The Walking Dead 7×03 – Recensione – The Walking Nerd

The Walking Dead 7×03 – Recensione – The Walking Nerd

Recensione del terzo episodio della settima stagione di The Walking Dead intitolato “La Cella” per la rubrica The Walking Nerd

SPOILER INSIDE! PROSEGUITE NELLA LETTURA A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO!

DAL REGNO ALLA CELLA

Se nel precedente episodio eravamo stati allo zoo comunale di Re Ezekiel senza sobbalzare troppo dai nostri comodi divani, questa sera siamo finiti in una cella.

 daryl-episode-3La puntata è dedicata al nostro Daryl che era stato catturato da un Negan interessato al suo incredibile temperamento.

Oltre a lui lo stesso Negan e il suo scagnozzo Dwight ci accompagneranno durante lo svolgersi degli eventi.

L’inizio non è dei più incoraggianti per il povero Daryl, recluso in una cella, nudo, con la canzone “Easy Street” a volume altissimo sparata h24 in filodiffusione e un panino farcito con cibo per cani come unico pasto giornaliero.

La metodica è quella semplicissima delle torture cinesi, come una goccia Negan vuole solcare il cervello di Daryl fino a fargli ammettere di essere parte di lui, di essere di sua proprietà, ma Daryl non sembra pensarla allo stesso modo.

La metodica è quella “semplicissima” delle torture cinesi; come una goccia Negan vuole solcare il cervello di Daryl fino a fargli ammettere di essere parte di lui, di essere di sua proprietà…

LA SINDROME DI STOCCOLMA

Ecco cosa sembra affliggere ogni singolo elemento del clan di Negan. Una dilagante sindrome di Stoccolma che pian piano ha portato tutti gli elementi del suo gruppo prima a subirne le torture psicologiche e poi ad accettarlo come unico Dio e proprietario del mondo intero (o quasi…).

twd-dwight-season7-206628-320x180Il problema sorge con l’andare avanti dell’episodio, perchè si insinua in noi il dubbio che quest’oasi felice qualche crepa ce l’abbia e che, anche se tutti dicono di essere Negan, non tutti si sentono “Lui” allo stesso modo.

Lo stesso Dwight, di cui non avevamo grosse notizie dopo i precedenti incontri, ci verrà dipinto come “fedele per forza” e non “fedele per fede”.

Chissà che questa cosa non vada semplicemente ad incanalare la serie sui suoi binari standard che porteranno alla stazione “AddioNegan” per poi preparare lo scambio verso una nuova stazione con il nome di un nuovo cattivone, andando a cancellare in parte quanto di buono era stato fatto con il bellissimo primo episodio.

ADORABILE LUCILLE

Ad indorare ben bene la pillola ci pensano i due attori che impersonano rispettivamente Daryl e Negan, ovvero Norman Reedus e Jeffrey Dean Morgan, che in questo scontro di nervi spiccano alla grandissima con due interpretazioni davvero superbe.36939348twd704gp06090037-rt-1478213591982_large

Il primo è fenomenale nell’interpretare le vesti del recluso dalla scorza dura torturato all’inverosimile fino al cedimento di nervi. Il secondo è semplicemente scatenato con i suoi tic e le sue movenze, il sorriso made in USA e l’adorabile Lucille, che vive di vita propria nei suoi monologhi che la vedono quasi sempre protagonista.

Le loro interpretazioni riescono a risollevare un episodio su buoni livelli, anche se fino ad ora l’impressione è che di tutta l’imprevedibilità data dall’arrivo del personaggio di Negan sia rimasto pochino.

Speriamo di essere smentiti.

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11535840_782339088545925_9217506094523826917_nValerio Vega – Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo commodore64”

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”