, al Toronto International Film Festival, uno dei festival cinematografici più importanti del Nord America.

La pellicola è stata scritta con cura da Kasia Smutniak e Marella Bombini, dimostrando la passione e l’impegno delle due autrici nel portare avanti questa potente storia.

La produzione del film è stata resa possibile grazie al contributo di talenti di spicco dell’industria cinematografica. I produttori Domenico Procacci, Laura Paolucci e la stessa Kasia Smutniak hanno collaborato per dar vita a questo progetto emozionante. La produzione è una collaborazione tra Fandango e Luce Cinecittà, due realtà che hanno sempre supportato la creazione di opere cinematografiche di grande impatto.

“MUR” è stato reso possibile anche grazie al sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, che ha riconosciuto l’importanza e la potenza del messaggio che il film intende trasmettere.

Le vendite internazionali del film sono affidate a Fandango Sales, un ulteriore passo per portare questa commovente storia a un pubblico globale.

Kasia Smutniak, entusiasta dell’inclusione del suo film nella selezione ufficiale del Toronto International Film Festival, esprime la sua gratitudine e onore per questa opportunità unica. Ha condiviso il motivo ispiratore dietro “MUR”: la necessità di comunicare la difficile situazione al confine tra Polonia e Bielorussia, che alla fine si è trasformata in un viaggio personale e straordinario.

La sinossi del film ci porta nel marzo del 2022, quando la Russia invade l’Ucraina e l’Europa si mobilita per aiutare i rifugiati. La Polonia si distingue per la sua prontezza e generosità nell’accoglienza, ma al contempo inizia la costruzione del muro più costoso d’Europa per fermare l’afflusso di altri rifugiati. Il documentario ci guida in una striscia di terra chiamata “zona rossa”, che si estende lungo il confine bielorusso, dove un muro è protagonista di questa potente storia.

Kasia Smutniak, con grande coraggio e determinazione, si avventura nella “zona rossa”, nonostante l’accesso sia vietato ai media. Con l’aiuto di attivisti locali e una tecnologia leggera, riesce a raggiungere il confine e a filmare ciò che non vuole essere raccontato.

Il primo muro rappresenta un ostacolo per i migranti che attraversano il bosco più antico d’Europa, Puszcza Białowieża, una frontiera impenetrabile in mezzo a una foresta millenaria. Il secondo muro, vicino alla finestra di casa dei nonni a Łódź, è il cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt, e porta la regista a riflettere sul suo passato e sulle lezioni che possono essere apprese dalle atrocità del passato.

“MUR” è un diario intimo e una denuncia della situazione e delle barriere che l’umanità erige, ma è anche un messaggio di speranza e di solidarietà. Kasia Smutniak torna a casa con una profonda consapevolezza: l’accoglienza non dovrebbe fare distinzioni, e il superamento delle barriere e delle divisioni è fondamentale per costruire un mondo più unito e compassionevole. Un film che affronta temi di grande attualità e importanza, offrendo uno sguardo indimenticabile sulla realtà del nostro tempo.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”