Call Of Cthulhu – Recensione – PC, PS4, Xbox One

Call Of Cthulhu – recensione di Ninny Padawan

Call Of Cthulhu è un survival horror sviluppato da Cyanide Studio e pubblicato da Focus Home Interactive per PS4, Xbox One e PC. Ecco la nostra recensione…

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Call Of Cthulhu – Le origini

«Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l’incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d’ignoranza in mezzo a neri mari d’infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d’insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.» Howard Phillips Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu

In Call of Cthulhu non passerà molto tempo prima di essere immersi in un vortice di follia occulta.

Si percepisce, già dai primi momenti di gioco, tutta l’atmosfera Lovecraftiana che questo gioco riesce magistralmente a trasmetterci, con quei suoi toni scuri tendenti al verde.

Anche se inizialmente potremmo perderci in vari dialoghi, che potrebbero sembrare un po’ pedanti e dispersivi, o in meccaniche di gioco non certo eccelse, Call of Cthulhu offre una delle esperienze horror in campo videoludico, migliore di moltissime altre negli ultimi anni.

Call Of Cthulhu – Le tante versioni di Edward Pirce

L’eroe di questa storia è Edward Pirce un veterano alcolizzato, traumatizzato dalla sua esperienza in guerra, avvezzo all’uso di psicofarmaci.

Già dopo pochissimi minuti di gioco ci troveremo di fronte alla possibilità di personalizzare il nostro protagonista assegnandogli delle skill; questa cosa inizialmente mi ha un po’ spiazzata perché non sapevo effettivamente dove assegnare i punti che mi erano stati dati, ma dopo un’iniziale perplessità, la mia affinità con questo sistema è aumentata, riuscendo ad attribuire le caratteriste che volevo sviluppare nella versione di un Pierce più affine al mio modo di giocare.

Il protagonista sarà dunque diverso per ognuno di noi; potremo avere un Pierce più incentrato sulla forza, quindi con più capacità nel forzare porte e congegni, oppure potremo avere un Pierce con maggiori capacità psicologiche, che gli daranno l’opportunità di comprendere meglio gli altri personaggi secondari che incontreremo durante questa storia.

Ma se per la maggior parte delle skill saremo noi a gestire tutto, attribuendo punti, le skill Occultismo e Medicina aumenteranno solo trovando gli oggetti giusti sparsi nello scenario di gioco.

La storia inizia con Edward Pierce che si trova fra le mani uno strano caso, passa subito all’azione rimboccandosi le maniche, partendo per un posto strano.

Inizialmente le informazioni a nostra disposizione sono veramente pochine, ma pian piano che passano le ore la storia prende forma, dandoci modo di trovare vari indizi negli svariati scenari.

Questi vengono tutti raccolti sul nostro taccuino, nella sezione investigativa.

Vien da se che l’esplorazione e l’analisi degli ambienti sono due dei punti forza di questo titolo. Trovare ogni piccolo indizio è una delle sfide che ci viene messa a disposizione in Call Of Cthulhu.

In alcune zone Pierce avrà inoltre la possibilità di ricostruire gli eventi che si sono verificati, un elemento che è stato molto di mio gradimento.

Ci troveremo cosi lì impegnati ad analizzare ogni indizio a nostra disposizione per comprendere meglio cosa è successo in quel posto, dandoci poi la possibilità di capire la storia in ogni sua sfaccettatura.

Analizzeremo la scena del crimine in modo molto simile a Dexter Morgan e i suoi schizzi di sangue…

I dialoghi non sono mai scontati o riempitivi, ma anzi sono un elemento importantissimo per l’investigazione.

In base alle capacità ed alle informazioni in nostro possesso possono essere abilitate oppure no alcune opzioni dei dialoghi.

Anche questo elemento di gameplay è molto interessante, il tutto miscelato in maniera tale che l’anima principale del gioco, l’investigazione, sia bilanciata in modo quasi perfetto.

