Settlement – Recensione e Tutorial – iGames

Settlement – Recensione e Tutorial

Con questo articolo voglio farti conoscere Settlement, un gioco da tavolo strategico di piazzamento lavoratori molto molto interessante. Un enorme grazie ai ragazzi della iGames che mi hanno spedito il gioco qualche settimana fa dall’Ucraina, quando ancora non erano immersi nella tragedia della guerra. Un mio pensiero va a loro ed a tutti i loro connazionali che stanno vivendo questo incubo, con l’augurio che tutto quell’orrore finisca presto.

Settlement è un gioco da tavolo strategico per 1-4 giocatori, ideato da Oleksandr Nevskiy e dalla durata media di circa 45-90 minuti per partita (in base a quanti giocatori sono presenti al tavolo). A dispetto della grande quantità di componenti, il titolo è abbastanza semplice sia da imparare sia da gestire; da qui, credo che il 10+ indicato sia un dato corretto.

Un dettaglio di gioco

La meccanica di gioco principale è il piazzamento lavoratori, modalità con la quale piazzeremo i nostri meeple sulla personale plancia di gioco con lo scopo di compiere la moltitudine di azioni presenti.

VI SPIEGO IL REGOLAMENTO DI SETTLEMENT…

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo subito a vedere come si gioca a Settlementgrazie al mio video tutorial proprio qui sotto, dove vi spiego il regolamento nel dettaglio. Fatto ciò, potrete scorrere l’articolo e scoprire le mie impressioni sul gioco!

LE MIE IMPRESSIONI SU SETTLEMENT…

Settlement è e sarà per sempre uno di quei giochi a cui rimarrò più legato, non tanto per motivi ludici, ma per motivi che vanno oltre il mero divertimento. Sapere che chi mi ha spedito il gioco non molto tempo fa è ora vittima degli orrori della guerra, mi ha toccato non poco (e come non potrebbe?) e di conseguenza il titolo ha acquisito per me un valore speciale, una speranza di pace, un modo per essere vicino con il cuore a tutte quelle povere persone.

Plancia giocatore

Ma ora cominciamo a parlare del lato ludico di questo Settlement, che più classico non potrebbe essere. Non inventa assolutamente nulla di nuovo, ma riesce ad utilizzare una meccanica come quella del piazzamento lavoratori in modo concreto e soddisfacente. Apprezzo sempre quando un game-designer prende quanto di buono creato in passato dai suoi colleghi e lo ripropone con l’utilizzo di idee proprie. Per fare un buon prodotto non bisogna per forza creare l’idea del secolo, ma si può anche puntare su meccaniche e tematiche con ottime tradizioni.

E Settlement fa proprio questo, prendere il piazzamento lavoratori ed inserirlo in una tematica fantasy con tanto di gestione risorse, city-building, esplorazione e combattimenti. Insomma, mica da ridere. Il gioco può essere definito con un termine che va molto di moda ultimamente, ovvero un “solitario di gruppo”; non esiste infatti interazione diretta tra i giocatori, che svolgono la loro partita ognuno sulla propria plancia di gioco. Le uniche tracce di interazione (indiretta) le possiamo trovare nelle zone del mercato di edifici e carte eroe: togliere una carta o un edificio agli avversari potrebbe creare qualche grattacapo.

Utilizzando i meeple rosa shocking (colore bellissimo, ma forse poco legato al tema) i giocatori possono svolgere ben sette diverse azioni principali, più la possibilità di scambiare risorse e reclutare eroi. Tutto questo, trasforma ogni turno di gioco in un vero e proprio puzzle-game, in cui è necessario pianificare al meglio l’uso dei propri lavoratori. Ogni azione e legata alle altre sei ed è fondamentale attivarle nell’ordine più vantaggioso per i nostri piani. Da come lo scrivo potrebbe sembrare una gestione complicata, ma non preoccupatevi perché il gioco è permissivo e permette di attuare più strategie diverse, anche grazie all’utilizzo intelligente degli artefatti che cambieremo ad ogni turno (in pieno stile Res Arcana).

In contrapposizione però a questa sorta di “piccolo open world” (prendete la definizione con le pinze, anche la sensazione mentre si gioca è quella), abbiamo un punteggio finale che è stato studiato in modo diametralmente opposto: facciamo tantissime cose durante la partita, ma solo con pochi elementi facciamo punti: solo con le banche, le cattedrali e le carte eroe. Vero è che gli eroi ci danno potenzialmente punti anche per tutto quello che abbiamo costruito, ma personalmente avrei dato punti anche per edifici e territori costruiti singolarmente e per le risorse avanzate a fine partita.

Essendo come detto un solitario di gruppo, Settlement ha una scalabilità praticamente perfetta con ogni numero di giocatori; anche la modalità in solitario gira benissimo, tale e quale alle partite multigiocatore e con solo una modifica nella gestione degli artefatti. Parlando dei componenti, invece, WOW! Tanta roba e tutta bellissima: plance belle grandi e ben raffigurate, carte eroe piacevoli, tessere molto robuste, risorse sagomate ed i meeple di legno dei mostri, davvero straordinari. Non mi hanno convinto molto i meeple rosa shock, ma questo ve lo avevo già detto.

E quindi, vuoi sapere cosa penso in conclusione di Settlement? Scoprilo qui sotto nel riquadro del giudizio globale!

Un enorme grazie ai ragazzi della iGames per avermi fornito la copia del gioco utilizzata per questa tutorial ed a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede al prossimo articolo!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.