Our not so Lonely Planet Travel Guide – Recensione
Un boys’ love ricco di temi LGBTQ+: ecco come sembrava sulla carta Our not so Lonely Planet Travel Guide, edito Star Comics.
Finalmente ho iniziato la lettura di questo manga ed ecco quali sono le mie prime impressioni a riguardo.
È la storia di due ragazzi, una coppia già formata, che partono per un viaggio intorno al mondo.
Riguardo alla trama e alle premesse iniziali c’è poco altro da dire, ma non è tutto come appare.
Potremmo pensare che è un BL, ma in realtà di BL c’è veramente poco.
Si tratta in realtà di una storia di viaggio, nella quale i protagonisti sono due ragazzi innamorati.
Il fulcro dell’opera è quindi il loro viaggio, la scoperta dei paesi, dei cibi tipici e l’incontro con le persone che vivono in questi luoghi.
È vero che abbiamo qualche tema LGBTQ+, nello specifico all’inizio e alla fine del primo volume. Devo ammetterlo, ho letto solo il primo perciò il mio parere si limita a questo.
Da ciò che ho letto posso dire che i temi LGBTQ+ non sono presenti per tutto il volume.
L’opera non vuole farci vedere a tutti i costi il modo in cui vive la comunità LGBTQ+ nei diversi paesi, perché altrimenti avrebbe già fallito. Infatti i protagonisti visitano subito Tailandia, India e Georgia, eppure solo in Tailandia emergono queste tematiche.
Insomma, è stata proposta come un’opera incentrata su questi temi, ma il primo volume dà un’impressione decisamente diversa. Non punta totalmente sull’elemento LGBTQ+.
A questo proposito, vediamo effettivamente come viene vista – e come vive – la comunità LGBTQ+ in Tailandia, cosa molto interessante.
Il secondo tema di questo tipo che viene toccato è l’insicurezza di uno dei protagonisti per quanto riguarda la loro relazione. Lui e il suo compagno probabilmente si sposeranno, eppure nessuno sa che stanno insieme, tanto che la famiglia gli fa pressioni perché trovi moglie.
Questo aspetto del protagonista, decisamente interessante, inizia a mutare già nel corso del primo volume e immagino che diventerà sempre più centrale.
Il fulcro principale della storia, però, rimangono i viaggi, il che rende il manga perfetto per chi ama viaggiare, scoprire altre culture, posti particolari da visitare e cibi tipici da assaggiare. Questo senza per forza interessarsi di BL e di temi LGBTQ+.
Sottolineo che, avendo letto solo il volume iniziale, non posso sapere se questi due elementi avranno sempre più spazio man mano che la serie prosegue.
In quanto a tematiche LGBTQ+, invece, se volete approcciarvi al manga per questo motivo, potreste scegliere di meglio. Ho consigliato alcuni manga più interessanti in questo articolo.
Certo, se questo fumetto rispecchia contemporaneamente il vostro interesse per i viaggi e la vostra attenzione per queste tematiche, allora potrebbe fare assolutamente per voi!
Il punto è, piuttosto, che non dovreste scartarlo a prescindere perché credete che si tratti di un BL, se non ne leggete. Magari amate i viaggi e vi potrebbe piacere una lettura di questo tipo, che pare tutto fuorché un boys’ love. Se questo è il vostro caso, dategli un’opportunità.
Il manga di per sé è interessante, così come il suo modo di conciliare questi diversi aspetti che vuole raccontare. Personalmente, però, è molto lontano da ciò che mi aspettavo e che mi piace leggere. Inoltre non sono riuscita ad apprezzare i disegni.
In Giappone, il manga è uscito nel 2019 e al momento è ancora in corso, con 4 volumi all’attivo. Non potrà andare avanti per molto, dato che i protagonisti hanno un obiettivo ben preciso: fare il giro del mondo e poi sposarsi.
Insomma, potrebbe essere relativamente breve, perciò vale assolutamente la pena di dargli un’occasione.
In quanto a me, l’ho fatto e mi sono tolta il pensiero. Purtroppo l’opera non fa al caso mio e non intendo continuare la lettura, ma non significa che non possa essere interessante per gli altri.
Dopotutto, dove lo trovate un manga che unisce un viaggio turistico intorno al mondo con dei temi di questo tipo?