Ci sentiremo degli investigatori a tutti gli effetti durante tutta l’avventura.

Call Of Cthulhu – Le scivolate in game

Saranno presenti per un paio di capitoli purtroppo delle sessioni stealth (una delle cose che odio di più degli horror degli ultimi anni) e sessioni di fuga.

Fortunatamente lo stealth  è un elemento secondario, non troppo difficile (se fosse stato come quello di Alien Isolation facevo volare il PC dalla finestra), però è reso molto lento dagli ambienti labirintici e dai corridoi dove non è facile aggirarsi.

L’atmosfera tipica di  un horror Lovecraftiano è perfettamente colta in questo titolo, purtroppo però ci sono degli evidenti problemi tecnici, che a volte hanno reso difficile capire come progredire nella storia.

Alternando di conseguenza momenti di pura paura ad altri estremamente frustanti.

Il tentativo quindi di introdurre varietà di gameplay, in un gioco improntato principalmente sull’investigazione, non ha funzionato per niente bene.

Fortunatamente, come già scritto sopra, questi elementi non sono moltissimi e pian piano che si prosegue tendono ad essere sempre di meno, facendo emergere in toto l’anima di questo titolo.

Infatti Call of Cthulhu è completamente avvolto dalla tradizione dei racconti di H.P Lovecraft, dai tipici elementi che li caratterizzano. Più approfondisci e più impari, più la sanità mentale di Pierce viene attaccata e più la verità che si nasconde dietro la facciata che è la realtà viene fuori, però la conoscenza non è sempre una cosa buona.

Call Of Cthulhu – Come riportare in modo magistrale una leggenda in un videogioco

L’atmosfera horror di Call of Cthulhu è fantastica, dipende soprattutto dalla ricostruzione dell’ambiente, da una vecchia libreria ammuffita a caverne buie e claustrofobiche, ogni luogo è differente e coinvolgente, ma c’è un elemento comune ad ogni scenario, un colore che domina su tutti gli altri, le sfumature di verde sono presenti in ogni ambiente. Perché questo colore è cosi dominante?

Quando la creatura finalmente appare, Lovecraft afferma che «la cosa non può essere descritta» e che è chiamata «il viscido e verde uovo cosmico» con «tenaglie molli» e una «orribile testa di calamaro con antenne che si contorcono».

Anche il comparto sonoro ha un ruolo primario nella creazione di un atmosfera angosciante, lasciando scossi scenario dopo scenario.

Le urla stridule dei pazienti maltrattati di un manicomio sono riecheggiate nella mia testa per un bel po’ di tempo dopo aver finito il gioco.

Per aumentare il coinvolgimento in questa stupenda avventura vi consiglio quindi vivamente di spegnere le luci e mettervi delle cuffie, sono sicura che poi la notte avrete difficoltà ad addormentarvi.

Call of Cthulhu è un esperienza di gioco molto serrata, gli avvenimenti si succedono in modo veloce, così anche il finale, con rivelazioni e colpi di scena che ci hanno investito di colpo e con un impatto furioso.

Alla fine mi sono sentita stanca e sopraffatta come il nostro Pierce, con addosso tutto il peso delle rilevazioni appena scoperte.

Ma la nostra avventura non è finita, le nostre scelte infatti ci hanno dato solo una facciata della storia, per comprendere appieno ogni singola sfaccettatura di questa avventura abbiamo bisogno di indossare le vesti di Pierce nuovamente.

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Ninny Padawan - Napoletana atipica, videogiocatrice cronica, divoratrice notturna di serieTV. Si dice possieda un Gremlin vivo, ma non si sa dove lo nasconda. Mangia pizza a colazione e condivide la sua vita videoludica con la perfida Sora Belarda! E' vulcanica ed ha sempre mille idee che le frullano per la testa. Il suo motto è: "Se non facessi così tanta cacca non avrei così tante idee!" CANALE TWITCH