Una giornata particolare… con Ettore Scola!

Ho scelto questo titolo perchè non solo questo pezzo per Nerdream vuole essere una breve recensione con qualche curiosità su quello che forse è uno dei film più belli di Scola, Una giornata particolare appunto. Ma anche una giornata particolare con lui in persona…

…che un po’ si riferisce al documentario con Pif che si trova dentro il bluray edito da CG Entertainment, nel quale Scola ripercorre in una lunga intervista tutta la sua carriera. Ma una serie di giornate particolari sono anche quelle che ho avuto la fortuna di trascorrere personalmente da studente di cinema con questo grande maestro.

L’edizione CG Entertainment

Sempre a Villa Borghese, in largo Marcello Mastroianni, dove Pif nel 2015 incontrava Scola per registrare il documentario Ridendo e scherzando (negli extra del bluray), incontravo Scola qualche anno prima, nel 2006, per una lunga serie di appuntamenti dal titolo “Scusi: Cos’è il Cinema?”. 10 studenti di cinema selezionati dalla Regione Lazio fra le varie scuole di cinema di Roma, fortunatissimi aggiungerei col senno di poi, per 5 incontri di 4 ore al giorno con il maestro. Così questa magica settimana di fine dicembre è diventata uno dei momenti fondamentali della mia formazione come critico e come filmmaker. Qualche anno prima mi ero laureato in Storia della musica per il cinema, con un altro grande insegnante, Sergio Miceli, anche lui spesso presente alla Casa del Cinema di Roma, dove incontravo ora Scola, a tu per tu, per quasi un’intera settimana.

In una delle due sale della Casa del Cinema, ogni giorno una proiezione di un film, introdotto da Scola e poi successivamente commentato tutti insieme col maestro, in un bel tavolo con non più di una dozzina di presenti. Certo non mi feci sfuggire di domandargli molte cose. Poi Scola era sorridente, allegro e disponibile. Si parlò molto di chi non c’era già più… Sordi, Mastroianni e tante altre personalità così fondamentali per il nostro cinema.

Con Ettore Scola in una delle “giornate particolari” del corso “Scusi: Cos’è il Cinema?”

Molto si approfondì su Una giornata particolare, che non era in programma ma che Scola proiettò comunque per noi come anteprima (di una versione che celebrava i 30 anni, già pronta per l’imminente festeggiamento dell’anno successivo) ed io da giovane studente lo vedevo lí per la prima volta, proprio insieme al regista che aveva portato alla luce questo toccante capolavoro della storia del cinema italiano e mondiale. Eh già, perchè Mastroianni per la sua interpretazione si prese una nomination addirittura agli Oscar come Miglior attore protagonista.

E il film fu candidato anche come miglior film straniero senza vincerlo. Scola però si portò a casa il Golden Globe come miglior film straniero. E Sophia Loren sia il Nastro d’argento che il David di Donatello come miglior attrice protagonista.

Scola è stato il regista che ha lavorato più volte con Mastroianni, “metà dei miei film li ho fatti con lui eh!” esagerava scherzando con noi studenti e con una punta di giustissimo orgoglio.

In verità Scola di film ne ha fatti 28 e “solo” 10 sono con Mastroianni:

Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) nel 1970

Permette? Rocco Papaleo nel 1971

C'eravamo tanto amati nel 1974

Signore e signori, buonanotte nel 1976

Una giornata particolare nel 1977, appunto

La terrazza nel 1980

Il mondo nuovo nel 1982

Maccheroni nel 1985

Splendor nel 1989

Che ora è, sempre nel 1989
Diversi anni dopo, Scola torna sul set del film per una foto pubblicitaria

E poi naturalmente si trattava, nel caso di Una giornata particolare, di riunire ancora una volta la grande coppia del cinema italiano: Sophia e Marcello.

I due hanno interpretato insieme ben 14 film, nel primo dei quali, la commedia Cuori sul mare del 1950, la sedicenne Sophia è semplice comparsa, ancora col suo vero cognome: Scicolone.

