Recensione Taboo – La prima stagione – Sky Atlantic

Recensione della prima stagione di Taboo, la serieTV andata in onda su Sky Atlantic, ambientata nella Londra del 1800, con Tom Hardy.

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LONDON BRIDGE IS FALLING DOWN

Ideata da Tom Hardy, da suo padre Edward Hardy e dal mitico Steven Knight (La Promessa dell’assassino, Locke e nel mondo delle serie TV Peaky Blinders), Taboo è una serie TV che vede inoltre tra i suoi produttori esecutivi la firma di Ridley Scott.

Arrivata in Italia grazie a SKY Atlantic è ambientata in una fumosa, sudicia e turbolenta Londra nel 1814.

E’ in questo contesto che dal nulla spunta il protagonista, James Keziah Delaney (interpretato appunto da Tom Hardy). Egli fa ritorno a Londra per il funerale del padre, dopo anni di latitanza ai confini del mondo, in un’Africa avvolta dal mistero.

Delaney è un ex marinaio della Compagnia delle Indie Orientali, che se oggi è ricordata per i bagnoschiuma dell’omonima marca, all’epoca era una delle più grandi imprese commerciali del mondo intero, ma è anche un avventuriero, un pazzo, uno stregone, un commerciante… Insomma è tanta tanta roba. 

Intorno al suo rientro a Londra, alla sua eredità (un’importantissima striscia di terra su suolo Americano dall’immenso valore strategico per le rotte commerciali con la Cina) e alla guerra tra Inghilterra e Stati Uniti d’America si fonda l’intera vicenda narrata nella prima stagione, con Delaney che da solo, cercherà di fregare sia la corona, che gli indipendentisti, che i ricchi burocrati della Compagnia delle Indie Orientali… Ci riuscirà? A voi scoprirlo.

THE TOM HARDY SHOW

Se da un lato troveremo un cast davvero bello, una regia ispirata, una fotografia davvero bella nel suo essere livida e putrida come il cuore della capitale britannica, dall’altro lato troveremo una storia interessante, ma sotto certi aspetti frammentaria, con il protagonista principale che, come in un gigantesco esercizio di stile, fagociterà l’intera vicenda innalzandosi al ruolo di One Man Show.

Ed allora il pubblico si spacca tra chi sarà fomentato da Tom Hardy e sorriderà ad ogni suo grugnito (ne abbiamo contati circa 200 nelle 8 puntate viste) e chi invece odierà profondamente Tom Hardy ed il ripetuto plot narrativo finendo per giudicare la serie come un grosso, grasso ed inutile pavone.

Noi siamo nel primo gruppo, abbiamo goduto parecchio dalla prima all’ultima puntata e speriamo vivamente che le lacune narrative presenti in questi primi 8 episodi vengano colmate nelle prossime stagioni (perchè è già stata annunciata una seconda stagione e probabilmente ce ne sarà anche una terza).

Quindi vi consigliamo la visione di queste 8 puntate, fateci sapere qualcosa in merito!

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”