Mastroianni e la Loren in un fotogramma della splendida scena sulla terrazza, con la superba fotografia di De Santis

Nel 1977 con Una giornata particolare i due attori, con la guida di Scola, danno luogo a una delle loro interpretazioni più mature, intense e commoventi (forse seconda solo al Matrimonio all’italiana di De Sica).

Breve trama

E’ il 6 maggio 1938 . Hitler è a Roma e la giornata prevede lo storico incontro con Mussolini. Tutta la popolazione è chiamata all’adunata e i palazzi di Roma si svuotano per l’evento. Tutti i fascisti partecipano uniti all’incontro. I palazzi di Roma si svuotano. Gabriele, un distinto signore omosessuale, che ha perso il lavoro come radiocronista a causa del fascismo e Antonietta, una casalinga dominata dal marito e affascinata da Mussolini, entrambi rimasti a casa, si incontrano per caso nell’edificio in cui abitano entrambi (il palazzo Federici, blocco residenziale di enormi dimensioni, comprendente ventisei scale e seicentocinquanta appartamenti che esiste realmente a Roma e che fu la risposta alla forte domanda di alloggi per famiglie sfrattate negli anni ’30).

Grazie a questa singolare amicizia l’uomo riesce a sdrammatizzare l’ultimo giorno di libertà e la donna grazie al suo singolare vicino di casa impara ad ampliare i propri orizzonti. Alla fine del film il dirimpettaio verrà portato via dai fascisti per non fare mai più ritorno.

Una domanda…

Finito di vedere il film insieme, si fece un grande silenzio. Non era facile ad ogni modo avere lí con te il regista di un’opera tanto bella, tanto toccante e aggiungerei tanto socialmente utile e ancora così attuale. E allora mi feci coraggio:

Perchè la decisione di ambientare un film in quel particolare giorno? E perchè questo film dopo così tanti anni (30 all’epoca della mia domanda) è così attuale?

Domandai con un po’ di timidezza a Scola. E lui cordialmente mi rispose più o meno così (ho un po’ di appunti da studente, ma molto è indelebile nella mia memoria e sono felice di avere finalmente l’occasione di condividere quella risposta così bella e penso così utile da tenere a mente nella vita di ognuno di noi):

Una giornata particolare è ambientato in quel giorno in cui Hitler e Mussolini si incontrarono a Roma, perchè io ero solo un bambino ma l’ho vissuto e lo ricordo. E poi perchè volevo raccontare quanto era ed è sbagliato il fascismo. Quello storico e quello che è rimasto ancora. Se il film ti sembra attuale non penso che sia merito mio o degli attori… io penso che i film che restano attuali… non solo il mio, ce ne sono tanti, è perchè purtroppo certi problemi non sono superati. Ecco che i film che rappresentano quei problemi non hanno un merito loro, è la società che ha il demerito di non aver risolto. Le forme di fascismo per esempio, non sono finite. Perchè oltre al fascismo che c’è stato, è rimasta la mentalità fascista. Quella per la quale una donna deve stare sempre zitta e un omosessuale è considerato un uomo peggiore di uno che è marito, padre e soldato.

(con quest’ultima frase Scola citò il film stesso. In un ritaglio dell’album di fotografie della protagonista è riportata proprio questa frase e Mastroianni a suo volta la cita nella scena sul terrazzo, rivolto alla Loren: “C’è una frase nel tuo album, l’uomo deve essere marito, padre e soldato. Io non sono nè marito, nè padre… e nè soldato.”)

L’album di fotografia di Antonietta

Riflessioni sul cinema

Io devo dirlo: rimasi senza parole. Ringraziai della risposta. Nei giorni successivi non pensai ad altro che al film e a quell’incontro. Era quasi Natale, complice l’atmosfera e l’imminente ritorno per le feste a Firenze, la mia città, vivevo uno di quei momenti che solo il cinema riesce a farti vivere. Di profonda poesia, di immensa riflessione, dove ti domandi il perchè di tante cose e ti dai una sola grande risposta. Quanto cambia l’arte nella vita delle persone e quanto è importante il cinema per pensare, per riflettere, per capire.

Gabriele nelle parole di Mastroianni

Cominciai a documentarti ancora, rientrato a casa, e trovai una vecchia intervista di Mastroianni in un programma RAI. Ad un certo punto parlava del film e diceva:

Non ci interessava che il personaggio fosse omosessuale, ci interessava la sua intelligenza, il fatto che solo perchè fosse diverso… questa parola terribile, venisse emarginato e come lui, per altri motivi, la protagonista.

E poi ancora:

Non ho fatto grande fatica ad interpretare Gabriele. Anche in me c’è una parte di femminilità e penso che gli attori particolarmente, nella loro natura, ce l’hanno questa femminilità. E’ bene essere un po’ maschi, un po’ femmine, un po’ adulti, un po’ bambini.

L’omosessualità nel cinema italiano

E’ pur vero che la tematica omosessuale era già stata affrontata nel cinema italiano prima del film di Scola ma è solo con questo film che viene mostrato un omosessuale come persona qualsiasi, senza che il suo orientamento lo caratterizzi in maniera macchiettistica o lo stigmatizzi come il cattivo del film o come un personaggio ossessionato.

Prima di Una giornata particolare ricordiamo alcuni film che hanno raccontato personaggi omosessuali, fra cui naturalmente alcuni film di Visconti (La caduta degli dei, Morte a Venezia, Ludwig). Ma anche Teorema di Pasolini che ci mostra una famiglia borghese in cui via via tutti i suoi membri – madre, padre, figlio e figlia – s’innamorano di un misterioso ospite giunto improvvisamente in mezzo a loro.

La fotografia del film

È del grande direttore della fotografia Pasqualino De Santis, Premio Oscar nel 1969 con il film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli. Era fratello del regista Giuseppe De Santis e fra i suoi film si possono ricordare La caduta degli Dei  Morte a Venezia, Gruppo di famiglia in un interno di Luchino ViscontiIl diavolo probabilmente di Robert Bresson, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi e molti altri capolavori del nostro cinema.

Per Scola realizzò una fotografia dai colori spenti, quasi seppiati, per rendere non solo lo stato d’animo di Antonietta, la monotonia della sua vita di moglie e madre di sei figli, la sua ripetitiva quotidianità, ma anche e soprattutto i colori bui di un’epoca terribile come quella del fascismo in Italia.

La produzione e la distribuzione

Il produttore del film, Carlo Ponti, già compagno della Loren, fece molta fatica a distribuire il film. La distribuzioni nazionali si lamentavano di un non credibile Mastroianni omosessuale, specialmente di nuovo in coppia con la Loren.

Conclusioni

L’edizione in bluray di CG Entertainment restituisce al film tutta quella dignità di visione perfetta che merita per essere goduto a pieno, specie nella qualità e nella bellezza della fotografia di De Santis. Del film, penso di non dover aggiungere molto. I due attori più grandi del cinema italiano. Uno dei registi più sensibili, illuminati e indimenticabili di sempre e grande narratore di storie e caratterizzatore di personaggi, che qui dà davvero il meglio di sé. Posso solo assicurarvi una cosa: vedendo questo film passerete davvero una e non solo una giornata particolare.

Stefano Chianucci

Stefano "TheMoviemaker" Chianucci - Nato a Firenze, dopo la laurea in Storia della Musica per Film con una tesi sulla musica di Star Wars, ha vissuto a Roma dove ha lavorato in alcune fiction italiane brutte brutte. Ora di nuovo a Firenze, si occupa di formazione. Sembra serioso come Darth Vader ma se lo conosci meglio è l’anima della festa come Voldemort!